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Domenic 20 Febbraio 2000

Andava a borseggiare in taxi
Nomade di 26 anni comandava una banda di zingare

Hanno accerchiato un gruppo di turiste cinesi con la precisione di un piccolo esercito: 12 zingare con pance finte e cartoni per l’elemosina le hanno borseggiate a due passi da Fontana di Trevi. Ma il blitz delle nomadi è stato sventato da una pattuglia di carabinieri della stazione Viminale: ladre e derubate sono finite negli uffici dei militari del nucleo operativo di via In Selci. La refurtiva è stata restituita alle cinesi che hanno voluto dire grazie ai carabinieri, a modo loro: con una lunga lettera di ideogrammi.
Tra le zingare fermate, c’era Alina, 26 anni, considerata dagli investigatori il capo della banda. La donna che ogni mattina arriva in taxi fino a largo Goldoni e qui raduna il piccolo esercito di nomadi e impartisce ordini. E’ lei che "assegna" le zone alle borseggiatrici e che decide un po’ tutto. Alina è stata arrestata.
A Casal del Marmo è finita una zingara di 16 anni, la ragazza era stata fermata altre volte dai carabinieri e accompagnata a vicolo Savini, "esperta" della prassi, la ragazza ha detto ai carabinieri che stavano prendendo le sue generalità: «Sbrigatevi perché tra poco passa il canguro che mi riaccompagna a vicolo Savini». (Il canguro è un furgone che i carabinieri chiamano così perché accompagna i militari in tutta la città, e a volte vi fanno salire i minorenni fermati e che vanno accompagnati). Ma questa volta la sedicenne invece che sul canguro è salita su una gazzella e portata al carcere minorile.
E nelle ultime ore, sono 53 le persone arrestate perché colte in flagranza di reato o perché ricercate. È l'esito della maxioperazione che i carabinieri del Comando provinciale, guidati dal colonnello Baldassare Favara, hanno eseguito nelle ultime ore. Sono state perquisite le abitazioni di sorvegliati speciali, ispezionati circoli e ritrovi di personaggi con una lunga lista di precedenti, e disposti oltre 500 posti di blocco. Una latitante è stata arrestata: era stata condannata a quattro anni di carcere per associazione a delinquere. Ed è stato denunciato un militare di leva che aveva 36 grammi di hashish nascosti nell'uniforme. Un altro militare di leva è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Montesacro e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con le accuse di lesioni personali, rapina, sequestro di persona e tentata estorsione. Il giovane, insieme ad altri complici, il 14 febbraio scorso aveva rubato un auto e picchiato il proprietario. La vittima, per riavere la propria auto, avrebbe dovuto pagare alla banda un riscatto di 2.500.000.