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Sabat 2 Gennaio 1999
Fiumicino/Nell’ex cantiere Chris Craft

Dalla Regione tardano i finanziamenti:
in 18 rischiano il posto.

di UMBERTO SERENELLI
Diciotto dipendenti della società "Dimensione Compositi" di Fiumicino in cassa integrazione. Sul banco degli imputati è finita la Filas, la finanziaria regionale, rea di non aver ancora erogati i fondi previsti dalla legge regionale 2/85 per la ripresa dell'attività nell'ex cantiere nautico Chris Craft. «L'iter burocratico per avere i finanziamenti previsti dalle leggi, attraverso la Filas - afferma il comandante Dino Reggiani, amministratore della società "Dimensione Compositi" - è talmente complesso e farraginoso che a due anni di distanza non siamo ancora riusciti ad ottenere alcun acconto. Questo non ci ha consentito di mettere in cantiere una serie di progetti innovati, realizzati con materiale in vetroresina, per l'uso delle energie alternative e in questo caso quella elettrica».
Oltre alla costruzioni di imbarcazioni, utilizzando la particolare resina ignifuga di fabbricazione americana denominata "pultruso", il programma di trasformazione della struttura di viale Traiano prevedeva anche la realizzazione di mini-taxi elettrici, cabine balneari, finestre, fioriere, recinzioni, cancelli ecc.. «Non è piacevole far ricorso alla cassa integrazione - aggiunge Reggiani - ma alle tante promesse non hanno fatto seguito impegni seri per la riattivazione della produttività del cantiere. E' stato anche disatteso l'invito avanzato lo scorso anno dallo stesso dirigente dell'assessorato all'Economia e finanza regionale, Alessandro De Majo, alla Filas, nonostante i progetti presentati e le richieste pervenute per dei prototipi».
Una società svizzera aveva infatti richiesto la costruzione di imbarcazioni con motori elettrici per navigare sui laghi. «Lo stesso tipo di richiesta ci è giunta anche dal comune di Baschi - prosegue Reggiani -. Impegnare 50 milioni per registrare il prototipo e altri 250 per poi realizzarlo è un'impresa impossibile per la nostra struttura, ecco perché lamentiamo la latitanza della Filas. Con orgoglio, però, possiamo dire di avere realizzato sei ice-car, macchine elettriche munite di frigo in grado di vendere gelati in spiaggia, commissionate dall'Algida». Reggiani prevede un nuovo ordine di circa cento ice-car, a cui sarà costretto a rinunciare per mancanza di finanziamenti per realizzare una catena di montaggio. Lo stesso dicasi per la realizzazione di 700 fioriere a gradoni. «Trascorse le 13 settimane di cassa integrazione - conclude - se non si materializzeranno i finanziamenti promessi l'azienda chiuderà i battenti».