Mercoledi 17 Novembre 1999

La protesta è contro il prezzo del gasolio che in Italia è più alto di 240 lire al litro rispetto alla media europea
E anche i camionisti si preparano al blocco

di SALVATORE MASTRUZZI

ROMA — Come non bastassero i disagi derivanti dalla serrata dei benzinai un'altra minaccia sta prendendo corpo per rendere complicata la vita agli italiani: i camionisti del Cuna -Coordinamento unitario autotrasporto che rappresenta circa 60.000 imprese- sono pronti a bloccare i trasporti merci con i Tir unendo la loro protesta a quella dei benzinai. Il che vorrebbe dire in altre parole rimanere non solo senza benzina, ma anche correre il rischio di rimanere senza rifornimenti alimentari. La minaccia degli autotrasportatori è legata al prezzo dei carburanti.
In Italia il prezzo del gasolio è più alto di 240 lire al litro rispetto alla media europea. Questo sta creando -spiega il segretario Paolo Uggè- un notevole allarme tra gli autotrasportatori a causa del «continuo stillicidio di aumenti». A parte la considerazione che «tale fenomeno non trova identici comportamenti a livello europeo». Di qui la richiesta che il Cuna avanza al Presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, di un incontro immediato e di attuare, contemporaneamente alla Finanziaria, provvedimenti idonei ad allineare i prezzi del gasolio a quelli esistenti a livello europeo. Il rappresentante del Cuna aggiunge che in caso contario, l’eventuale atteggiamento immobilista da parte della Presidenza del Consiglio potrebbe diventare causa scatenante «di un'azione di protesta che potrebbe innescarsi a breve, anche in concomitanza agli scioperi programmati dai distributori di carburanti».
Al malcontento che comincia a serpreggiare nella categoria dà un messaggio di speranza il ministro dei Trasporti. Infatti, Tiziano Treu assicura che il Governo è impegnato a risolvere i problemi della categoria degli autotrasportatori, per cui non sarebbe alcun motivo «di ventilare azioni di protesta che sarebbero gravi». Il ministro smorza quindi l'allarme lanciato dai trasportatori aderenti al Cuna e -con una nota- risponde di aver già ottenuto la disponibilità a svolgere una riunione urgente con il Presidente del Consiglio, come richiesto dalle stesse associazioni, per risolvere i problemi della categoria. «L'impegno a tal fine è comune», sottolinea Treu.
Preoccupati di non poter lavorare i tassisti chiedono «priorità ai rifornimenti di taxi nei giorni di sciopero». La richietsa è di Unica Taxi (Filt Cgil) che chiede ai ministri di Industria e Trasporti se siano state prese iniziative per consentire il normale svolgimento del servizio pubblico svolto tramite taxi».