Domenica 10 Ottobre 1999

DIROTTAMENTI SENZA CAOS

Un giorno di gloria per lo scalo Tiburtino

di RAFFAELLA TROILI
Il supercervellone contro una buona dose di pazienza umana. E venne il giorno di gloria delle Stazioni minori dove una task-force di ferrovieri sempre con la bocca e il cervello in movimento per poter dare le informazioni giuste, ma anche viaggiatori particolarmente accomodanti, hanno evitato che l’Operazione Termini andasse a picco.
Quasi uno schiaffo morale al supercervellone che stanno montando nella Stazione centrale chiusa fino a domani per permettere l’installazione del nuovo sistema di controllo del traffico ferroviario. Per l’occasione, convogli e viaggiatori sono stati dirottati sulle stazioni Tiburtina, Ostiense e Tuscolana: file agli sportelli, continue richieste di chiarimenti, altoparlanti sempre in funzione, treni in leggero ritardo ma mai il caos incontrollato. Il viavai dei circa 250mila viaggiatori che ogni giorno affolla Termini si è riversato soprattutto sulla Stazione Tiburtina, «almeno il 60 per cento - secondo Vincenzo Saccà, dirigente della Direzione rapporti con la clientela Fs - con 250 treni in partenza e altrettanti domani». Il 30% del traffico ferroviario di Termini è stato invece dirottato alla stazione Ostiense, il 10% a Tuscolana, dove nel pomeriggio sono partiti due treni internazionali diretti a Parigi e in Svizzera. «A Tiburtina i ritardi sono stati pochi, tra i 15 e i 40 minuti per alcuni treni di lunga percorrenza. Siamo soddisfatti anche perché nonostante il grosso afflusso di viaggiatori il Servizio informazioni e quello assistenza funzionano».
A Tiburtina code di 30-45 minuti davanti alle 5 biglietterie, inadeguate a servire il flusso di passeggeri rispetto alle 29 di Termini. Per smaltire gli affollamenti sono stati raddoppiati i punti informazione (diventati 14). Presi d’assalto il deposito bagagli e le poche sedie disponibili. Potenziato nel parcheggio esterno il numero di vigili urbani per gestire il gran traffico di auto, taxi, bus navetta Fs e autobus Atac. «Due stazioni riunite in una creano grossi problemi - commenta un dirigente - ma ce la stiamo cavando». Tutt’intorno una gran baraonda. Succede anche che un tizio piomba negli uffici fs e dice: «S’è perso un treno». Ma i viaggiatori sembrano comprendere la situazione straordinaria. «Tutto procede come stabilito - la parola al capostazione di Ostiense - gran parte dei treni sono in orario». All’Operazione Termini stanno partecipando oltre 300 ferrovieri in più rispetto a quelli normalmente in servizio. E il 98,6% dei treni è stato puntuale - confermano le Fs - cioè, con un ritardo compreso entro i 5 minuti.