NOTE BIOGRAFICHE DI
Paola Franco
Dal 1° Settembre 1971 vivo a Wiesbaden, capitale dell'Assia.
Per vent'anni sposata e da 17 divorziata. Madre di due figli. Il maschio 32 anni, la femmina 29.
Venuta in Germania iniziai subito a lavorare in fabbrica, essendo minorenne avevo l'obbligo di andare un giorno la settimana a scuola, per tre anni, la qual cosa feci molto volentieri.
Alla mia terza media acquisita in Italia aggiunsi un attestato di frequentazione di scuola e mestieri.
Lavorai in diverse fabbriche, per 18 anni, anche a intervalli, in gastronomia, in proprio, assieme a mio marito.
Ho sempre avuto il "pallino" della cultura, quindi nel tempo libero ho letto e imparato, cercando di non dimenticare, anzi di migliorare la mia bella lingua italiana.
Ho frequentato diversi corsi per imparare l'inglese, la macchina da scrivere (due anni il pianoforte) ed altro. Il tedesco l'ho imparato da autodidatta (mentre andavo a lavorare, sul treno o nelle pause).
“Da grande” ho frequentato di nuovo la scuola per due anni e a quarant'anni ho acquisito la qualifica di operatrice commerciale.
Da bambina “sentivo” la musica, però non conoscendo le note non ero in grado di scriverla, quindi dimenticavo.
Mi sarebbe piaciuto studiare (mi attiravano molto le lettere) ma, essendo la mia famiglia povera, non era possibile, quindi a 16 anni decisi di emigrare assieme ad una mia zia, ripromettendomi comunque che avrei imparato lo stesso tante cose, che non sarei rimasta “ignorante”, ed è quello che ho sempre fatto.
Ho cercato nel mio tempo libero di farmi una cultura. Ho letto molto, di tutto di più, sia in italiano che in Tedesco.
Ho sempre scritto poesie, le prime (una ventina) le ho strappate a 30 anni, durante una forte depressione, (da allora marchiata a vita, anche se ne sono perfettamente guarita), e diari, pensieri, impressioni; ho cercato di metter su carta tutte le mie emozioni, i miei sentimenti, le mie gioie, i miei dolori.
Sognavo di lavorare in ufficio fino a 65 anni, purtroppo nel 1995 fui vittima di errore di medici odontoiatrici e la mia salute iniziò a "traballare".
Riuscii, soffrendo molto, a lavorare in un paio di uffici per tre anni, poi, disperata, venni in Italia in cerca di aiuto che trovai nella persona del dottor Vito Accardo di Valderice, ed altri.
A lui dissi che lo avrei reso celebre anche oltre il confine italiano e gli dedicai un paio di poesie.
Era il 2002, rimasi a TP per un anno intero e ritrovai familiarità con la lingua italiana ed anche col dialetto che non sapevo parlare quasi più, infatti le mie prime poesie in dialetto sono più o meno una traduzione dall'italiano.
Nel 2001 andai al giornale di Sicilia e lessi due poesie ad un girnalista il quale mi indirizzò alla libreria Avila.
Al signor Avila piacquero pure le mie poesie e mi diede il numero di telefono di un editore il quale, dopo una sola telefonata, non cercai più. Il giorno 11.Ottobre declamai la mia poesia -WTC Orrore in diretta- a Telesud, il filmato venne irradiato in TV.
Nel 2002 conobbi a TP il poeta Paolo Caradonna (andavo cercando poeti, salotti letterari, centri culturali per farmi conoscere).
Camminavo sempre con dossiari e poesie appresso, ero sicura che da un momento all’altro avrei trovato la via d’uscita, lo sentivo.
Un giorno del 2002 incontrai per caso (VOLERE del FATO) il poeta Caradonna che apprezzando le mie poesie mi diede diversi indirizzi a cui rivolgermi per partecipare a concorsi.
Dopo un anno mi rivolsi al signor Alberto Criscenti e partecipai per la prima volta nel 2004 ad un concorso di poesia religiosa.
Lessi la poesia con la quale partecipai al dottor Accardo e questi esclamò: "Signura mia, e Lei un vincìu cu’ sta poesia?"
Poi, nel 2008, fui invitata dal caro amico Nino Barone e partecipai al primo concorso Antonino Via.
Il 30 Settembre di quello stesso anno fui intervistata a Telesud e declamai la mia poesia -Emigranti-, anche questo contributo venne irradiato in TV.
Un paio di volte ho letto alcune mie poesie quì, nel quartiere dove abito, durante manifestazioni a scopo sociale ed ho avuto un bel riscontro.
La prima volta che lessi in pubblico fù nel 2001, durante un reading letterario contro il razzismo durato 24 ore.
Grandissima commozione in me e negli astanti, diversi giornali parlarono dell’evento ed anche di me.
Saprei a chi rivolgermi per poter frequentare centri culturali, come desideravo fare da una vita, ma non è ancora possibile (sempre causa la mia salute).
Sono stata un paio di volte al teatro, quì a Wiesbaden (amo opere, operette, musica classica e tutto ciò che concerne l’Arte), e cinque, sei volte a Trapani, al teatro Tito Marrone presso Università, lungomare Dante Alighieri, durante la mia lunga permanenza.
Mi ricordo che scrissi anche un piccolo testo dedicato alla “Trapani bene.”
Ho chili di materiale cartaceo che dovrei “revisionare”, trovando le forze e il tempo.
Da Luglio dello scorso anno mi affaccio su Facebook e tramite questi son riuscita a farmi conoscere.
Ho partecipato al concorso Arteincentro Messinaweb.eu, scrivo nel Forum di Flavia Vizzari, cinque mie poesie sono state inserite nell’antologia Poeti di…versi, il 29.01.11 è stato pubblicato su Trapaninostra.it il mio primo libro di poesie virtuale e a breve farò parte del salotto letterario di Veronica Giuseppina Billone, Simposyum
… Beh, ne ho fatta di strada eh? 
Wiesbaden, 31.01.2011