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sono ancora
intontito dalle mille emozioni del concerto di Milano... sono anche troppo
stanco per poter scrivere qualcosa di decente...
Peter appare sul palco... ma
dove si posiziona? al lato sinistro, dietro la tastiera??? perché non ha
scelto la posizione centrale sul palco? ma è tastierista o cantante???
cantante??? ma se la sua voce è lievemente nascosta dagli altri strumenti...
è un trucco per nascondere le sue ridotte possibilità vocali?
Ma anche se col contagocce, a noi sistemati a 5 metri appare un
Peter che ha comunque un carisma sul palco... traspare dai suoi okki... anche se ora
sembra un bimbo emozionato e spaventato dal doversi esibire... mi metto nei
suoi panni... per anni si è dedicato a tutt'altro lavoro
ed ora doversi ripresentare sul palco è un'impresa ardua... data l'età e la
pinguedine... nei pochi spostamenti sul palco aveva subito l'affanno... si
nota che è a digiuno di show, e senza allenamento.
Secondo me abbiamo visto un concerto un po' karaoke (senza monitor non
ricorderebbe le parole) e un po' pianobar (tanti suoni campionati, si è
spostato dalla tastiera solo in tre brevissime occasioni per venire al
centro del palco) ma
l'emozione della sua voce (quella che gli è rimasta...) e il solo fatto di
rivederlo su di un palco, alla fine hanno messo d'accordo tutti, Avete
notato il calore con cui è stato accolto e salutato...? ...anche tra un
pezzo e l'altro? Grande Peter!
Per noi che avevamo già
ascoltato i nuovi pezzi sembravano già vecchi ma per la maggior parte del
pubblico erano nuove, tranne barry williams. Dato il largo uso di suoni
campionati sembrava quasi un concerto finto.
Non ho mai visto in viso il batterista, troppo alti davanti a me, la
prossima volta porto gli zatteroni alla Elton John.
Mi è piaciuta molto Mercy street, e No way out (mi ha toccato il suo testo
triste, accennato da peter nella presentazione...).
My head sounds like that è un
gran pezzo ma non mi è sembrato interpretato al top. Tony Levin è l'unico
vero grande professionista del gruppo esibitosi lunedì sera, David Rhodes è
solo un creatore di suoni e di
coloriture, tutto il resto era campionato.
Colgo l'occasione per salutare
affettuosamente quelli che hanno
condiviso con me dei fantastici momenti nella "tre giorni milanese": Achille
Benigni & Conchita, Giampaolo Benigni & Roberta... grazie di tutto per il
supporto e per la simpatia.
Un saluto affettuoso a Paolo Noro a cui ho fatto vivere l'esperienza
dell'hotel Salus...
Un grazie a Sergio della Rosa di Firenze che ho nominato mio fotografo
ufficiale per l'occasione... vista la sua altezza... le
foto scattate col 400 ASA sono bellissime!!!! bei colori, e non sono
venute sgranate, complimenti!
Un saluto a Roberto Lorici che ho
incontrato a fine concerto...
Un caro saluto a Silvio Amenduni, emozionato come un ragazzino...
Un grazie a Mario Giammetti che mi ha autografato il suo libro su Peter "Il
trasformista" prima dell'apertura dei cancelli, un caro saluto a Roberto
Cangioli e a Massimo Orlandini, rintracciati
in extremis all'uscita dell'Alcatraz,
sono riuscito a conoscere Alessandro Mattioli, peccato che il tempo non ci
ha permesso di parlarci di più... un saluto a Stefano di Bergamo, un saluto
a Mino Profumo incontrato rapidamente sotto al
palco, a Marcello Cirese, alla sua ragazza che si è accorta prima di tutti
del mio cappellino...
Sul palco prima di Peter, gli Spaccanapoli di Marcello Colasurdo, felice
perché ha creduto di aver avuto un grande successo di pubblico, quando poi
nessuno lo ha retto più a partire dal secondo brano! Mi spiegate come ha
fatto Peter Gabriel a scegliere come supporter un gruppo così fuori
contesto...?
Un gruppo così può esibirsi alla sagra della Braciola o alla sagra dei
fagioli... e al massimo entro 30 Km dell'area vesuviana, ma non oltre... e
parlo da napoletano! |
La scaletta del concerto:
1 darkness
2 red rain
3 growiing up
4 no way out (tony prende lo stick)
5 mercy street
(apprezziamo il flauto del 2° chiatarrista)
6 my head sounds like that
7 the barry williams
(finalmente si alza negli
ultimi 30")
8 more than this
(dimentica le parole e lo
ripete)
9 digging in the dirt
(si alza x la 2a. volta sul 2° ritornello, tony suona una piccola tastiera)
10 animal nation (brano inedito)
(il 2° chitarrista suona un mandolino elettrificato a 4 corde doppie; Peter
si alza x la terza volta verso la fine del brano)
11 band introduction
12 sledgehammer
(si alza a metà brano)
1° bis: in your eyes
2° bis father and son (Peter & Tony)
The band:
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