Appena arrivo sul luogo del concerto (il
meraviglioso Teatro Mediterraneo, che si affaccia sul mare di Bisceglie...)
con l'ottimo Achille, mi imbatto in due loschi figuri che si aggirano a
torso nudo... Sono Roberto Capparucci (voce solista), e Rikkardo Grotto,
tastierista della Dusk-eband. Subito dopo incontro Dardo, l'avvocheto
maschereto, e Paolo Bonori da Rimini, che stasera suonerà anche le tastiere
con i Floyd Machine. Il 5° componente della band, Attilio Rovai lo conoscerò
a fine concerto per una bella chiacchierata a tema genesis.
Mentre viene montato il palco, col caro Achille scendo in spiaggia, proprio
sotto l'anfiteatro. L'acqua è meravigliosa e ci invita ad un bagno
rilassante, sulle note di Firth of fifth del soundcheck.
La Dusk e-band è stata costretta a iniziare
alle 23.30. Tutto il set è stato eseguito con molta maestria. Era la prima
volta che li ascoltavo, e devo dire che hanno suonato benissimo, con tanta
passione, modestia e rispetto.
I pezzi migliori della serata: The return
of the giant Hogweed (da 30 e lode!), e The lamb lies down/fly on a
windshield/Anyway (voto: 30/30)
Riccardo: é il vero cervello del gruppo,
perfetto nelle esecuzioni... non una sbavatura... (ha eseguito alla
perfezione l'intro di The lamb!!! bravissimo!) nonché simpaticissimo nel
giocare col pubblico e con il front-man.
Attilio: è un vero professionista della batteria, suona alla perfezione con
grande scioltezza.
Roberto: ottimo front-man, ha una bella presenza scenica, tiene il palco
benissimo e se la cava egregiamente sia sul repertorio gabriel che collins.
Da poco è diventato anche secondo batterista...
Paolo: è Rutherfordiano fino al midollo, doppio manico/bass pedal
impeccabili! bravissimo e simpaticissimo.
Dardo (l'avvocheto maschereto): fedelissimo Hackettiano fino all'ultima
nota, ha eseguito un solo in Firth of fifh perfetto, e anche su Los Endos si
è prodotto in ottimi effetti. Ottimo tocco! Complimenti!!!
Colgo l'occasione per salutare
affettuosamente gli ottimi Achille Benigni, rAEL, Daniele Orsi e
l'insostituibile Antonio Rossi. In fondo i concerti delle cover band sono
anche ottime occasioni per incontrare i fan e gli iscritti alla Dusk-list. |
i Floyd Machine
L'unica cosa stonata della serata è stato l'inizio del
concerto (21.45) dei Floyd Machine in netto ritardo sul programma, il che ha
finito per penalizzare i ragazzi della Dusk eband.
I Floyd Machine si sono esibiti davanti a circa 500-600 persone, e vedendo
che il pubblico rispondeva calorosamente, hanno deciso di prolungare la loro
perfomance (con tanto di Medley psichedelico Interstellar overdrive, Set the
controls, A saucerful of secrets, proiezioni di immagini su schermo tondo,
ecc.).
Questi ragazzi di Forlì sono bravissimi, anche se suonare la musica dei
Pink Floyd non è poi tanto difficile... Bravissimo il chitarrista, molto
Gilmouriano... |