Carl Palmer Band alla Galleria Toledo

Napoli, Galleria Toledo

domenica 28 aprile 2002

Shaun Baxter (g) Dave Marks (b)

     

Un concerto entusiasmante e tirato come un treno dall’inizio alla fine… Il teatro Galleria Toledo era pieno, 300 posti e tutti occupati! Carl Palmer per la prima volta a Napoli che ci fa ascoltare i vecchi pezzi di ELP riarrangiati per chitarra (al posto delle tastiere di Emerson). Decisamente il risultato finale non regge il confronto con Keith, ma l'operazione si è rivelata interessante per la bravura tecnica dei 3 strumentisti. Shaun Baxter ha fatto sfoggio della sua bravura per tutto il concerto, ricorrendo spesso al tapping, al vibrato, a scale velocissime, note tirate e terzine legate. Un Carl Palmer sorridente e subito a suo agio. Pieno di energia fino alla fine, e disponibile col pubblico anche a fine concerto. Bravissimo anche il bassista, dalla tecnica sovraffina. Malgrado la giovane età dei due, sono stati scelti davvero bene.

Energia allo stato puro per un concerto entusiasmante e tirato come un treno dall’inizio alla fine… senza fiato.

Alle 21.30 in punto… “please welcome, Carl Palmer band…”

1.        Hoedown    (taken from RODEO by Aaron Copland Arr. ELP)

E’ impressionante ascoltare le parti di tastiera riarraggiante ma molto fedeli all’originale. Shaun Baxter è molto bravo tecnicamente e farà sfoggio della sua bravura per tutto il concerto, ricorrendo spesso al tappino, al vibrato, a scale velocissime, note tirate e terzine legate.

Un Carl Palmer sorridente e subito a suo agio (“la prima volta a Napoli”, dice) alla fien del primo brano esce da dietro ai tamburi e viene avanti al palco a presentare il secondo pezzo:

2.       The Barbarian       

Di nuovo in piedi davanti alla sua batteria, ci presenta il prossimo brano… “ricordate il black album…?

3.       The Enemy God Dances With The Black Spirits (Prokofiev – Arr. ELP, Works 1)

4.       Shaun Baxter: The Prince (guitar solo)

Pantaloni di pelle, scarpe bianche da cowboy a festa, si presenta come un guitar hero da heavy metal. E’ il primo momento di calma, con un pezzo ricco di effetti, delay, wha wha che usa diligentemente. Un pezzo a metà tra improvvisazione e  atmosfera jazz. Si sente che è stato composto per sola chitarra. A fine concerto, seduto sul palco ci dirà che questo pezzo non è incluso nell’album che ci ha venduto, ma che forse sarà compreso nel suo prossimo album.

5.    Whales… (Dave Marks bass solo, including From the beginning, Horizons, Message in a bottle, ecc.)

Dave Marks si presenta con un kilt scozzese a sfondo azzurro. Per tutto il concerto ha fatto sfoggio della sua bravura nel suonare il basso con tutte le tecniche possibili: accompagnamento, slapping, assoli, come se fosse una chitarra, arpeggi, tapping, ecc.

6.       Tank (Emerson, Palmer – 1°)

7.       L.A. Nights (Palmer, Emerson – Works 1)    inizio frastagliato e ritmica prog; poi stile saloon e r’n’r

"Do you remember The black album?". Carl Palmer, capelli corti, qualcuno dal pubblico gli chiede che fine hanno fatto i suoi lunghi capelli..,. “li ho lasciati a casa!” dice. Racconta che ora vive in Spagna, e sta molto bene in un paese meraviglioso.

8.       Bullfrog

“Ricordate l’album bianco? … non tanto vero? Non c’erano belle canzoni, ma una almeno era buona, non a caso l’ho scritta io, si chiama Bullfrog”

9.       Strike up the band (Shaun Baxter)

10. Toccata  

Dal mio album preferito, Brian salad surgery, un pezzo del compositore GINASTERA tratto dal primo Piano Concerto, 4th movement

11. Canario   

12.    Tarkus (I & ultimo)

Tornano sul palco per il bis:

13.    Fanfare For The Common Man (Copland – Arr. ELP, Works 1) including drum solo

Durante l’assolo Carl Palmer raggiunge l’apoteosi con un lunghissimo assolo con continui cambi di tensione, dal forte al soffuso, con ritmica sui piatti, e giochi di bacchette al volo… alla fine, rimasto con le sue gambe solo sulle due grancasse, si toglie il gilet e resta a torso nudo. A fine brano. Ne volete ancora una? “One more?” Un brano di Carl Off

14.    Carmina Burana

Alla fine, Carl dopo 15 minuti esce sul palco in T-shirt grigia, firma autografi a tutti, è molto disponibile.

Uno Shaun Baxter seduto sul palco, mentre ci vende direttamente il suo CD da solista "Jazz metal", ci dice che in due settimane ha dovuto imparare tutti i pezzi del repertorio, e che il pezzo più difficile da eseguire è Canario, orecchiabile, ma fisicamente difficile da eseguire sulla chitarra, mentre Tarkus, che sembrerebbe più complesso, è relativamente facile da eseguire.

Finalmente qualcosa si smuove qui al Sud! dopo anni bui, stanno arrivando molti nomi illustri...

Aspettiamo con ansia il nuovo album live di Carl con questo gruppo intitolato "Working Live".