Vai pensiero

Al di fuori dal tempo e dello spazio,
Superando l’ipotetico limite di un dazio.
Proiettato nel cuore dell’assoluto,
Dove ogni concetto è sordo e muto.
Mi ritrovai così ad assimilare,
Ciò che l’universo sapeva narrare.
Che i limiti imposti poi dalla morte,
Non possono delimitare altra sorte.
Così che l’uomo parte del tutto,
Sarà certo che niente sarà perduto.
In questo mio dolce navigare,
L'immenso è possibile contemplare.
L'origine di questo non è da indagare,
L'immaginario di quello che sia stato,
È custodito nel segreto del suo creato.
Nel concetto di uomo non avrei immaginato,
Cosa ci fosse oltre il cielo ammantato.
Li è rinchiusa l’intera storia umana,
Nel tempo e nei secoli a noi così lontana.
Così dopo essermi illuminato di immenso,
Le incertezze ora hanno un senso.
I molteplici dubbi e gli insoliti misteri,
Rimangono spettri e fantasmi di ieri.
Ma ora ben so che nulla sarà perduto,
Perché tutto è presente ed è già avvenuto,
Per potere arrendermi al prestabilito.
Perciò oltre il limite della mente mia,
Superai il mistero celeste accertando, il così sia.