Un Natale ordinario

Natale, un giorno comunque normale,
Per un mondo votato a un conflitto reale.
Un fiume di odio per sua conseguenza,
Dove la fraternità rinnega la coscienza.
L'idea generalizzata di una sottocultura,
Che vede la donna come inferiore creatura.
In queste metropoli accese di luci e colori,
Al consumismo fatto di regali e di decori.
Una normalità che viene di nuovo esibita,
Smentita dalla crudezza della vita.
Scontro fra politica, religione e pensiero,
Cancellano qualunque verità per davvero.
A perderci saranno le nuove generazioni,
Quando i frutti della società non sono buoni.
Ma lasciamo il mondo lontano al di fuori,
Con le storie storte e tutti i suoi errori.
Un luogo caldo con tavola imbandita che ci onori.
E prima del pranzo, un bel segno di croce,
In una festività che sicuramente non riluce.
Così che tutti i credenti e quelli profani,
Diano speranza al Natale del prossimo domani.