Poesia popolare

La musica per sottofondo,
davanti agli occhi miei un grigio sfondo,
il vino mi farà da medicina,
a quella malinconia in sordina.
La svogliatezza che mi offro stasera,
è come litania e una preghiera,
a ricordare una vita più viva e più vera.
Scacchiera di una giusta esistenza,
che proponeva al mondo una sottile apparenza.
Frammenti di felicità vissute,
confuse in mille ore poi perdute.
Nell’iperbole di una storia d’amore,
consumata nella fragilità che detta il cuore.
Per chi non vuole rinnovare,
ciò che quel sentimento veramente vale.
Riflettendo sulle ali di una vana poesia,
gli errori stemperati dall’anima mia.
Mentre spero che lei rifletta sulla sua.
In una unione lunga negli anni,
sulla bilancia le gioie e gli affanni.
Ce la siamo modestamente cavata.
Vivendo così sempre alla giornata.
In questa scontata routine,
che non preclude la sua fin.
Dove finiscono spesso gli amori,
in quella promessa fra due semplici cuori.
Facendo trionfare i sentimenti migliori.
Così che in questa vita sua e mia,
possiamo anelare una nostra sdrucita poesia.