E lucean le stelle

Regnò la notte e lucean le stelle,
che il cielo le volle infinite e belle.
Miliardi di fiammelle accese sul mondo,
a rincuorare il cuor dell’uomo nel profondo.
Sono fedeli guardiane per i marinai,
compagne alla solitudine che tu hai.
Detentrici inesauribili dei desideri,
passaporto d’uscita dai nostri buchi neri.
Ispiratrici intrinseche al sogno dei poeti,
il romanticismo assoluto per gli innamorati.
Misteri imperscrutabili per gli scienziati,
canzoncine allegre per bimbi da poco nati.
Sono li a ricordarci la vecchia nostalgia,
della nostra storia umana che vola via.
Anche Milano come sua idea bella,
ha battezzato così il loro nome il Monte Stella.
Sono lo sfondo dei santi nelle chiese,
l’emblema sulle bandiere di qualche paese.
Sono il nome che si può dare nell’amore,
stelle alpine di terra per il rocciatore,
e le stelle marine per farvi onore.
E io tante volte perduto per la via,
mi ritrovai grazie alla stella mia,
che tutt’ora mi segue per sua grande opera pia.