E' già sera

È già sera che delimiterà così il giorno,
chi lavora inseguirà il suo ritorno.
A domicili sconosciuti con destini scontati.
All'antica adolescenza di chi si rincorreva sui prati,
che li vedeva così giovani ed innamorati.
Una gioventù che anticipava la vita,
di quella storia che non fu fortunata.
Per una maturità che andava ricercata,
nella normalità di una vita che sarà vissuta.
Poi unioni importanti completate da figli,
passioni o delusioni che creano scompigli.
Il lavoro per poi così sussistere,
e un piccolo conto in banca che fa sorridere.
In questo mondo dove è difficile vivere,
che non si sa mai cosa sia giusto poi decidere.
Il mattino come ogni giorno si risveglia con te,
Senza spiegarti poi il vero perché.
Ti richiama a quel giusto dovere,
Così che il tuo lavoro potrà essere anche un piacere.
A volte cerchi in coscienza il proprio io, senza interpellare Dio.
Poi abbandonarsi in un dolce e sereno oblio,
Magari al calare di una bella sera,
Mentre fuori la gentile flora reclama già la sua primavera.