il sito di storia salernitana

a cura di Vincenzo de Simone

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de Ruggiero

 

Conforti

 

Palazzo Conforti - via Torquato Tasso, 56

 

La costruzione fu avviata da Ramiro de Ruggiero, patrizio salernitano del sedile di Porta Rotese, nel 1747, a settentrione della via allora di Porta di Ronca, su un'area ove i de Ruggiero possedevano, prima con Antonello e il figlio abate Giovanni Vincenzo, poi con Ottavio, giardini e case fin dalla metà del Cinquecento. Nel 1751 l'edificio consisteva in un portone grande scoperto con stalle, rimessa, giardinetto e due appartamenti con alcune stanze che, scavalcando la strada, andavano a sporgersi con una loggia grande sopra le case già del fu marchese Antonio Gaudioso, pervenute a Saverio Alfano Pallante degli antichi baroni di San Mango e Filetta, Regio avvocato dei poveri, agli ultimi anni trenta di quel secolo.

Il 18 febbraio 1754 il de Ruggiero vendeva l'immobile a Gerardo Copeta, che ne risulta possessore nell'Apprezzo del Catasto onciario l'11 marzo successivo (foglio 524, particella 2), quando è descritto come consistente in due stalle, due rimesse e due appartamenti per trentaquattro stanze, in parrocchia di San Bartolomeo de Plano Montis, confinante da levante con vicolo, da mezzogiorno con strada, da ponente con vicolo, da tramontana con beni del convento di Santa Maria delle Grazie (che saranno venduti il 18 novembre 1759 allo stesso Gerardo Copeta).

Il 3 giugno 1754, avendo l'Alfano Pallante invocato il diritto de prelazione su tale vendita perché le stanze che scavalcavano la strada recavano soggezione alla sua case, Gerardo Copeta gli cederà la proprietà. Nel 1777 il palazzo risulterà in possesso di Francesco Maria Alfano Pallante, figlio ed erede di Saverio, e della moglie Girolama Noya dei baroni di Bitetto.

Nei primi anni quaranta dell'Ottocento il palazzo è acquistato dall'avvocato napoletano Giovanni Francesco Conforti, già vedovo di Michelina de Iuliis, sposato in seconde nozze con Raffaela Cimmino, precedentemente già domiciliato in Salerno nella strada di Piazza. Morirà il 1° febbraio 1891, ottantasettenne, lasciando erede il figlio Michele, medico, coniugato con Emilia Pecori.    

 

 

 

 

 

A sinistra, collegamento su via Tasso verso l'ex proprietà Alfano Pallante.  

A destra, prospetto meridionale dell'ex proprietà Alfano Pallante dai Gradini Masaniello.