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a cura di Vincenzo de Simone

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ex Ospedali Riuniti - via Michele Vernieri, 14

 

Nei primi anni del Novecento si avvertiva in Salerno la necessità di riunire in un unico edificio più consono alle esigenze della popolazione cresciuta i due ospedali cittadini: il San Giovanni di Dio, posto di fronte alla chiesa dell'Annunziata Maggiore, e il Ruggi d'Aragona, ospitato in parte dell'ex monastero della Piantanova. L'area prescelta era lungo la strada che una volta usciva dalla porta Rotense, a oriente dell'Orto Agrario, al rione del Carmine Nuovo, allora in via di urbanizzazione. Il progetto fu affidato agli ingegneri Gustavo Toma ed Ernesto Donzelli e la prima pietra fu posta il 6 giugno 1909 per arrivare all'inaugurazione della struttura dell'11 gennaio 1923. Il progetto prevedeva un corpo d'ingresso in due livelli e un piano ammezzato in parte nascosto da un timpano, collegato da un passaggio alla retrostante struttura ad H articolata in tre livelli. Negli anni trenta dello scorso secolo, il complesso sarà integrato dal padiglione Regina Elena di Savoia, progettato dell’ingegnere Mario Ricciardi e destinato al reparto di maternità e alla scuola di ostetricia.

Nel corso del tempo, l'immobile è stato pesantemente manomesso per adeguarlo alle crescenti necessità con la realizzazione di superfetazioni che hanno portato a cinque i livelli dell'intero complesso con la perdita del timpano sul corpo d'ingresso. Con l'apertura del polo ospedaliero di via San Leonardo (1980), l'immobile fu radicalmente ristrutturato negli interni, con la scomparsa delle immense camerate di degenza, per adattarlo a sede ambulatoriale e di servizi della'ASL distretto sanitario 66 di Salerno e Pellezzano. .