il sito di storia salernitana

a cura di Vincenzo de Simone

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ex Ospedale San Giovanni di Dio - via Portacatena, 62

 

L’immobile che ospita la scuola media Giovanni Lanzalone è l’ospedale che risulta già affidato al clero della Santissima Annunziata nel 1372, anche se si trattava dell’Annunziata Vecchia o Extra Mœnia, sita sul luogo che sarà del convento di San Francesco di Paola, attuale ex caserma Vicinanza in largo Giuseppe Ragno, della quale la più antica notizia giunta fino a noi è del 10 maggio 1330; essa sarà sostituita dall’Annunziata Nuova, attualmente conosciuta come Santissima Annunziata Maggiore, sul finire del XV secolo.

Il passaggio all’ordine di San Giovanni di Dio fu avviato il 14 aprile 1614, quando i governanti della città stipularono un contratto con il padre provinciale di quella congregazione con il quale a quei padri si affidava la cura dell’ospedale della Santissima Annunziata Nuova, con l’obbligo di mantenervi non meno di sei religiosi in cambio di una dotazione annua di trecentocinquanta ducati; il clero della chiesa conservava l’obbligo e il diritto di curare il battesimo dei trovatelli, di celebrare la messa nella cappella dell’ospedale, di impartire l’eucaristia e l’estrema unzione ai moribondi. Contestualmente furono stipulati gli atti costitutivi del convento, che poi sarà detto di San Biagio.

Tradizionalmente, la storiografia salernitana ha confuso l’ospedale della Santissima Annunziata con quello istituito da Matteo d’Aiello, vice cancelliere del Regno, presso la chiesa di San Giovanni de Busanola, a lui allo scopo ceduta, con le case adiacenti e una vigna, dal figlio arcivescovo Nicola nel 1183 in cambio di Santa Maria in vico Santa Trofimena, poi detta anche de la Cita o de Cancellariis, da egli stesso fondata presso le sue case. Questo primo ospedale, il cui sito è da riconoscersi a ridosso della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, attuale Sant’Anna al Porto, passerà in gestione all’ordine di Malta e sarà ricordato per l’ultima volta nel 1336. Il fatto che quel primo ospedale fosse istituito presso la chiesa di San Giovanni de Busanola unito al fatto che il secondo fosse affidato, oltre quattro secoli dopo, all’ordine di San Giovanni di Dio, ha fatto ritenere, contro ogni logica, che l’attuale chiesa fosse la risultanza di una riedificazione della prima; così come il caso che volle intitolato il convento-ospedale a San Biagio ha fatto ritenere, anche qui contro ogni logica, che la chiesa di San Biagio de Busanola, anch’essa scomparsa da secoli, entrasse in qualche modo in tale intitolazione.

Il convento è soppresso il 7 agosto 1809; sarà ricostituito con decreto regio del 25 febbraio 1819 a seguito del concordato del 1818. Nel 1861, a seguito di una nuova soppressione, i religiosi di San Giovanni di Dio lasciano la città; l’ospedale è affidato a laici, finché, nel 1878, subentra la congregazione delle figlie della Carità. Intanto, nel 1870, il marchese Ruggi d’Aragona, a proprie spese, aveva fondato un secondo ospedale. Nel 1898, considerato insufficiente il servizio a causa dell’aumento della popolazione, i consigli di amministrazione del San Giovanni di Dio, che contava appena quaranta letti, e del Ruggi d’Aragona decidono la fusione dei due istituti e la realizzazione di un nuovo edifico; ma è solo nel 1909 che è possibile dare corso ai lavori.

Le opere d’arte custodite in San Giovanni di Dio, con la fusione dell’ente ospedaliero con il Ruggi d’Aragona, furono in parte conservate presso la nuova struttura, in parte depositate presso il palazzo arcivescovile; fra di esse vi è una Madonna della Salute, forse proveniente dalla cappella originaria dell’ospedale in costruzione sotto il titolo di Santa Maria della Sanità nel 1589, quando viene affidata la realizzazione del pavimento e dell'altare.

 

Per saperne di più. G. Crisci, Salerno Sacra, 2a edizione postuma a cura di V. de Simone, G. Rescigno, F. Manzione, D. De Mattia, edizioni Gutenberg 2001, III, pp. 154-160.

 

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Il 30 maggio 2012, Massimo La Rocca fece pervenire a questo sito l'immagine a lato, proveniente dalla Wellcome Library di Londra, la cui didascalia suona: Un Ospedale della Scuola Medica Salernitana. A.D. 1150. Essa costituisce oggi la cripta della Chiesa di Santa Maria, presso Salerno, e si dice essere l'unico edificio contemporaneo legato alla antica Università. L'ipotesi formulata dallo stesso La Rocca che potesse trattarsi della cripta dell'attuale Chiesa del Crocifisso, che nel 1150 era denominata Santa Maria della Neve, apparve poco credibile, intanto per la conformazione non corrispondente, poi perché essendo già operante l'allora Santa Maria della Neve al 1140, non si capiva come sotto di essa potesse essere creato un luogo di cura della Scuola medica cittadina nel 1150.

17 febbraio 2014. Nicola Vernieri ci fornisce l'immagine in basso dell'attuale palestra della scuola media statale Giovanni Lanzalone ospiata nell'ex complesso ospedaliero di San Giovanni di Dio, che verosimilmente corrisponde all'ambiente del disegno londinese. Probabilmente il viaggiatore che lo realizzò definì la struttura cripta della Chiesa di Santa Maria in quanto posta sotto la cappella di Santa Maria della Sanità, che fu la struttura religiosa interna all'ospedale. Naturalmente, il riferimento all'anno 1150 si ricollega alla storica confusione con l'ospedale di San Giovanni de Busanola istituito da Matteo d'Aiello.

 

11 maggio 2022. A lato, ulteriore immagine della palestra della scuola media statale Giovanni Lanzalone.