Marib: la Beverly Hills dello Yemen

Una volta in caserma, bisogna far capire ai poliziotti quali sono le nostre intenzioni, in soccorso ci viene il capo della polizia il quale parla abbastanza bene l’inglese. Con lui concordiamo un giro dei siti archeologici di Marib, per il giorno dopo, scortati da un poliziotto dell’albergo. Ci fa accompagnare in albergo da un pick-up con mitraglia ed 8 uomini di scorta. Qui facciamo un po’ di confusione e dopo aver visto tutti e tre gli alberghi disponibili e non averne scelto neanche uno (per un disguido), veniamo riportati in caserma, dove il capo con molta cortesia ci informa che abbiamo solo tre possibilità: o lo splendido ma caro, Bilqish Mareb Hotel (5 stelle) o al Funduq Urdh al-Jannattayn  Hotel oppure andare subito a Sana'a.

 

Mortificati ci facciamo accompagnare da lui al Funduq Hotel dove spendiamo 4000Ry per una doppia, CERTO CHE MARIB E’ CARA!

La notte gran festa per le strade, si vedono fuochi d’artificio e si sentono anche spari di kalashnikov, per via della fine del Ramadan. Scortati da un poliziotto andiamo a mangiare, evitando accuratamente alcune strade della città.

Una cosa che balza subito all’occhio: è la presenza di un numero maggiore di kalashnikov in giro per la città rispetto ai posti che avevamo già visto (quasi tutti se non tutti ne portavano uno a tracolla).

Nel posto dove abbiamo pagato di più l’albergo, abbiamo passato la notte peggiore a causa di un numero impressionante di zanzare che durante il sonno ci hanno colpito senza pietà.