.......ancora entusiasti ma non molto convinti dall'idea di una vacanza splendida ma impegnativa come quella dell'anno scorso abbiamo programmato per quest'anno un giro un pò diverso. Irriducibili della Grecia e del suo splendido mare quest'estate divideremo le nostre vacanze in due momenti diversi. Una prima metà, itinerante, che ci vedrà a partire, come di consueto, da capo SOUNION per arrivare dopo circa 15 giorni nelle Sporadi dove trascorreremo la seconda metà della vacanza, stanziale; resteremo infatti ad Alonissos 15 giorni durante i quali navigheremo tra le isole di questo incantevole arcipelago a cui siamo legati da tantissimi meravigliosi ricordi. |
09/06 Lavrio. Qui lasceremo, come di consueto, auto e carrelli al gentilissimo Yanni del Saron Hotel. La preparazione del gommone è sempre lunga e necessariamente scrupolosa. In queste due settimane Riccardo navigherà da solo e sarà indispensabile aiutarsi a vicenda. Partiamo dall'Olympic Marine verso le 18:00, dopo il rifornimento e troppo tardi per rispettare la prima tappa: campeggio libero a Rinia con falò propiziatorio. Facciamo infatti rotta su Tinos, circa 61 nm (miglia nautiche) dove arriviamo dopo il tramonto. Il porto è, come di consueto, discretamente ridossato dai venti da Nord ma, siccome noi siamo fortunati, stasera tira un pò da SO; meno male che la minima risacca non ci disturberà più di tanto. Decisamente stanchi per la giornata intensa, montiamo al tenda nautica per la prima notte a mare e ci fiondiamo in un'accogliente taverna greca poco distante dal porto: Lefkos & Blè. Qui esageriamo decisamente, ci abbuffiamo come squali, intenzionati a resettare al più presto le fatiche per poter cominciare a vivere la Grecia con lo spirito giusto. |
|
|
10/06 Il giorno dopo, giriamo un pò il porto di Tinos; impossibile non notare l'imponente cattedrale della Madonna, méta di un importantissimo pellegrinaggio religioso il 15 Agosto; è una sorta di "Lourdes" ortodossa. Altra particolarità di Tinos sono le numerose colombaie costruite nell'entroterra dai Veneziani. E' un isola molto bella nella quale varrebbe la pena di fermarsi qualche giorno ma ...... il programma previsto, impietoso, ci suggerisce che è tempo di Rinia, isola disabitata che già l'anno scorso ci aveva entusiasmato tanto; rifonimento di viveri e siamo subito in mare. Ieri non mi ero sbagliato poi così tanto, mi era sembrato di riconoscere vento e nuovole; infatti il Libeccio, che raramente perdona, ci regala anche un discreto bagno: fuori dal mare, ovviamente. Verso le 13 raggiungiamo una baia di Rinia sulla costa Est, finalmente piazziamo le tende sulla spiaggia e mentre scarichiamo a terra il necessario, sempre più fortunati, spunta tra le nuvole anche un caldissimo sole. |
Il ritmo per fortuna rallenta, sbrighiamo un pò di "faccende di bordo" e ci apprestiamo al falò di stasera. Il pomeriggio è splendido, protagonisti i colori: il turchese del mare ed il giallo/arancio del sole che diventa rosso a contatto con la roccia di Renia; sullo sfondo Mykonos con le sue casetta bianche. Se il pomeriggio è stato eccezionale, la notte è perfetta: magica e tranquilla. Domani saremo al massimo e pronti per Ikaria. 11/06 Svegli verso le 8:00, ben rifocillati anche grazie ad una pantagruelica colazione greca, rigorosamente "on the beach", leviamo le tende nel vero senso della parola; prepariamo i gommoni e salpiamo verso Ikaria, con tappa a Mikonos per un minimo di provviste e giornali italiani. Le 3 nm che ci separano da Mikonos sono come sempre tranquille, le restanti 52 ci danno un pò di problemi; infatti a circa 10 miglia da Ikaria il vento rinforza un pò e quindi anche il mare si agita. |
|
Trascorse quasi tre ore di navigazione effettiva siamo ad Ikaria, dal lato nord, dove a causa della costa molto alta il mare è ancora più mosso. Entriamo in un piccolo porto Livadhi (?), dopo Armenistis, ma non essendoci possibilità valida di ormeggio ne un paesino che possa offrirci alternative all'indispensabile tregua di navigazione, proseguiamo verso Evdilos, scalo più importante e sicuro. Dopo aver ormeggiato tra il veliero di un simpatico ed affabile "capitano" greco ed una barca a vela turca, sequestrata perchè utilizzata per traffico di droga, cerchiamo una stanza in cui fermarci per qualche giorno; dopo un simpatico equivoco nel quale Riccardo, cercando una stanza (in inglese - ROOM) si è visto offrire una bella bottiglia di RHUM, troviamo due comode stanzette proprio sul porto a prezzi davvero onesti. Qui, almeno per ora, l'avvento dell'euro sembra non aver avuto il vergognoso effetto che ha avuto in Italia; i prezzi sono leggermenti più alti ma non più del fisiologico aumento annuale. Giriamo un pò Evdilos ma c'è poco da vedere infatti il giorno dopo (12/06) con due scooter |
|
noleggiati facciamo il giro dell'isola, circa 60 Km. Come ricordavamo Ikaria è molto bella, lussureggiante e piena di una vegetazione che per varietà e quantità è abbastanza insolita in Grecia. Arriviamo fino ad Agios Kyrikos, il porto principale che si trova sulla costa Sud e terminiamo la giornata da Delphini una taverna ad Armenistis dove avevamo cenato benissimo l'anno scorso, grazie anche all'ottima compagnia di Lucy e Remigio che incontreremo a Chios tra qualche giorno. 13/06 Dalle nostre stanze si vede bene lo stato del mare anche al di là del molo ed è così che ci accorgiamo che le condizioni meteo-marine sono un pò più esuberanti rispetto all'anno scorso, ma è anche vero che quest'anno siamo partiti due settimane dopo; da due giorni non molla ed oramai non ci sono dubbi: è tempo di VORIAS (famigerato vento dal nord). |
|
Nella speranza che il vento vada giù prepariamo i bagagli e liberiamo le stanze, poi cerchiamo un posto dove sgranocchiare qualcosa e vedere la partita della nazionale alle 14,30. Italia deludente, mare ancor di più: 1 ora per preparare i gommoni, soltanto 15 minuti, ovvero 5 nm, per capire che anche stanotte dormiremo ad Evdilos. Dulcis in fundo ritorniamo a terra, troviamo le nostre stanze già occupate e ci toccherà cercarne altre. Per fortuna in questo periodo c'è ancora tanta scelta, infatti all'Hotel Spanos troviamo due comode stanze, i cui proprietari Yorgo e Manolis sono molto disponibili e simpatici (decisamente più della precedente affittacamere, "Korali"). Inoltre proprio sotto alle nostre stanze c'è un ottimo ristorantino in cui affoghiamo i dispiaceri della partenza repressa in ottimi piatti greci e gustosissimi "Mezedes" alcuni dei quali mai assaggiati prima d'ora. 14/06 Nonostante le buone intenzioni di partire,scoraggiate peraltro da tutte le previsioni |
meteo ricevute negli Internet Cafè di Evdilos, nei giorni scorsi, oggi ci riproveremo; sveglio alle 5.30, causa eccesso di zanzare, faccio un salto a guardare il mare. Lucy e Remigio ci aspettano già ad Emborios e non mi va di ritardare o peggio ancora di saltare questo appuntamento. Certo che di imprudenze non ne faremo e per ora soprassiediamo. Lenta colazione e poi inutile bighellonare per il porto fino alle 14: 00 quando un raptus di fuga ci assale (sindrome di Papillon ?); un rapido sguardo al mare e poi......" ora o mai più!...". 3 e 1/2 ore di navigazione, 36 miglia per Emborios ed un bel 5 Beauf. da nord sono i numeri da giocarsi al rientro in Italia. Il mare di prua piena, propotente e instancabile, rende molto scomoda la navigazione per le nostre gambe, mentre il King imperterrito non molla ed impeccabile alle 17.30 entra, proprio come un "RE" nel bellissimo e piccolo porto di Emborios. Veronica schizza sul molo stremata e sfatta, io non me la passo tanto meglio; fisicamente abbiamo sofferto tutti un pò ma l'euforia e la gioia per quest'ennesima cnquista è tanta che passa tutto; poi ci sono Remigio e Lucy che arrivano in pochi minuti e ci resuscitano completamente con la loro cordiale ed affettuosa accoglienza. |
|
|
Una Mithos (birra greca) da Isidoros - NEPTUNE, tipico ristorante a 3 metri dall'ormeggio, guarisce infine tutti gli acciacchi residui e siamo di nuovo in forma smagliante. Prendiamo possesso delle stanze da THEMIS - STUDIOS, accoglienti e panoramici apparmenti ed è qui che finisce la giornata, a tavola, in piacevoli chiacchiere tra amici con i quali, nonostante tutto ciò che ci separa durante l'anno, riusciamo sempre a ritrovarci, daccordo ed accomunati da un amore forse inspiegabile: la GRECIA. 15/06 Oggi il mare non ci permette di azzardare alcun itinerario nautico ed è inevitabile quanto piacevole programmare una visita dell'isola da terra, grazie anche al comodissimo fuoristrada di Lucy. Nonostante sia molto grande, Chios non è affollata come ci si aspetterebbe; |
anzi ci sono alcuni villaggi così tranqulli che sembra quasi di trovarsi in una di quelle sperdute isole del Dodecanneso. Lithi ed Alinda con sosta per pranzo e bagno, poi un giro verso l'interno dove c'è il bellissimo monastero Nea Moni e nel pomeriggio Olimbi e Mestà due villaggi appartenenti ai Masticochoria dove ancora viene prodotta la Mastica, una resina estratta da un certo tipo di Lentisco; con questo prodotto ci fanno di tutto dalle vernici ai profumi, dai chewing gum ai liquori: tanto il sapore è sempre lo stesso !!! Anche questa serata sfuma allegramente a tavola in compagnia di una esuberante pasta ai peperoni ad opera di Riccardo. 16/06 L'itinerario di oggi prevede un altro giro dell'isola. Il capoluogo, CHIOS città, è situata sulla costa est quindi proprio di fronte alla Turchia, così vicina che sembrerebbe raggiungibile a nuoto. Poco più a nord c'è Tres Milies, una località dove hanno ricostruito i vecchi mulini che le danno il nome. |
|
|
Visitiamo anche Dascalopetra dove si dice che Omero svolgesse le sue lezioni; ma il posto più bello e suggestivo in assoluto è Pyrgi, unico esempio al mondo di un singolare metodo di decorazione delle case: gli xysta, una sorta di disegni geometrici bianchi e neri realizzati con una tecnica simile ai graffiti. Ritorniamo da Themis e nel pomeriggio andiamo a Vroulidia per un indimenticabile nuotata in compagnia di Lucy e Remigio. La cena greca, indiscussa protagonista delle nostre serate, oggi ci propone calamari freschissimi e vino locale; il tutto sulla terrazza delle nostre stanze. 17/06 Oggi Lucy e Remigio lascieranno Chios per raggiungere le Sporadi dove ci ricongiungeremo fra circa 7 giorni. Noi cominciamo a sistemare i bagagli e prepararci alla partenza: destinazione Volissos, piccolo porto a NO dell'isola. |
Facciamo rifornimento tramite un benzinaio di Pyrgi, Anghelos, che ci viene a prendere al molo con il furgone per caricare le taniche; in un paio di viaggi facciamo il pieno, senza alcuna commissione! Pranziamo da Isidoros: calamari fritti e Brasile-Belgio per contorno poi verso le 17, un pò a malincuore, lasciamo il magico porto di Emborios convinti di trovare mare buono: così sara, ma solo per 3 nm. Nei pressi di Ak. Mestà troviamo un Egeo fastidiosamente nervoso; onde non eccessivamente alte ma frangenti e molto corte, ci rendono impossibile planare. La sensazione più sgradevole è proprio quando, nel momento di doppiare il capo, lancio un sguardo alla costa e per quasi 10 minuti ho l'impressione di essere FERMO nonostante il log del GPS mi segnali una velocità di circa 8 nodi. Per fortuna dopo poco più di mezz'ora dalla partenza siamo a Lithi, ovvero nell'immenso "golfo" che delimita la costa ovest di Chios. |
|
|
Qui il mare è più navigabile ma sempre implacabilmente di prua e non è possibile aumentare la velocità di crociera: 13 nodi. Soltanto alle 20 passate e dopo quasi 30 nm di attentati alle nostre schiene, entriamo a Volissos, un comodo e spazioso porto di pescatori, ben ridossato: unico handicap, qui non c'è niente. Il paese è a circa quattro chilometri, in questo periodo non ci sono autobus, niente rifornimenti carburante e pochissime stanze: un villaggio fantasma; anche qui si rinnova la strana sensazione che spinge a chiedermi come può esistere in un'isola così grande una simile desolazione, in questo momento peraltro molto gradita. Le camere di Marvina saranno la nostra dimora per un pò. Ceniamo nell'unico ristorante del porto dove il simpatico proprietario, ci dice che se prossimamente pescheremo Cernie o Dentici potremo tranquillamente portarle a lui che "paga bene": abbiamo la faccia da pescatori ? |
18-21/06 I giorni successivi scorrono molto lentamente a Volissos tra qualche timida pescata nelle baie vicine e quattro chiacchiere con Yanni, il proprietario delle nostre stanze; inoltre a tre minuti da qui c'è la spiaggia di Volissos, una bianca distesa di sabbia di circa tre chilometri, sempre deserta, tranquillità assoluta ovunque. Qualsiasi persona sana di mente direbbe che non si può chiedere di più ma a me comincia a mancare un pò quel misto di avventura, sofferenza, gioia, programmata incoscenza che in poche parole per me significa navigare in Grecia. Infatti almeno due volte al giorno mi godo la piacevole passeggiata che dal nostro alloggio conduce al porto dove si riposano i KING; gli faccio spesso visita e quasi in modo scaramantico comincio gradualmente a prepararlo alle prossime tappe: Psarà-Skyros. Nel frattempo apprendiamo di uno sciopero dei marittimi greci che sta creando grosse difficoltà un pò a tutta la nazione ma sopratutto, per quello che ci riguarda, a Lucy e Remigio che purtroppo non riusciranno questa volta a raggiungere Alonissos. Una delle poche compagnie che continuano a navigare regolarmente è la Skyros line che prenderanno il 21 Mario e Cristina. Altra brutta notizie arriva dalla Corea dove l'Italia viene immeritatamente eliminata dai mondiali. Nel frattempo il vento che non aveva mai cessato di soffiare, seppure in modo e ad orari insoliti ed irregolari, sembra che stia calando. Si prevede per domani un programma più movimentato. 22/06 Tutta la notte il vento ha soffiato minaccioso forte ed incessante come a volerci dire: di qua non ve ne andate! Al risveglio è tutto diverso, sono scomparse anche le famose nuvolette che segnano il Meltemi. In più Yanni ci convince di una sua strana teoria secondo la quale il mare cattivo al largo di Chios sarebbe essenzialmente il frutto di una corrente marina che originata in Turchia s'incanala nello stretto tra Chios e Psarà creando un mare innavigabile; ma al di la di Psarà cambia tutto: bah, sarà! La verità è che a vedere il mare dei giorni scorsi al largo di quest'isola, ci si rende conto come possano accadere tragedie simili a quella che vide protagonista un sedicente professionista del mare; questi infatti naufragò, proprio qui a Chios, perdendo il gommone ed a momenti anche la vita due estati fa, proprio nello stesso giorno in cui anche noi rischiammo molto nella traversata da Kimolos a Milos. Un'altra notizia che riguarda proprio Psarà ed i suoi abitanti colpisce la nostra attenzione. Si dice infatti che a causa dei suoi fondali di granito, habitat ideale di appetibili prede marine, quest'isola sia tra le favorite di pescatori e sub sia greci che stranieri e che gli "psariani" poco entusiasti di ciò, non perdano occasione di dimostrarlo, tagliando gli ormeggi o danneggiando le imbarcazioni di coloro che dopo la pesca hanno la pessima idea di pernottare qui. Non possiamo confermare né comunque dire con certezza se si tratti di una calunnia o verità poiché ci tratterremo qui solo una notte e dormiremo in gommone. Durante un ultimo e nostalgico giro a piedi nel porto di Volissos noto che questo si sta lentamente animando: divesi locali e bar che stanno montando le tende esterne o sanno riverniciando i tavolini. Alle 18:00 siamo in mare e salpiamo per Psarà dalla quale ci dividono circa 17nm; il mare è ancora abbastanza gonfio e agitato anche perché il vento ha ripreso gradualmente a soffiare. Quasi un'ora e mezza per arrivare nel triste e pericoloso porto di Psarà: attenzione agli scogli affioranti nel lato destro del porto, difficili da individuare a cause del riflesso del sole. |
Ci ormeggiamo come di consueto tra le barche a vela, nella speranza (vana) che ci riparino un po' dal vento per la notte. Il solito vecchietto greco che ci abborda, curioso, ci procura una stanza per Riccardo mentre noi montiamo la tenda e cerchiamo una taverna per stasera. Tranne il porto non vedremo nulla di Psarà e la sconvolgente esperienza gastronomica con il miglior (secondo loro) ristorante del porto non ci fa rimpangere di aver visto con superficialità quest'isola anche se rimane un po' di curiosità per questi rinomati e pescosissimi fondali 23/06 La notte è
agitata sia per le condizioni del mare che per la preoccupazione
delle prossime 60nm che mancano per Skiros. Alle 5 siamo svegli
e pronti per salpare dopo un caffe ITALIANO. E' l'alba, una luce
magica illumina Antipsarà che costeggiamo senza purtroppo
fermarci; riusciamo comunque a notare un gran numero di baiette
ben riparate, ridosso ideale per velisti e campeggio nautico.
Puntiamo bussola e GPS su Skiros e ben gasati ci prepariamo a
quella che sarà la tappa più lunga: avessimo almeno
la benevolenza di Eolo!? Macchè
. |
|
|
Circa un ora e mezza dopo, mancano appena 10 nm per Skiros che però ancora non si vede; per fortuna non capita più niente di bizzarro se non questo fastidioso mare che ci accompagna fino al grande golfo di Linaria dove le onde alte ed il discreto vento si trasformano, a causa della costa molto alta e ripida, in onde basse e corte con vento molto teso rigorosamente di prua, forse anche piacevoli ed opportune ad uno sprint finale con ingresso trionfale dei "King 600" nel porto. Intuisco dalla loro espressione, che i nostri amici Mario e Cristina, già in banchina, abbiano notato il divertente contrasto tra il sorriso stampato sul musone dei gommoni, divertiti per la cavalcata, e la nostra espressione stravolta per le quattro ore di tortura nautica appena terminata con soddisfazione; non che me ne stia lamentando, eh! Forse è proprio questo che d'inverno ricordiamo con più piacere e nostalgia e ci spinge a programmare nuove "follie" o . se volete possiamo chiamarle anche "vacanze". Sono appena le 10:30 prendiamo una stanza, ci diamo una sistemata e visto che il distributore è stranamente vicino al molo, provvedo anche ad un comodo rifornimento carburante. Abbiamo tutta la giornata davanti per visitare Skiros; percorriamo in auto sia la costa Sud-Ovest che la parte Nord-Est fino a raggiungere la Chora.L'isola è molto bella, oserei dire Cicladica nei colori, paesaggio ed abitazioni. Molto verde nel lato Sud dove si possono notare anche dei simpatici cavalli nani che pascolano allo stato brado. Dalla chora molto alta, incoronata da una fortificazione antica, si domina gran parte dell'isola fino alla punta nord, tutta pianeggiante e generosa di spiaggie anche se le più belle si trovano sulla costa Ovest, sia a sud che a nord di Linaria. Ritorniamo nel tardo pomeriggio alle stanze e concludiamo degnamente la grande giornata, ovviamente a tavola tra amici. |
24/06 Sveglio verso le 8:00 comincio i preparativi per quella che sarà una giornata "ricca": Skiros - Skantzoutra - Alonnissos è l'emozionante programma di oggi. Prima di partire incontriamo al molo Manolis ed il suo amico, entrambi di Salonicc vengono fin quaggiù via mare con il loro gommone a trascorrere alcuni weekend. Alle 12 circa usciamo dal porto e cerchiamo una bella baia dove fermarci per uno spuntino. Esploriamo prima Ay. Fokas e poi facciamo rotta su Skiropoulo poche miglia a Ovest di Skiros; qui troviamo una bella baia ben ridossata e con un mare di un colore ammaliante. Verso le 16 ci prepariamo a percorrere le 17 nm che ci dividono da Skantzoura, una piacevole onda lunga ci accompagna fino all'unico ridosso che c'è sulla costa sud di quest'isola: purtroppo già occupato da un'insolito ed esagerato numero di gommoni. |
|
|
Facciamo rotta sull'altro approdo dell'isola che si trova sulla costa nord e guarda Alonnissos. Qui non c'è nessuno, ne approfittiamo per un bel bagno dove Riccardo comincia ad apprezzare quello che sarà una delle caratteristiche piacevoli di queste isole: mare caldissimo, 24°, impossibile trovare temperature simili più a sud. Inoltre mentre navighiamo verso Votsi notiamo che anche il mare è decisamente più umano; l'emozione per l'imminente ingresso nel porto di Alonnissos è grande ma si raggela immediatamente appena arrivati:ORRORE, più di 20 gommoni ormeggiati ed altri in arrivo, mai visto niente di simile qui. Arrivati al molo il log del GPS indica 318 nm percorse e dopo aver ormeggiato con difficoltà arriva Lena, affettuosa e disponibile come sempre, a prenderci con la macchina per caricare i bagagli; domani indagheremo su questa catastrofe! La prima cena in quest'isola la consumiamo da Panoulis dove mangiamo bene anche se con un po' di dispiacere per la taverna accanto dove c'è Voula sua sorella-concorrente come sempre deserta |
25/06 La giornata oggi non prevede itinerari particolarmente interessanti; svegli presto grazie al canto di miliardi di cicale, usciamo dal porto e perlustriamo un po' sia la costa di Alonnissos che Peristera dove ci fermiamo per il pranzo. Qui restiamo fino al tardo pomeriggio anche per godere in pieno di un mare davvero caldissimo: 27°, incredibile. Torniamo presto nel porto, intenzionati ad andare a cena a Skopelos ma il tempo decisamente cambiato suggerisce di rinunciare: il mare non è cattivo ma navigare di notte con un mare non proprio calmo non mi sembra opportuno. Rientriamo quindi a Votsi e ci consoliamo, si fa per dire, a Roussumi in una piacevole taverna dove, tanto per cambiare, mangiamo bene e spendiamo il giusto. 26/06 Al risveglio il tempo non sembra splendido, in più ci sono ancora tutti questi mega-gommoni ormeggiati; abbiamo scoperto che fanno parte di un club di Atene che sta svolgendo un raid per le Sporadi in 15 giorni: impresa titanica! Provo a chiacchierare un po' con loro anche per capire quando andranno via; non posso fare a meno di mostrargli con un pizzico di malizia e cattiveria i nostri "soliti itinerari" davanti i quali ovviamente strabuzzano gli occhi.. Partiamo alla volta di Yeraka, insenatura alla punta nord di Alonnissos, posto tranquillo ed opportunamente ben ridossato dato le condizioni del mare, oggi non proprio tranquillissimo. Spizzichiamo qui qualcosa e poi nel primo pomeriggio andiamo ad Ormos Panaghia , una baia sulla costa sud di Kira Panaghia, distante solo poche miglia da Alonnissos. Qui c'è una grande insenatura che offre diversi ormeggi: c'è sempre spazio per tutti e mare calmo. La sera ceniamo a casa con dei polpi pescati stamane e, come sempre, in ottima compagnia di amici, buon vino e grappa a volontà..... |
|
|
27/06 Oggi il tempo è davvero brutto sembra addirittura che voglia piovere; di mare per ora non se ne parla. Poco male, Alonnissos è bella anche da terra e coglierò l'occasione per mostrarla ai miei amici. Noleggiamo due scooter a Patitiri e cominciamo il tour. Alonnissos è stretta e lunga, è percorsa da Sud a Nord da un'unica strada che parte da Patitiri ed arriva ad Yeraka; da questa strada principale partono varie stradine in terra battuta che permettono di arrivare al mare da entrambe i due lati dell'isola. Visitiamo Ag. Anargiri (foto al lato), bella chiesetta a picco sul mare sulla costa Nord-Ovest e poi vediamo quasi tutte le insenature della costa Sud-Est: da Kokkinokastro, Steni Vala fino ad Ag. Dimitrios ex-meta di nudisti e simili. D'obbligo la visita alla chora, distrutta da un terremoto alla fine degli anni 60 ma in continua ristrutturazione. Nel frattempo il tempo si è decisamente aggiustato e programmiamo di andare a cena a Skopelos. |
|
|
Ad Agnondas piccolo porto sulla costa sud di Skopelos c'è una taverna dove si mangia divinamente sopratutto a base di pesce e, visto che sono gli ultimi giorni con Mario, Cristina e Giorgio, ci diamo dentro con una grande abbuffata. Il rientro notturno ad Alonnissos è turbato solo da una imprevista incomprensione di rotta tra i nostri due gommoni: nessun problema particolare tranne un'istantanea e potente emozione di "quasi-terrore". 28/06 Il tempo si è aggiustato, un gran sole e mare abbastanza calmo ci suggerisce il classico tour: Alonnissos-KIra Panaghia-Youra-Psathoura. Il braccio di mare tra Alonnissos e Peristera è quasi sempre calmissimo mentre tra Alonnossos e Kira troviamo un po' di mare mosso ma decisamente navigabile. Visitiamo la baia del monastero dove dimorano gli unici abitanti dell'isola, e ci fermiamo a Planitis Una gigantesca insenatura naturale a Nord dell'isola, eccezionale ridosso da tutti venti, praticamente un lago. |
Qui ci fermiamo un po' prima di partire per Youra. Non è possibile sbarcare in quest'isola, vi è divieto di accostarsi a meno di 300 m (limite del parco marino). Comunque si vede benissimo che dal punto di vista paesaggistico offre grandi emozioni: la costa sud ha dei colori esaltanti fino alla spiaggia che guarda verso Nord, quasi sempre impraticabile (divieto a parte) a causa del mare che la investe in pieno. Mancano 5 nm per Psathoura, ultima spiaggia delle Sporadi; l'avvicinamento è sempre emozionante, quest'isola è molto bassa. La costa sud-ovest e formata da una lingua di sabbia bianca e contrasta decisamente con l'altro lato dell'isola fatto di roccia vulcanica, nera e minacciosa; da lontano, provenendo da sud infatti si vede solo il faro, il più potente di questa parte dell'Egeo. Si dice che originariamente Psathoura fosse molto più grande e sia sprofondata, dovrebbe esserci infatti, da qualche parte, la vecchia città sotto il mare a circa 15 m di profondità. |
|
|
Personalmente in 6 anni di vacanze qui non l'ho mai vista tanto che comincio a sospettare la solita legenda a fine turistico. Ciò che invece è vero e che i fondali intorno a quest'isola sono molto bassi, e pericolosi per le imbarcazioni con un gran pescaggio; la costa è piena di relitti e, se non si conosce bene la zona, conviene non avvicinarsi più di 200m dalla riva. Qui godiamo di un ultimo bagno e obbligatorio snorkelling prima di ritornare ad Alonnissos dove ci concederemo l'ultima cena con i nostri amici Mario, Cristina e Giorgio. Steni Vala è un piccolo e bel borgo di pescatori con diverse taverne lungo il mare: ottima cena in tipica atmosfera greca e poi navigata notturna con luna piena verso casa. 29/06 Siamo ormai in Grecia da venti giorni ma sembra una vita. Non uscire con i gommoni per qualche giorno non ci sembra più così grave; |
infatti oggi Mario, Cristina e Giorgio vanno via ed arriva Letizia quindi i nostri ritmi vacanzieri rallentano in vista di questi cambiamenti. Passiamo una mattinata tranquilla a Votsi e solo nel tardo pomeriggio cominciamo a presentare questo Egeo e quest'isola a Letizia che apprezza immediatamente per il mare decisamente più caldo e calmo rispetto alle mete degli anni precedenti. Peristera quindi e poi tranquilla cenetta sul terrazzo per concludere anche questo giorno. 30/06 Il programma di oggi è tutt'altro che marino: missione carrelli. Nei giorni scorsi abbiamo contattato un taxi che ci porterà a Lavrio per recuperare auto e carrelli. Prima di prendere il taxi prendiamo accordi con il proprietario del parcheggio dove stazioneremo le auto. Alle 13 circa siamo a Lavrio dove il proprietario dell'albergo sempre gentile disponibile ci saluta e ci augura buon rientro. Il taxi che ci sta gentilmente aspettando ci mostra la strada del |
|
ritorno per Agios Kostantinos. A metà percorso ci fermiamo in un'area di servizio per uno spuntino durante il quale ci godiamo la finale in Germania-Brasile. Alle 17. 30 siamo al parcheggio dove sistemiamo tre carrelli, diamo un'occhiata allo scivolo che si trova proprio di fronte al parcheggio dopo di che andiamo sul molo, poco distante ad aspettare Sandro che arriva oggi dall'Italia e l'aliscafo che ci porterà ad Alonissos. Anche questa giornata dolcemente sfuma, indovinate come..... a tavola con gli amici: ospiti d'eccezione, Lorenzo e Patrizia. 01/07 Oggi un altro arrivo importante: Lucia dall'Italia in aereo via Skiathos quindi anche oggi....... poco mare: ma non importa, nelle scorse settimane abbiamo fatto il pieno. Giriamo un po' a piedi l'isola facciamo rifornimento di carburante un po' di spesa ed un "salto" a Peristera. Nel pomeriggio, al ritorno in porto, trovo Veronica e Lucia che sguazzano pacificamente nello splendido mare del porto di Votsi. Durante la cena si cominciano già a far progetti per domani, si ricomincia a navigare, finalmente. |
|
02/07 Finalmente l'equipaggio è al completo. Si parte di buon'ora, navighiamo nel canale Alonissos e Peristera e ci fermiamoci nella baia di Yeraka dove c'è l'osservatorio del parco marino. Qui c'è una piccola baia ben ridossata da tutti i venti e siccome il mare è un po' mosso ci fermeremo un po' qui. Nel primo pomeriggio navighiamo verso Kira Panagia e circumnavigandola da sud raggiungiamo la baia di Planitis, il porto naturale più sicuro delle Sporadi. All'ingresso di questa baia, sul lato nord, c'è una bella spiaggia dove ci fermeremo un bel po'. Il paesaggio è incantevole, non è un caso che siamo venuti qui, i nostri amici dovranno abituarsi gradualmente alle bellezze di queste isole. Intanto faccio un po' di conti: fino stamane avevamo navigato per 477 miglia. |
Al rientro in porto il GPS segna 521 miglia percorse: le vacanze stanziali sono così, si naviga decisamente di più rispetto a quelle itineranti degli anni scorsi. Il vento sta calando, domani potremo vedere la costa nord di Alonissos quasi sempre impraticabile a causa del mare mosso. |
03/07 Come sempre, quando si è in più persone, gli orari cominciano a dilatarsi, il ritmo è più lento: comincia somigliare davvero ad una vacanza. Oggi ci dirigeremo verso MANOLAS un piccolo isolotto che si trova lungo la costa nord di Alonissos. Da questo lato ci sono delle spiagge bellissime, la costa è molto aspra, selvaggia ed è inaccessibile da terra, forse proprio per questo più interessante della costa sud. Il mare calmissimo il vento è inesistente, c'è una bonaccia quasi inquietante, infatti la navigazione per arrivare alla spiaggia bianca, due baie dopo Manolas, sarebbe stata decisamente monotona se non avessimo incontrato un bel branco di delfini probabilmente a caccia di tonnetti. Ormeggiamo con tutta tranquillità e dopo aver fatto un po' di foto ci prepariamo per andare a pesca. Il mare oggi è perfetto: caldo, calmo, limpido....... e pescoso. Torniamo infatti con gran soddisfazione quasi due ore dopo con due |
|
razze: una di 3-4 chili l'altra davvero grande, di sicuro più di dieci chili. Il pomeriggio trascorre tranquillo tra i preparativi di ciò che sarà la cena di stasera. Al rientro regaliamo la metà del nostro bottino alla Tassia, la mamma di Lena, che ovviamente apprezza molto. Degli ottimi spaghetti e squisite crepes preparate da Veronica sono i degni compagni delle nostre razze; ed è così che questa splendida cena conclude un altro giorno di vacanza in Grecia. 04/07. Il programma di oggi prevede una visita a Skopelos. Visiteremo infatti, dato che il mare ce lo permette ancora, la costa di Skopelos che guarda verso nord-est. |
|
Risaliamo sino al monastero di Agios Yanni, una simpatica chiesetta posta in cima d'uno scoglio collegato all'isola d'uno stretto lembo di terra. Ai piedi di questo monastero c'è una piccola baia, impraticabile quando il vento soffia nord, davvero deliziosa e invitante in momenti come questo. Ci ormeggiammo in tutta tranquillità a fianco ad una barca di pescatori con i quali chiacchiero piacevolmente. Vengono da Katigeorgis, un piccolo borgo di pescatori situato sul Pelion, di fronte all'isola di Skiathos. Ci danno appuntamento all'anno prossimo nel loro paese per un bicchiere di Ouzo. Skopelos è molto più verde di Alonissos, più turistica, più grande: forse è la meta ideale per chi vuole cominciare a conoscere le Sporadi; mi arrampico un po' su per la costa come al solito per fare qualche foto, dopodichè seguirà una bella nuotata insieme agli amici e poi relax fino al pomeriggio, quando andremo a visitare il porto dell'isola. |
La visita al centro abitato che si svolge intorno al porto di Skopelos è molto movimentata, una gradevole passeggiata e anche se non ha il fascino dei paesini Cicladici ci dà sempre belle emozioni, forse perché siamo legati a queste isole dal ricordo di tante vacanze: è proprio dalle Sporadi infatti che abbiamo cominciato ad amare la Grecia. |
È impossibile per noi visitare Skopelos senza fermarci a mangiare i Gyros da Katerini, ottimo ed abbondante come sempre. Lasciamo il porto e ci dirigiamo lungo la costa sud, verso Panormos dove Mauro e gli altri amici hanno trascorso la giornata. Nel tardo pomeriggio ci muoviamo tutti insieme per andare a fare l'ultimo bagno della giornata intorno all'isolotto di fronte a questa baia; qui c'è un'insenatura quasi nascosta con una specie di grotta sommersa che passa da un lato all'altro dell'isolotto. E sempre bello scoprire nuovi posti, così come rientrare in porto poco prima che faccia notte. Ancora sufficientemente sazi plachiamo il languorino residuo con altre crepes: questa volta alla nutella. 05/07 Oggi andiamo Skiathos; qui alcuni amici devono ritirare il gommone che lasciano qui per il rimessaggio invernale. Mentre sbrigano le loro faccende noi saremo in giro nel porto dell'isola; Skiathos è ancora più movimentata direi quasi incasinata, a mio avviso si viene qui solo se si è in |
|
cerca di..... "movimento". Dopo qualche ora ci ritroviamo tutti in porto, a bordo pronti a salpare: sì,..... ma dove si va? |
Questo sta cominciando diventare un po' un problema quando si è troppi è difficile trovare compromessi; io mi trovo un po' nel mezzo tra il mio equipaggio che vorrebbe decidere con sufficiente autonomia il da farsi, Riccardo che vuol vedere il mare a tutta forza e il mio desiderio di stare un po' con gli amici italiani delle Sporadi: tutto sommato siamo venuti qui anche per questo! Ma, come dicevo, questo tipo di compromessi comportano scelte fastidiose e scomode. Infatti mentre la maggior parte dei miei amici resta a fare il bagno in una spiaggia dell'isolotto di fronte al porto di Skiathos, a malincuore noi e Riccardo ritorniamo verso Skopelos. Ci fermiamo in una intima baia tra Glossa e Panormos e restiamo qui fino a tardo pomeriggio. La serata finisce con la solita abbuffata. 06/07 Oggi tutti liberi: a spasso a piedi per l'isola. Io irriducibile del mare raggiungo da solo alcuni amici che sono ormeggiati a Peristera. Ogni tanto è piacevole godersi il gommone anche in solitario. Trascorro la giornata fino al primo pomeriggio con Mauro ed altri amici ai quali mostro le modifiche portate al mio battello che ci hanno permesso di viverci in un certo modo durante le vacanze precedenti. Provo anche a sostituire l'elica del mio motore con una più corta che utilizza Mauro; in effetti si naviga meglio ma non penso che questa sia la soluzione più adatta. Prima di ritornare in porto faccio un po' di conti: miglia percorse 650, benzina consumata 800 litri. Nel tardo pomeriggio recupero il mio equipaggio soddisfatto per la rapida gita nella Chora. Ci prepariamo con calma ed andiamo a cena a Roussoum Gialos: qui ci aspetta la famosa aragosta con la pastina, ricetta tipica di quest'isola. La cena è così buona che ci rende meno dolorosa la lunga passeggiata per ritornare a casa. |
|
07/07 Come tutte le vacanze stanziali anche questa sta diventando leggermente monotona. In parte a causa del fatto che tutti questi posti li conosciamo già molto bene, in parte perché siamo tanti e diventa sempre più difficile conciliare le esigenze di tutti: chissà se oggi riusciremo a stare un po' insieme ai nostri amici della Sporadi. Oggi verrà con noi Natassa, la figlia di Lena, una dolcissima e tranquilla ragazzina che oggi verrà per la prima volta i delfini da vicino. Ritorniamo a Kira Panagia e ci fermiamo ancora alla spiaggia rosa dove nel primo pomeriggio ci raggiungono anche gli altri. Proviamo a raggiungere anche la spiaggia sulla costa nord di Yioura, purtroppo impraticabile a causa del solito mare da nord. |
|
Oggi c'è una bella visibilità e mentre ritorniamo a Kira Panagia vediamo molto bene anche Piperi, isola alla quale proibito avvicinarsi a meno di 3nm. Rientriamo come sempre nel tardo pomeriggio, stanchi e soddisfatti; il Log del GPS ha superato da poco le 700 nm. 08/07 Gli ultimi giorni sono sempre così: tristi ed euforici allo stesso tempo. È oramai un mese e siamo in Grecia ma non sembra mai troppo. Salpiamo abbastanza presto, recuperiamo la nassa come sempre vuota, e cerchiamo una spiaggia tranquilla e vicina anche perché il tempo non è splendido anzi alquanto nuvoloso. Raggiungiamo prima Dio Adelfi, avara di spiagge e poi Peristera dove resteremo fino al pomeriggio. Dopo aver effettuato una saldatura di emergenza per riparare il galleggiante della benzina tentiamo un pò di traina: la solita ventina di sugarelli da friggere stasera. |
09/07 E' l'ultimo giorno ad Alonnissos: un pò per questo motivo, un pò perchè non c'è davvero più niente che ci manca da fare, il morale è stranamente sereno o forse serenamente strano. Navighiamo un pò lungo la costa sud e dopo aver superato Kokkinokastro ci ormeggiamo in una baia "mono-imbarcazione". Cominciano ad arrivare tanti altri naviganti e la possibilità di godere di ormeggi esclusivi diventa sempre più remota. Ci sistemiamo per bene: tendalino, tavolino ecc. ; eh, si ! le nostre vacanze nelle Sporadi termineranno con il ricordo di questo mini-fiordo, uno dei primi che ho conosciuto qui nelle Sporadi circa 10 anni fa. Si chiacchiera e si scherza un pò, la percezione del tempo è piacevolmente dilatata all'infinito. Tuffi e nuotate a più non posso come a voler fare il pieno, in modo che ci basti, si spera, fino all'anno prossimo. Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo a Votsi e proprio quando siamo convinti che per quest'anno le sorprese sono finite, ci appare diffidente e allo stesso tempo emozionante, la foca monaca; decisamente meno affabile di Theodoris nel 1991 o di Irene nel 1997 (le altre foche che abbiamo visto qui). Ci regala solo pochi minuti: il tempo di prendere la mia Nikon (sempre a portata di mano), ammirare la grazia e la simpatia con la quale studia le nostre reazioni, qualche dolcissima dimostrazione di curiosità mista a diffidenza e .........via. Certo non si può chiedere altro; ritorniamo in porto contenti come bambini e sempre più convinti che nessun altro posto potrebbe darci le stesse emozioni. |
|
|
10/07 Oggi si parte per Skiathos, penultimo giorno di navigazione. Salutiamo Lena, Natassa e tutti gli amici italiani da Riccardo ad Mauro; il gommone è vergognosamente carico: quattro persone con tanti di quei bagagli che non c'è neanche lo spazio per una pita! Anche gli strumenti soffrono un pò, il GPS segna 780 miglia ed il motore quasi fatica a planare. Una bella busta nell'elica, al largo di Skiathos agevola il senso di "angoscia" nautica che gentilmente ci regala il motore, incazzato per il superlavoro che lo costringo a svolgere. Abbiamo navigato lungo al costa nord di Skopelos, visto che il mare è abbastanza clemente; approfitteremo per visitare quella che, solo di fama, conosciamo come la più bella spiaggia delle Sporadi: LALARIA, costa nord di Skiathos. Solo qualche difficoltà nell'ancoraggio dovuta al fatto che circa al centro della spiaggia c'è un immenso lastrone di pietra che non permette all'ancora di assolvere al suo dovere; per fortuna c'è anche un grande masso a circa 3 metri sott'acqua sotto al quale posso incattivare l'ancora, opportunamente salpata con tanto di grippiale e boa. E' proprio vero Lalaria è una spiaggia mozzafiato, tra le più belle della Grecia; in più noi abbiamo anche la gran fortuna di godercela in un orario in cui non c'è nessuno: niente barche turistiche o orde di visitatori mordi e fuggi (come se ne vedono sulle cartoline dedicate a questa spiaggia). Forse sarà perche non c'è vento e fa un caldo insopportabile...... |
Per pranzo abbiamo delle ottime farfalle al pesto e birra a volontà. Poco più ad ovest di Lalaria c'è Kastro, l'antico insedimento di Skiathos che non visiteremo a causa del difficile e faticoso accesso da mare, specialmente a quest'ora. Circumnavighiamo Skiathos in senso antiorario, lentamente e quasi sempre molto lontani dalla costa a causa dei numerosi e pericolosissimi scogli affioranti che "adornano" la costa, soprattutto a Sud-Ovest. Non navighiamo comunque tanto lontani da renderci conto che forse Lalaria è l'unico posto per il quale vale comunque la pena di fare un salto in quest'isola. Arrivati in porto, i ritmi ed il traffico che viviamo confermano questa idea: è un posto carino, pieno di vita (forse troppa) .... per chi cerca questo, ovviamente !! Prendiamo una stanza per le donne mentre io e Sandro dormiremo in gommone. |
|
Ci prepariamo per un giro serale nel paese che, come in quasi tutte le isole, si svolge intorno al porto. Ceniamo divinamente ed io resto particolarmente soffisfatto poichè riesco finalmente a trovare una taverna in cui mi servono niente-di-meno che il tanto desiderato KOKORETSI: tra l'altro, ottimo !!! Un altro giro a piedi e poi a "letto": domani sveglia presto. 11/07 Ultimo giorno di navigazione; oggi io e Sandro arriveremo ad Agios Konstantinos in gommone, Veronica e Lucia con l'aliscafo. Svegli alle 6:45, il log del GPS ha superato di poco le 800 miglia; soltanto alle 7:10 riusciamo a lasciare il porto di Skiathos. Il mare è abbastanza calmo ( 1 - 2 ), rinforza un pò nel canale a sud del golfo di Volos ma è poca roba: onda corta e bassa, molto piacevole. Durante la navigazione colgo l'occasione per verificare e ri-memorizzare punti utili nel GPS. Le due ore che ci separavano da Agios Konstantinos passano rapidamente e senza fastidio, magari solo un pò di vento troppo fresco che ci paralizza i sorrisi fino all'alaggio del KING e siamo alla fine: 857 miglia di piacere! Arriviamo involontariamente insieme all'aliscafo delle ragazze.
Il recupero di auto e carrello dal parcheggio, l'alaggio del gommone in mezzo a decine di curiosissimi nomadi e gli infiniti disguidi che avremo oggi con il carrello (entrambe le gomme esplose !, ecc.) fino a Patrasso, sono eventi che la mia memoria avrà rimosso appena imbarcato, appena i ricordi cominceranno a stringere il cuore e ad occupare la mente che oramai da tanti anni si chiede: " ..... perchè non è mai abbastanza...?". Cerco infatti di rivivere e trascrivere tutte le sensazioni che mi hanno letteralmente invaso e conquistato anche quest'anno, le emozioni che la Grecia mi ha regalato ancora una volta, ignaro del regalo più grande che quest'anno porterò in Italia. Me ne accorgerò fra un mese e lo capirò bene soltanto fra nove mesi, quando dovremo cercare un nome anche per quest'altra nuova e grande avventura, la più importante: ...... e si chiamerà ELIANA.
|