La vita umana cosa sarebbe senza il bagaglio dei sentimenti più veri? L’essere umano compiendo molteplici errori, ma nello stesso tempo oggetto di altre azioni a lui rivolte, è una ricchissima fucina di sentimenti che crea e che riceve. Nell’isolamento obbligato o del corpo o dello spirito, comandato o volontario si va a ricordare quanto ci fa bene o ci può incutere preoccupazioni. La famiglia però può generare uno di questi sentimenti talmente felici da non poterlo cambiare con altri perché è tutto, contiene tutto, può tutto. Ti rialza e ti abbatte, ti dà vita ma può anche distruggerti. I figli che ne sono la più dolce componente, hanno il potere di Morfeo, addormentano qualsiasi nostra reazione, ci fanno sempre essere pronti al perdono, con loro ogni tristezza svanisce e il dolce sussurro di ”papà” detto dalle loro labbra ci annienta nel più dolce abbandono d’amor paterno. Quando si è lontani il pensiero di loro, il poterli rivedere, il poter rivivere in mezzo a tutto quanto ci vuol bene annulla ogni difficoltà dolorosa e ci rende ansiosi di spiccare il volo verso il dolce nido familiare. Il pensiero per loro ci fa combattere con serenità si, ma anche con energia, con una continua stimolazione alla vittoria che sa di vita.

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