Marzo

Oh marzo, tu che sei portator

di dolce profumo, variopinti

colori e ahimè improvvisi

e burrascosi temporali,

fa sì, che si compia ancor

il lieto evento.

Ti chiamano "pazzerello", non

per questo però sei peggior d' altri,

nulla hai da loro invidiar.

Con i suoi alberi in fior,

la primavera, gli uomini rende felici,

aprendo le porte dell' estate.

Con te, il cielo, gli alberi,

in silenzio per lunghi mesi,

si riempiono di un cinguettar festoso.

Portano messaggi d' amor,

volano da tetto in tetto,

gli uccelli festosi.

Oh mese meraviglioso, in questo giorno

grandioso, a me la luce facesti veder,

perché un dì potessi declamar alle genti,

quanto di meglio in te esiste.

 

Firenze, 8 marzo 1982

 

Si è vero gli uccelli portano agli uomini messaggi d'amore di altre creature come loro di altri paesi, di altre terre, di altri cieli.  Sono vita  che si aggiunge alla nostra vita di sempre, è un variare di forme e di colori.

Premiata il 07.10.1995 al premio di poesia  “CITTÀ’ DI NAPOLI”

 Indice