Basiliche Paleocristiane di Cimitile (NA)

Il più antico monastero d'Europa giunto fino a noi

 

Associazione Culturale per

imitile

Patrimonio dell’Umanità



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Le Basiliche Paleocristiane di Cimitile 



Carnevale di Saviano


E' il 1979, a S. Erasmo, il maestro Nicola Strocchia, forse anche per una sorte di deformazione professionale, ma certamente animato da un desiderio profondo di veder vivere anche un momento di trasgressione come quello di carnevale in spirito di amicizia e con sana gioia, sperando più che prevedendo i possibili sviluppi, innesta un meccanismo che di anno in anno si è arricchito di ingranaggi fino a travolgere - giocattolo entusiasmante e coinvolgente - masse di cittadini sempre più grandi. Dal 1979 ogni anno è esplosa sempre più sincera, sempre più viva e sempre più coinvolgente la gioiosa vitalità del popolo savianese, fermata solo nel 1991 dalla "pazzia della guerra" nel Golfo Persico.

Il CARNEVALE SAVIANESE si è venuto quindi caratterizzando anno dopo anno in maniera sempre più spettacolare: Ai carri dei primi anni - solo piccole costruzioni arrangiaticce, fatte di piccoli rimorchi con pannello disegnato o una forma sagomata fissa di piccole dimensioni o un semplice complessino dal vivo - si sono venuti sostituendo nel tempo costruzioni sempre più valide sotto il profilo allegorico e più pertinenti in riferimento al complesso simbolismo del Carnevale. 

Le "sfilate" dei primi anni non muovono grandi masse di cittadini ma hanno almeno il merito di suscitare curiosità e sollecitano una sorte di riflessione collettiva, esse sono solamente uno spettacolo che incuriosisce e non rappresentano ancora un autentico appuntamento atteso e preparato.

 Negli anni successivi il carnevale comincia a diventare non più "spettacolo da vedere" ma un

"momento da vivere" per la maggior parte dei cittadini. 

Momento di svolta in un certo senso per il CARNEVALE SAVIANESE e il 1985 quando la Pro Loco coinvolge l'Amministrazione Comunale e Provinciale e promuove il primo manifesto Simbolo del Carnevale. Qualche anno e il radicamento ai rioni si fa sempre più sensibile. Siamo nel 1987, ormai il Carnevale ha smesso quasi del tutto il suo carattere di spettacolo da vedere e coinvolge attivamente masse sempre più numerose di cittadini, siano essi in "maschera carnevalesca" o in "maschera abituale" , con macchine fotografiche, o con cineprese, sopra i carri, avanti o indietro.

La festa in tanto pone d'autorità la sua candidatura tra le manifestazioni, più significative di carnevale nell'hinterland nolano e finanche provinciale.

Il 1989 e l'anno del decennale del carro Radio Arci che ripropone il tema del carro del 1979 - Masaniello - mentre intanto i carri sono sette accompagnati da trenini ed altri elementi coreografici.

L'edizione del 1990 è particolarmente vivace: intanto i carri sono addirittura nove, e tra i nove carri troviamo quello realizzato dagli alunni della scuola media Antonio Ciccone i quali propongono il tema dell'Europa unita, un messaggio di unità e di pace all'indomani della caduta del muro di Berlino e della fine della guerra fredda.

Nel 1991 come già detto la manifestazione subisce una sospensione forzata per le note vicende legate alla guerra nel Golfo Persico.

Sarà stato l'effetto della pausa o la naturale evoluzione del fenomeno, fatto sta che l'edizione del 1992 appare assai ricca e coinvolgente: in qualche modo si caratterizza per un maggiore radicamento rionale.

Ancora qualche anno e il coinvolgimento dell'intera popolazione è totale tanto che l'Amministrazione mette mano a una prima bozza di regolamento e costituisce la “fondazione carnevale savianese”.

Si arriva quindi al 2000 con ben tredici carri allegorici in rappresentanza di altrettanti rioni cittadini o associazioni che si riconoscono e sono radicati a particolari zone del paese: La Vittoria ; Rione Croce; AGM; Quelli della Notte; Ass.Culturale Giovani Rione Teglia; Cerreto-Aliperti; Rione Sirico; Rione Torre; W la TV ; Associazione prospettive; PRS O' Tubbazz; Rione Capocaccia; ARCI Masaniello. Sono queste associazioni che di fatto organizzano e danno vita al Carnevale Savianese con la costruzione degli splendidi carri allegorici.