Radio a galena attiva

RoV, 6/2007

 

E' un progetto di qualche anno fa (2007) che da tempo mi proponevo di pubblicare.

Si tratta di una "galena" moderna, in grado di fornire un buon output in altoparlante.

 

E' un progetto cui mi sono cimentato dopo aver installato sul tetto di casa (al livello della mansarda al terzo piano) una antenna a canna da pesca da 7m che usa come piano di terra una generosa grondaia di rame. Il segnale entra in mansarda con soli 3m di cavo coassiale Andrew Heliax HS1RP-50A (non l'ho comprato apposta, non sono matto...).

L'antenna l'ho installata per uso radioamatoriale, ma mi sono accorto quasi subito di ricevere con una forza mai vista prima la vicina emittente RAI di Campalto (VE) in onda media sui 936 kHz, nonostante il depotenziamento rispetto agli anni d'oro. Io abito a Mestre, a 4.9 km in linea d'aria (Google maps).

A quel punto è partita la sfida contro me stesso per ottenere la massima potenza possibile in altoparlante: ho cominciato con la misura dell'impedenza di antenna, poi sono passato alla costruzione di un gruppo di sintonia il più possibile efficiente e con un rapporto spire adatto a pilotare un diodo schottky con la minima perdita di potenza possibile; infine ho cercato di recuperare anche la potenza della componente DC del segnale rettificato. Quest'ultima operazione si è rivelata più difficile del previsto, perché la potenza disponibile in DC non era molta e se avessi "sprecato" il segnale AC rivelato dal diodo per pilotare un transistor alla fine non ci avrei guadagnato nulla.

Allora ho ideato lo schema che segue, che combina la potenza diretta del diodo con quella amplificata dal transistor: i due contributi sono più o meno uguali, ma di fase opposta ai due estremi del primario del trasformatore di uscita, dando luogo ad un raddoppio della potenza (con un'impedenza del primario del trasformatore di uscita doppia rispetto al caso del solo diodo).

 

 

Il trasformatore di uscita è di recupero da una radio a valvole.

Si sente davvero forte, bene anche dal piano di sotto attraverso la scala interna!

D'altra parte, in base alle misure che ho preso al tempo, il circuito a sinistra dello stadio col transistor (ossia quello che finisce col diodo e col C=10n), in presenza di 80% di modulazione, è equivalente a 5.9VDC in serie a 4.7Vp AC in serie a 2.85 kohm.

Aggiungo qualche foto. Come noterete, il tutto è assemblato con parti di recupero, inclusa la scatola di cartone "hp"...

 

l'antenna

 

la radio inscatolata

 

l'interno...

 

dettaglio dell'interno

 

Una nota conclusiva: non provate a replicare il circuito così com'è, pensando di ottenere analoghi risultati senza una goccia di sudore! Il circuito l'ho sviluppato a partire dall'antenna e dal segnale ricevuto. Le idee si possono riutilizzare, ma il dimensionamento delle parti va rivisto in funzione dell'antenna e dalla distanza dall'emittente. In particolare, se il segnale è troppo debole, non conviene mettere lo stadio a transistor, perché se non sufficientemente alimentato peggiorerebbe le cose anziché migliorarle. Oppure potrebbe convenire un transistor al germanio. Infine, se il segnale è debole, ho verificato che alcuni tipi di diodo al germanio (ad es. AA119) rendono di più dei diodi schottky.

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