La traversata del
Gran Sasso da Campo Imperatore a Villa Vomano in Mtb (di
Piergiorgio Ioannoni e Sandro Esposito)
PERIODO CONSIGLIATO: giugno per
trovare i nevai, luglio/agosto per un tempo migliore e giornate lunghe,
settembre così così, ottobre e maggio sconsigliati, da novembre ad aprile
impossibile.
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 5 ore
per i più allenati e senza inconvenienti; anche 10 ore per i meno allenati.
ITINERARIO: si giunge in autostrada
(A24) all'uscita Assergi e si prende la funivia per Campo Imperatore, se
questa non dovesse essere in funzione per manutenzione, spesso capita nel mese
di giugno, dopo la stagione invernale, occorre salire a Campo Imperatore in
auto allungando di circa 40 min. il tragitto (da tener presente se si
deve poi tornare a riprendere l'auto)
N.B. il benzinaio più vicino è a
L'Aquila; di prossima apertura a Paganica.
Giunti a Campo Imperatore 2135 m.s.m., si
sale subito alla Sella del Monte Aquila, 2335 m..s.m., punto più alto del
percorso ( dai 20 ai 40 min. con tratti di bici in spalla). Da qui comincia
una lunga discesa attraverso Campo Pericoli, passando dal rifugio Garibaldi
2252 m.s.m.
Si imbocca poi, sempre in discesa, la Val
Maone che, passando per le sorgenti prima e poi per le cascate del Rio Arno,
dove ricaricare le borracce con acqua di sorgente, ci porta in prossimità dei
Prati di Tivo. Per giungervi è necessario affrontare un tratto in forte e
breve salita. Si attraversano a questo punto delle radure in falso piano
giungendo al bosco di faggi che caratterizza il versante teramano del G. Sasso.
attraversata una lingua di bosco si giunge finalmente ai Prati di Tivo 1450
m.s.m. dopo circa due ore di tragitto. Qui si trovano punti di ristoro. Dopo
una pausa si sale di nuovo in sella per iniziare una lunga salita che con
pendenza massime del 5% ci porta a Cima Alta a quota 1715 m.s.m. dove ci
affacciamo sulla valle del Mavone per contemplare la catena del Gran sasso
(tempo di percorrenza 30 min.). A questo punto resta un ultimo strappo di
salita in direzione della Madonnina per poi iniziare quasi subito un
tratto in discesa che attraverso il bosco ci porta sotto il Paretone (parete
nord del Corno Grande) dove finisce il reportage fotografico. Si
prosegue poi, sempre scendendo, passando per la Fonte S. Nicola dove è
possibile bere della buona acqua sorgiva. Da qui si riprende a
pedalare in salita per un breve tratto che ci immette alla sede del cantiere
del traforo e, attraversatolo, si arriva, dopo aver incontrato la strada
asfaltata, al paese di Casale S. Nicola, proprio sotto l'imbocco del traforo.
qui una sosta al bar è d'obbligo. a questo punto inizia una lunga discesa su
strada asfaltata, per arrivare a Isola del G. Sasso, 410 m.s.m. e si prosegue
poi per Villa Vomano, circa 260 m.s.m., con tratti in falso piano
che possono mettere a dura prova le gambe dei meno allenati soprattutto dopo
le molte ore di fuoristrada. a villa Vomano si può lasciare un auto con
la quale, alla fine del giro, tornare a prendere quella lasciata alla base
della funivia (il tratto Villa Vomano/Assergi si percorre in circa 25 min. di
autostrada).