Le poesie di Rosario Vitolo sono autentiche, istintive, vere, emozionanti, toccano le corde dell’anima, a volte con malinconia, a volte con spirito dissacrante, ma sempre con una veracità che incanta lo spirito di chi le legge od ascolta. È proprio questa schiettezza espressiva, questa spontaneità descrittiva, che fa di questo autore un autentico Poeta Naif. E la naivetè è una forza di espressività creativa incomparabile, perché è rappresentazione immediata dell’anima. Questa istintività, questa spontaneità ti permettono di trasformare le parole in melodia a volte dolcissima, altre volte struggente, ma sempre con la capacità di essere ponte comunicante con lo spirito. … “ Dalla Prefazione di Gianni Mauro Rosario Vitolo, nato a Castiglione del Genovesi (Salerno) nel 1963 rosario.vitolo@libero.it Cento poesie circa con illustrazioni, di cui ottanta in vernacolo napoletano con traduzione nella pagina, che esplorano l’animo riportando gli umori mutevoli e i riflessi interiori dello spirito dell’autore incline all’allegria ed alla dissacrazione ma anche alla nostalgia ed alla melanconia. http://blog.libero.it/rosariovitolo
Il poeta naif italonapoletano
Rosario Vitolo, 51 anni bancario, dal
mese di settembre 2014 decide di dare libero sfogo ad una sua passione
giovanile che la corsa quotidiana non gli ha mai consentito di realizzare: la
poesia. Succede così che, quasi per gioco, ogni notte, dopo aver scritto
diversi componimenti poetici, pubblica una poesia su un popolare social network
raggiungendo in breve tempo una discreta quantità di follwers
ed attirando l’attenzione di numerosi internauti. Invitano a gran voce a
realizzare una raccolta da pubblicare, finalmente si decide di inviareun primo blocco di poesie ad una casa editrice che a
seguito di valutazione editoriale si dichiara disponibile a realizzare e
pubblicare un opera di narrativa poetica. Il gioco è fatto: in meno di tre mesi
ecco che viene pubblicato il libro di narrativa poetica del bancario diventato
autore Vitolo Rosario, edito dalla casa editrice Arduino Sacco di Roma e
recanti ben tre altre prestigiose firme: Gianni Mauro (autore, cantante e
attore fautore del gruppo i Pandemonium) che regala
una meravigliosa prefazione, Carlo Alberto Cecchini che cura per la casa
editrice il progetto editoriale e finanche l’autrice e valutatrice editoriale Rossella Aurilio che inserisce una post-fazione. Titolo dell’opera:
Balzi d’umore .. e rifless e ll’anima, titolo scelto
dall’autore per aver trattato temi diversi, come diversi risultano essere stati
gli stati d’animo da cui ha tratto ispirazione nel componimento delle poesie,
nonché per sottolineare che gran parte delle poesie sono state scritte in
vernacolo napoletano, anche se per ognuna di esse viene riportata la traduzione
in italiano oltre ad una illustrazione. Gianni Mauro nella prefazione definisce
dette poesie “autentiche, istintive, vere, emozionanti, che
toccano le corde dell’anima, a volte con malinconia, a volte con spirito
dissacrante, ma sempre con una veracità che incanta lo spirito di chi le legge
od ascolta. È proprio questa schiettezza espressiva, questa spontaneità
descrittiva, che fa di questo autore un autentico Poeta Naif. Istintività e spontaneità che permettono di
trasformare le parole in melodia a volte dolcissima, altre volte struggente, ma
sempre con la capacità
di essere ponte comunicante con lo spirito. “
Di queste cento poesie, che esplorano l’animo riportando gli umori mutevoli e i riflessi interiori dello spirito dell’autore incline all’allegria ed alla dissacrazione ma anche alla nostalgia ed alla melanconia, riportiamo due poesie con relativa illustrazione, una scritta in italiano ed una in vernacolo:
Scrivere Scrivere per me è un diletto una sorta di evasione emancipare le idee dal ghetto per liberare la sensazione. Uscire dalla logica percorrere l’emozione scegliere una via magica svincolata da costrizione. Slegare anima da scienza stringerla tra le dita scarcerare la coscienza prigioniera della vita. |
Catarina Come sò bell’e mman’e Catarina lisce e sfusate com’argient fino e i capill suoi ntessuti assiem a l’oro s’ntrecciano cu e suspir e chistu core. L’uocchi e nu culor verd e blummarè sò stell lucenti ndo ciel e chistu viso e io tantu baglior nunn’o pozz’ verè ca è frecci’e luce r’angel’e paraviso. Chesta vucchella e russ curallino assai preziosa è com’a nu diamante e a voce è suono roce e nu viulino ca ncanta sempe o suonn mio r’amante. |
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