Renato Ronconi |
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Oggi 9 novembre 2008 compio 70 anni e inauguro questo Blog che gli amici del Circolo Tennis di Cesena mi hanno dedicato, chiedendomi di raccontare della mia esperienza di calciatore, di sportivo e, aggiungo io, di uomo. Perché è soprattutto l’umanità, la sincerità e la semplicità che ho messo nelle cose che ho fatto che ha dato loro un valore. E questo sia quando ho giocato a calcio, quando ho intrapreso un’attività commerciale e, ancora di più, quando ho costruito con mia moglie una bella famiglia, con due figli e le mie due dilette nipoti Chiara e Laura.
Di strada ne ho fatta da quando, bambino, giocavo nel campetto parrocchiale dei frati francescani dell’Osservanza a Cesena, sviluppando un gioco tutto d’istinto e di baldanza fisica che avrebbe meritato una preparazione e una guida esperta per migliorare nella tecnica. Ma quelli della mia infanzia erano tempi poveri e non c’erano le “scuole di calcio” di oggi, in cui si insegnano ai bambini tante cose utili. Mi piace pensare che se avessi avuto da ragazzino una guida e un insegnamento sul piano tecnico, sarei potuto arrivare in serie A. La serie A è rimasto il mio sogno nel cassetto, anche se, ad essere sincero sino in fondo, mi accontento di quel che ho fatto. Sono nato attaccante e ho sempre fatto l’attaccante, più spesso al centro e talora sulla fascia. A 16 anni ho esordito nel Cesena che militava nel campionato di Promozione e con la squadra della mia città sono risalito sino alla serie D. Nella stagione 1958-59 sono passato in B al Verona dove ho giocato con Osvaldo Bagnoli e Cera. Nei due anni a seguire ho militato nel Forlì e poi per tre campionati sono rimasto al Cagliari con l’allenatore Silvestri, che ci portò dalla serie C in A. Ma nell’anno della promozione nella massima serie io giocai poco perché ero militare a Roma, però ebbi modo di stare al fianco di Gigi Riva, di Greatti, di Rizzo e di segnare a Zoff contro l’Udinese: tutta gente che ha fatto la storia del Cagliari e della nazionale italiana. Per un anno ho giocato nella Torres Sassari e poi sono tornato “nel continente” alla Salernitana conquistando una promozione dalla C alla B, giocando assieme a Pierino Prati. Sono ritornato per un anno al Cesena e poi ho terminato la mia carriera a 30 anni nella Salernitana. Per alcuni anni a Cesena ho fatto l’allenatore delle squadre giovanili e della Primavera. Ma nel frattempo l’attività commerciale nel campo dell’abbigliamento, che avevo avviato assieme a mia moglie, richiedeva un maggior impegno e così ho lasciato i miei incarichi sportivi senza rimpianti. E’ stato giusto così: insieme a Gloria ho costruito una catena di negozi Benetton in Romagna e nelle Marche, che oggi sono gestiti dai miei figli. Sì, a 70 anni sono in pensione. Ma non ho perso la mia passione sportiva. Ho continuato a giocare a calcio sino a pochi anni fa con i vecchi amici, ho giocato a tennis, vado in bici e da un po’ di tempo mi sto dedicando al biliardo a stecche. Che dire di questi miei primi 70 anni: ho una bella famiglia, sono orgoglioso dei miei figli, le mie nipoti mi danno il piacere di essere nonno, ho tanti amici coi quali condivido sport e tempo libero, seguo le partite del Cesena… non ho dubbi: se continua così non mi lamento. Ringrazio gli amici del Circolo Tennis per il loro biglietto di auguri in cui hanno scritto: Buon compleanno Renato, te la diamo noi la serie A! Le mie Squadre Il mio esordi nella nazionale italiana di serie c
Col Cagliari in serie B
Capitano del Cesena
Capitano nella Salernitana nel campionato 1967/68
Salernitana
Col Verona in serie B (in basso a destra Osvaldo bagnoli)
Forlì a venti anni
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Galleria fotografica I miei amici a 17 anni
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Gli articoli sui giornali |
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Dall'annuario del cesena calcio "La Romagna siamo noi"
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