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C. Musso
La Chiesa Parrocchiale di Rivara

SAN GIOVANNI BATTISTA

Con questi brevi cenni storici ed aride elencazioni di date ha voluto dare il mio modesto contributo a mantenere vivo nel ricordo dei miei Compaesani quanto i nostri Antenati faticosamente hanno costruito nei secoli passati.

L'Autore, RIVARA 31 Dicembre 1988

Il più antico insediamento di Rivara si sviluppava sulla dorsale della collina in prosecuzione dell'allineamento dei due Castelli e la sua Chiesa Parrocchiale era l'attuale Chiesa di San Giovanni Decollato che allora era invece dedicata a San Giovanni Battista.

Con l'evolversi dei tempi il Paese sì sviluppò nell'attuale sedime e si rese quindi necessario dotarlo di una nuova Parrocchia che fosse situata entro le mura, di cui il paese si era dotato, in quanto la Chiesa esistente era venuta a trovarsi decentrata e fuori le mura.

La nuova Chiesa venne costruita, quasi certamente, a spese dei Conti di Valperga in quanto facente parte dei diritti Feudali ed Allodiali che comprendevano il Patronato della Chiese Parrocchiale (testamento del Conte Bernardo Valperga in data 8.11.1522) Patronato che comportava l'onere della manutenzione della Chiesa stessa e della Casa Parrocchiale.

Deceduto nel I797 il Conte Pietro Francesco Valperga ed essendosi con Lui estinta la Famiglia, tutti i beni del Feudo, compreso quindi il Patronato della Chiesa Parrocchiale, passarono a Mano Ragia ed assegnati al Regio Demanio come da sentenza definitiva del Procuratore Generale della Regia Camera in data 21 dicembre 1800,sentenza confermata con successivo Decreto del 30 giugno 1815.

L'onere di questo Patronato ci spiega il lento procedere della sua costruzione ed il grave stato di degrado in cui era caduta nel 1800. Inquadrata con questi brevi cenni la situazione storica di Rivara e delle sue Chiese parrocchiali dobbiamo ora individuare l'epoca di costruzione della Nuova Chiesa, epoca che è databile con certezza da alcuni Documenti certi quali la Relazione della visita Pastorale del Arcivescovo di Torino Vs. Broglia in data 29 maggio I594 la quale metteva in rilievo che la costruzione della Nuova Chiesa non era ancora terminata ed il documento che certifica la consacrazione della Nuova Chiesa Parrocchiale a Santa Maria e la sua apertura al culto in data 25 luglio 1604.

In merito all'attuale dedicazione a San Giovanni Battista anziché all'originale Santa Maria, si suppone che detto cambiamento sia avvenuto in seguito alla risposta della Popolazione di Rivara il 24 marzo 1726 ad un Manifesto Senatorio che richiedeva venisse indicato il nome del Santo Protettore, questo venne indicato in San Giovanni Battista: come conseguenza la nuova Chiesa Parrocchiale venne dedicata a tale Santo e la vecchia Parrocchia a San Giovanni Decollato non potendosi avere due Chiese con la stessa dedicazione.

L'attuale Chiesa fu concepita completamente isolata e sola in epoca successiva, non ben identificabile, le veniva addossato un corpo di fabbrica della Casa Parrocchiale (vedi all. 1 ). La Chiesa venne costruita incorporando parte di una vecchia Cappella, certamente il suo Presbiterio, che attualmente forma il fondo della navata a destra dell'Altare Maggiore. La volta di questa Cappella era troppo alta in proporzione a quella cui si voleva innalzare la nuova Chiesa e perciò, conservatala intatta, ne fu costruita un'altra perfettamente uguale al di sotto come si può constatare portandosi sopra l'attuale.

Il conglobamento nella nuova Chiesa della vecchia Cappella è inoltre dimostrato dal fatto che, riparandosi nel 1879 l'interno della Chiesa, si scoprirono due affreschi rappresentanti quello in alto la nascita di Gesù e quella in basso l'adorazione del Verbo: il Direttore del Museo di Arte Antica di Torino stimò allora che questo ultimo affresco risaliva ad un periodo compreso tra il 1480 ed il 1520,quindi anteriore alla costruzione della nuova Chiesa. L'esistenza di questi affreschi fu poi certificata dalla Sovraintendenza ai Monumenti del Piemonte in data 29 maggio 1910 come dall' "Elenco degli Edifici Monumentali della Provincia di Torino" fatto compilare dal Ministero della Pubblica Istruzione ( Vol. II° pag.76 - Edit. Tipografia Operaia Romana)

Come più sopra abbiamo accennato, la costruzione della Chiesa Parrocchiale dovette procedere in tempi molto lunghi se pensiamo che ancora il 17 ottobre 1674 (70 anni dopo la sua consacrazione! ) il verbale della visita Pastorale di Ms. Beggiano constatava che la costruzione della nuova Chiesa non era ancora completata; troviamo poi che la porta grande della Chiesa fu ordinata l'11 maggio 1732,la costruzione del Campanile fu terminata nel 1768 e la balaustra del Fonte Battesimale fu ordinata il 13 luglio 1771.

Spulciando gli Archivi Parrocchiali (A.P.) e specialmente il dossier VIII° nonché "Le memorie di Rivara" di Don Rocca ed i volumi I e II della "Castellata di Rivara" del Pola, siamo riusciti a ricostruire altri elementi della storia della Chiesa Parrocchiale sia nelle opere di manutenzione sia in quelle di rifacimento : qui di seguito riportiamo il crudo elenco delle date e dei lavori individuati.

1762 (A.P. VIII-B 51) Il quadro di San Giovanni Battista e San Sebastiano venne spostato da una Cappella laterale all'Altare Maggiore in sostituzione di una tavola dipinta andata distrutta, al suo posta venne piazzato un quadro di Santa Margherita di Cortana, quadro che già in gioventù del Pola non esisteva più.

1800 (A.P. VIII -B 7) Viene rinnovato dalle fondamenta l'Altare Maggiore e demolito l'Altare del Suffragio.

1803 (A.P. VIII- B 52) vengono rimossi due altari già da tempo interdetti ed al posto di uno di questi venne spostato 1'Altare di Sant'Antonio.


Antica facciata della Parrocchiale su cui si nota un affresco (distrutto poi nel rifacimento) attribuibile a Ferdinando Rossaro, menbro dimenticato della Scuola di Rivara animata da C. Pittara (La Badia)

I830/3I (A.P. VIII -B 2 ed B 3) vengono chiuse due porticine di facciata (sulla loro esistenza vedi all. 1),aperta una porta nel muro laterale della Chiesa vicino al Campanile (per posizione vedi all. 2), costruita la grande bussola all'interno della parta principale, collocata la pietra dell'Acqua Santa, demolita una cornice dove una volta esisteva un altare, riparato il tetto ed il pavimento.

I836 e seguenti (A.P.VIII - BI3 del I836 e B 29 non datato) In questi anni lo stato di degrado della Chiesa Parrocchiale doveva essere molto avanzato se troviamo ben due preventivi corredati da disegni (all. 2-3) che presupponevano l'esecuzione di importantissimi lavori e che solo in parte furono eseguiti fra cui "tutto l'interno della Chiesa è stata trasformato nelle decorazioni e nei pilastri come pure la facciata prospettante verso l'antico ricetto, la quale è stata completamente trasformata da opere compiute nel secolo XIX°" come ricorda la lettera della Sovraintendenza dell'Arte Medioevale e Moderna di Torino datate 11 luglio 1933.

Questi preventivi prevedevano l'esecuzione di parecchi lavori dei quali alcuni certamente eseguiti come:

- Apertura di due finestre di mt. 1 x 2 da aprirsi in rottura nella Abside della navata centrale

- Demolizione del muro di cinta che andava dalla vecchia sacrestia al muro del giardino della Casa Parrocchiale mettendo così in vista l'abside della Chiesa.

- Apertura di quattro finestre verso l'interno della Chiesa.

- Gradinata in pietra da taglio di luserna fuori della porta e davanti agli Altari.

- Stipiti della parta di ingresso.

- Tinteggiatura esterna ed interna.

- Ripristino degli intonaci.

- Riparazione alla porta principale.

- Rifacimento della parta su Via Parrocchia.

- Formare impalcatura sulla parte del sottotetto della navata sinistra.

- Riparata la scala che mette nel sottotetto.

- Rifatte le grondaie.

- Rifatti tre solai in legno del Campanile

Alcuni lavori vennero invece solo parzialmente eseguiti: - "Apertura di 8 finestre che già esistevano superiormente alla "navata centrale" (evidenziate nel disegno in sezione, all. 3) Di queste finestre progettate ne vennero eseguite solamente 2 nella seconda campata: esse si aprono sotto il tetto e non furono quindi riaperte per dare luce ma solo per permettere una migliore areazione della Chiesa di cui si lamentava la notevole umidità. Non vennero certamente eseguiti altri lavori elencati negli stessi preventivi e precisamente:

- Costruzione di una nuova Sacrestia ed abbattimento della vecchia, questa infatti è tuttora esistente.

- Pavimento in lastre di Barge su tutta la Chiesa e Sacrestia meno che nei recinti degli altari laterali, pavimenti certamente non eseguiti infatti nel 1858 (A.P. VIII - B 19) venne avanzata una richiesta di fondi per la sua riparazione al Regio Subeconomato dei Benefici Vacanti, fondi negati per impedimenti di cassa.

- Copertura in pietra di Luserna del Campanile

1881 (A.P. VIII B 3I del 28.8) viene stipulato il contratto di appalto per la tinteggiatura di tutta la Chiesa.

1883 circa (Don Rocca "Memorie dì Rivara") il Parroco Don Tarizzo (dal 30.6.1878 al 3.12.1910) procede al rifacimento del pavimento della Chiesa in bitume resosi necessario ed improcrastinabile per la stato di degrado del vecchio pavimento che possiamo immaginare se pensiamo che sotto il vecchio pavimento vennero sepolti per circa due secoli i defunti dei Conti di Valperga,delle più importanti famiglie dì Rivara nonché i bambini, sepolture eseguita fino al Decreto di divieto emesso dal Sottoprefetto di Chivasso Marocchetti il 9 messidoro A.10 (1602). In tale periodo venne pure chiuso il vecchio cimitero che era situato nel terreno davanti al piazzale della Chiesa (vedi all. 1)

1901 (A.P. VIII B 35) viene fusa una nuova Campana per la Chiesa

1901 (A.P. VIII B 36 e B 38) viene restaurato il Campanile.

1901 (A.P. B 37 ) Il Consiglia Comunale nella seduta del I6 luglio delibera i lavori per la ripassatura dei tetti, grondaie e faldali.

1905 (A.P. B 30 e B 44 )Viene riparato il tetto e poste in opera due chiavi di rinforzo ai muri della vecchia Sacrestia.

1928 (CA.P.VIII E3 48) viene restaurato l'organo.

1936 (CA.P.VIII B 50) Sotto la Direzione dell'Arch.Paolo Musso venne rifatta la facciata della Chiesa su progetto dell'Arch. Mesturino della Sovraintendenza ai Monumenti di Torino e con la Statua di San Giovanni Battista modellata dal Prof. Emilio Musso.

Progetto della nuova facciata:

1940 (A.P.VIII B 58) viene costruito il nuovo A1tare Maggiore e la nuova balaustra consacrazione avvenne il 11 agosto.

1942 (A.P. VIII B55)Vennero eseguite le due vetrate dietro l'Altare Maggiore su disegno dell'Arch. Mesturino della Sovraintendcnza ai Monumenti di Torino.

1958 Sono posta in opera le formelle della Via Crucis modellate dal Prof. Emilio Musso. Nello stesso anno venne eseguito il rivestimento in legno alle pareti interne della Chiesa.

Non è stato possibile individuare dai documenti la data della chiusura ,della parta sulla via della Parrocchia.

Sappiamo però, da tradizione orale, che la porta è, stata chiusa nel 1912 dal Parroco Don Allora.

Alcune perplessità ci assalgono esaminando le modifiche apportate alla struttura originaria delle Chiesa Parrocchiale nel corso dei secoli sulle date in cui questi interventi furono eseguiti.

Possiamo solo avanzare delle ipotesi confrontando le due antiche piante (all. 1 e 2) e proporre delle epoche, non certo date, analizzando i pochi documenti di cui possiamo disporre.

Allegato 1
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Allegato 2
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Allegato 3
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La Sacrestia: nella pianta più antica essa sporgeva nella "Contrada Pubblica" (attuale Via Parrocchia) con accesso dall'abside della navata a destra entrando, nella pianta del 1863 essa è invece posizionata sul retro dello stesso abside ma con accesso dall'abside della navata centrale dietro l'Altare Maggiore.

La necessità di questo spostamento è facilmente intuibile in quanto il corpo di fabbrica della Sacrestia doveva rappresentare un notevole intralcio al traffico nella "contrada" a fianco della Chiesa, quanto alla data possiamo con logica ipotizzarla nel 1700 se pensiamo che abbiamo la data certa del 1830 (A.P. VIII B2) in cui nella più vecchia pianta era indicata la porta di accesso alla primitiva Sacrestia.

Cappella del Suffragio: la struttura di questa Cappella compare nella pianta del 1836, ma non se ne trova alcuna traccia nella più antica, per questa modifica non possiamo fissare alcuna data, possiamo solo ipotizzare di poter fare riferimento ad una indicazione del Pola in cui segnala che "il 22 Giugno 1662, il Conte Pietro Francesco, a nome del figlio Carlo e per sciogliere un voto di lui, otteneva dal Vicario Generale Bergeria di costruire nella Parrocchiale una Cappella", autorizzazione di cui non conosciamo l'utilizzo.


Immagine dell'altare maggiore come si presentava nel 1917
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ALTARE MAGGIORE

Situato nella navata centrale era di proprietà della Comunità Rivarese.

Sappiamo che davanti ad esso vennero sepolti due figli del Conte Pietro Francesca Valperga, nel 1600 la figlia Violante e nel I637 il figlio Carlo.

Questo altare già rinnovato nel 1800 è stato completamente rifatto con la sua balaustrata nel 1940 e consacrato l'11 Agosto dello stesso anno.


L'altare maggiore come si presentava prima dei lavori di restauro della Chiesa degli ultimi anni '80


Immagine dell'altare maggiore come si presenta oggi
 

Affresco InferioreAffresco Superiore
L'altare della natività come si presenta oggi.
Selezionando una parte dell'affresco è possibile vederne un ingrandimento

ALTARE DELLA NATIVITA'

E' situato in testa alla navata sinistra entrando; con i suoi due affreschi (1480-1520) e Cappella si testimonia quanto rimane della primitiva Chiesa conglobata nella costruzione della nuova Chiesa di San Giovanni Battista.
Inizialmente esso era mobile e di legno.
Esso era di proprietà dei Conti Valperga del Castello Superiore, davanti erano alcune loro sepolture.

 
 

ALTARE DELLA CONSOLATA

E' situato in testa alla navata a destra entrando.
Inizialmente era dedicato alla Madonna di Vico, successivamente venne dedicato a San Francesco, poi ancora a San Luigi finché nel 1912 esso venne dedicato alla Consolata in onore del nostro Concittadino Don Tomaso Gays uno dei primi quattro sacerdoti missionari in Kenia della Congregazione Missionaria della Consolata di Torino del cui Seminario fu successivamente Rettore.
L'Altare iniziale era proprietà dei Conti Valperga del Castello inferiore e davanti erano alcune loro sepolture.

 

ALTARE DELLA MADONNA DEL ROSARIO

Esso è situato nella Cappella laterale in testa alla navata di sinistra entrando, subito a fianco della Cappella della Natività.

Di più antica struttura è la parte superiore dell'altare con una nicchia che contiene la statua in legno dorato della Madonna, nicchia contornata da quindici tondi che illustrano i misteri del Rosario.
La parte inferiore dell'altare è stata rifatta nel I927 e consacrata il 4 settembre dello stesso anno.
In una nicchia a fianco troviamo la statua di San Giovanni Battista che anticamente si trovava nella nicchia sopra l'altare del Sacro Cuore.
Questo altare era proprietà della Compagnia del Rosario e davanti ad esso trovarono sepoltura i preti che non avevano tomba, secondo la relazione del Pievano Maffei del 1750; Ebbe anche sepoltura nel I633 la figlia Clara del Conte Gio. Antonio Valperga.

 

ALTARE DEL SUFFRAGIO

detto anche delle Anime del Purgatorio

E' situato in fondo alla navata sinistra entrando vicino alla porta di ingresso alla Chiesa.
Esso fu costruito nella sua forma attuale nei primi anni del I800, infatti in tale data troviamo indicazione nell'archivio Parrocchiale VIII B7 che il vecchio altare del Suffragio è stata demolito.
Incastonato nella struttura a colonne dell'Altare noi troviamo un grande dipinto che rappresenta le Anime del Purgatorio.
Era proprietà della Confraternita del Suffragio.

 

ALTARE DEL SACRO CUORE

E' situato in una cappelletta laterale in testa alla navata a destra entrando e vicino all'Altare della Consolata.

Inizialmente era dedicato a San Sebastiano e San Fabiano come risulta dal verbale della visita di Mgr. Gattinara del 1730,venne poi dedicato a San Giovanni Battista per venire infine dedicato al Sacro Cuore di Gesù.

Sotto il tavolo dell'Altare sono le reliquie di S.Teodoro Martire provenienti dalla Catacomba di San Callisto in Roma e trasportata a Rivara da Don Rocca.

 

ALTARE DI S.GIOVANNI BATTISTA E S.SEBASTIANO

Esso sì trova in fondo alla navata a destra entrando vicino alla porta della Chiese.

Inizialmente questo Altare era dedicato a S.Margherita da Cortona detto anche del Crocefisso; successivamente nel 1731 secondo un ordinato del 25.3.I732 l'Altare, rifatto, venne dedicato a S.Antonio da Padova ed era di proprietà degli Eredi di Marco Paglia, donato dalla Comunità Rivarese con atto "Rogito Perardi del 2 marzo 1653 ai F.lli Paglia".

L'Altare attuale è stato rifatta nel I90I in occasione dei 600 anniversario di Sacerdozio e 250 di Parrocchia di Don Tarizzo.

Il quadro che sovrasta l'Altare venne dipinto, secondo Don Rocca, dal Pittore Molinaro. Anticamente il quadro era posto sopra un Altare di S.Giovanni che era l'attuale Altare del Sacro Cuore, nel I762 (A.P.VIII B51) esso venne spostato nel Coro sacra l'Altare Maggiore per essere poi sistemato sopra l'Altare attuale.

 

IL BATTISTERO

Il vecchio Fonte Battesimale lo possiamo con certezza localizzare vicino all'Altare del Suffragio nel punto che la pianta della Chiesa del 1836 evidenze con una zona semicircolare rialzata ora non più esistente ma della quale si notano ancora la tracce nella pavimentazione.

Questo vecchio Fonte Battesimale è stato demolito, secondo la tradizione orale, nel 1933.

L'Attuale Fonte Battesimale è invece sistemato in una apposita Cappella ottagonale progettata dall'Arch. Paolo Musso e costruita nel 1950 come ricorda una lapide murata.

Questa Cappella è stata realizzata modificando un vecchio locale che la pianta della Chiesa del 1836 prevedeva di destinare a nuova Sacrestia.

Nella parete centrale, di fronte all'ingresso, troviamo un bellissimo bassorilievo bronzeo del Prof. Emilio Musso rappresentante San Giovanni che battezza N.S. Gesù.

 

BIBLIOGRAFIA

- Archivio Parrocchiale di Rivara
- A.Bertolotti "Passeggiate nel Canavese " Tomo VI°. ED. I873 F.L. Curbis di Ivrea e ristampa 1965 Bottega di Erasmo.
- A.M. Rocca "Memorie di Rivara" Ed. 1910 - Bernardino Vassallo di Cuorgné e ristampa 23.6.1965 da De Joannes di San Giorgio Canavese su iniziativa del Comune di Rivara
- G.C.Pola "Castallata di Rivara e Canavese " Vol. II° ED. 1950 Tipografia degli Artigianelli di Torino

TRADIZIONE ORALE

Gianotti Filippo

© La Badia dei Quaranta del Drapò
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