Il Materialismo Storico

Il materialismo storico

Marx, ampliando le ricerche di Feuerbach sull'alienazione, giunse alla scoperta dell'alienazione economica e sociale; cioè si convinse che l'alienazione economica è alla base di ogni altra alienazione, perciò, solo sopprimendola si può reintegrare l'uomo nella sua piena umanità.

Il materialismo storico è lo sviluppo filosofico dell'affermazione precedente (cioè che l'alienazione economica è alla base di ogni altra alienazione) e attraverso esso Marx cerca di individuare il vero motore della storia, in modo da avere una visione scientifica della società.
Per Marx il reale inizio della vita umana si ha quando l'uomo produce i mezzi per il soddisfacimento dei propri bisogni; l'uomo quindi, va considerato come attività pratica produttiva e il vincolo (SOLIDARIETA') che lega un uomo all'altro è il vincolo del lavoro, della produzione; questo vincolo poi, unisce gli uomini in classi.
Per Marx il nucleo centrale del materialismo storico consiste:

1) nel considerare le classi fattori reali della società;
2) nel riconoscere che la storia dell'umanità è essenzialmente storia delle lotte tra una classe e l'altra intorno alla produzione e alla distribuzione delle ricchezze.

Nella società, che è il luogo dove si svolgono queste dinamiche, bisogna distinguere la struttura dalla sovrastruttura. La struttura di una società riguarda ciò di cui essa è veramente fatta e consiste nei rapporti di produzione che danno vita ad un determinato assetto economico. La sovrastruttura, che comprende le regolamentazioni giuridiche e politiche, l'arte, la filosofia, la religione, ecc., è invece una diretta emanazione delle condizioni materiali di vita.
Per Marx le idee dominanti in un periodo storico non hanno una loro storia autonoma, ma sono espressione della struttura economica che in quel momento è presente: esse cambiano quando questa cambia, e riflettono l'ideologia della classe dominante; a questo punto dunque, l'uomo ha il compito di intervenire sulla realtà per adeguarla ai propri fini, e il materialismo storico afferma che è l'uomo in quanto attività prativa produttiva a servirsi della storia per costruire liberamente il proprio avvenire e non viceversa.
Secondo Marx il compito dello storico e del filosofo non è quello di conoscere passivamente il passato e limitarsi ad interpretarlo, bensì quello di conoscere le leggi reali della storia per modificarla, in modo da non limitarsi ad interpretare il mondo ma a cambiarlo. Quindi, il lavoro dello storico e del filosofo deve trovare il suo coronamento nel lavoro politico; di conseguenza, la conclusione del materialismo storico è -per Marx ed Engels- la lotta per dare all'uomo la completa libertà: cioè liberarlo dall'alienazione economica, che lo rende servo al denaro e al capitale, per abbattere il capitalismo e instaurare la società comunista, nella quale l'uomo ritrova se stesso e umanizza il mondo.