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    Anna Laroche de Rosa "Il latte - un alimento da evitare" Edizioni L'Età dell'Aquario 
     
     Recensione di   Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
        
    Veniamo ogni giorno bombardati da notizie su cibi e alimentazione, dalla mucca pazza e dall'influenza aviaria, dalle sofisticazioni alimentari, dai cibi che ogni scuola ritiene più adatti o più dannosi per la nostra salute. Spesso, anziché chiarirci le idee, questa baraonda di informazioni non fa che creare una grande confusione, mille problemi davanti al banco del mercato o del negozio di alimentari dove siamo capitati in cerca di qualche cosa da mangiare per cena. 
    Anna Laroche de Rosa affronta il tema di uno dei cibi a cui siamo più affezionati, quello che ci è sempre stato presentato come la panacea di tutti i mali, quello che viene consigliato a chi fa lavori a contatto con materiali pericolosi, quello che dovrebbe aiutarci a dormire, a guarire, a tranquillizzarci: il latte vaccino. L'alimento che più ci ricorda l'infanzia è indicato, dall'autrice, come uno dei più pericolosi. Prodotto dalle mucche per allattare i loro cuccioli, il latte conterrebbe, infatti, ormoni che "sono veicoli di informazione che trasmettono all'ipofisi del vitelli i messaggi adatti a questa specie particolare di animali, e non a un'altra". Se l'organismo umano deve adattarsi a questa informazione destinata a un organismo che deve raggiungere i 200 chili all'età di sei mesi, "lo farà a danno di altre funzioni". E gli ormoni che avremo assunto con il latte vaccino provocheranno danni anche ai nostri figli. 
    I prodotti lattieri, troppo ricchi di calcio e fosforo, provocherebbero danni al fegato, non in grado di digerirli, favorirebbero la proliferazione di germi patogeni, danni all'intestino e comparsa di tumori agli organi genitali, paralisi infantili, osteoporosi (contrariamente a quanto sostiene chi consiglia proprio il latte e i suoi derivati contro questa patologia), infiammazioni e malattie degenerative. 
    Il latte, scrive l'autrice, può essere sostituito da filtrati di orzo, mandorla, riso, soia, il formaggio da tofu o lievito di birra e il gelato da creme alla soia. Soltanto così potremmo evitare numerose malattie o ritrovare la salute. Le sue tesi sono supportate da diversi interventi riportati da riviste scientifiche e da lettere ricevute dall'autrice dopo la pubblicazione di un articolo uscito nel 1997 sulla rivista "Biocontact". 
    Anne Laroche de Rosa, iridologa e nutrizionista del CEHMN (Collège Européen d'Hygiene et de Medicine Naturelles) ed ex allevatrice di capre, sostiene che sulla pericolosità del latte è difficile fare informazione perché "l'interesse economico è troppo importante perché le autorità intendano anche solo discuterne". 
    Di fronte ai sostenitori del latte e ai suoi detrattori, di fronte a un nuovo dubbio, il libro offre materiale informativo e consigli. 
      
    gabriella bona 
           
      
 
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