UN GRANELLO DI FEDE 

A volte basta davvero poco per vedere le meraviglie di Dio; bisogna saper aspettare i suoi tempi, con quel granellino di fede che sposta le montagne e commuove il cuore di Dio.

  Faccio parte del Rinnovamento da diversi anni e spesso ho sperimentato intorno a me e nella mia famiglia la potenza dello Spirito di guarigione. Ogni volta che con fede viva ho pregato e fatto pregare per una grave necessità, per una guarigione spirituale o fisica, diverse sono state le grazie ottenute, e la mia fede in Dio si è sempre più fortificata. Vivo con mia figlia, mio genero ed i loro due bambini da quando sono rimasta vedova e seguo in tutto i problemi o le gioie di questi miei cari. Il secondo bambino di mia figlia aveva dato delle preoccupazioni fin dalla nascita ma anche in quell'occasione il Signore era intervenuto e lo aveva guarito. Con il tempo, però, abbiamo notato che aveva difficoltà nel parlare. I medici avevano detto che crescendo sarebbe migliorato, ma ormai era arrivato ai 4 anni ed il suo linguaggio rimaneva incomprensibile tanto che lui, pur di farsi capire, si aiutava a gesti o mostrandoci gli oggetti e cominciando a gridare e a piangere se non lo comprendevamo.
 I dottori che lo visitavano dicevano che non aveva nulla o che forse aveva avuto un trauma. Ci consigliarono dì farlo seguire da una logopedista; con grande difficoltà riuscimmo a farlo accettare in un centro tramite la USL, però solo temporaneamente, perché non c'erano posti a disposizione e quindi dopo avremmo dovuto provvedere noi privatamente. Intanto io, che già pregavo da tanto tempo per questa guarigione, chiesi aiuto anche al mio gruppo perché pregasse con me per avere questa guarigione dal Signore, anche perché al centro dove andava già da quasi un mese non si vedevano progressi di alcun genere e mia figlia era molto sconfortata.

Noi, però, continuavamo a pregare ed eravamo quasi a Natale quando il martedì precedente la festa, mentre il gruppo era riunito in preghiera a Marano, la nostra coordinatrice ebbe una parola di conoscenza dicendo che il Signore stava guarendo un bambino ed un'altra persona malata di diabete.

Alcuni di noi hanno subito pensato a mio nipote ed io tornai a casa piena di speranza ma mio nipote non era guarito e nemmeno nei giorni seguenti notai alcun cambiamento; anzi, sembrava peggiorare, tanto che dissi: “Non si tratta di mio nipote, chissà chi è quel bambino".

 Venne il Natale ed io continuavo a pregare Gesù che guarisse il bambino; passò anche la festa senza notare nulla di diverso e venne la mattina di Santo Stefano. Il bambino si alzò presto come al solito, venne da me e cominciò a parlare speditamente in italiano perfetto, formando frasi intere e senza errori. Non si fermava quasi nemmeno per prendere fiato mentre noi lo ascoltavamo increduli. Ecco: era successo davvero, era proprio lui il bambino che il Signore, quel martedì, aveva guarito.

 Lode al Signore che opera in noi le sue meraviglie, se solo abbiamo un granellino di fede in lui, cosi come ci chiede continuamente, perché con quel granellino di fede potremo spostare anche le montagne nel suo santo nome.

 Amelia

Tratto dalla rivista "Rinnovamento nello Spirito Santo "gennaio 98"

 

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