UNA CASA RICOSTRUITA
La storia di una persona uscita dal tunnel della tossicodipendenza e della sua gratitudine per tutto ciò che il Signore Gesù ha fatto per lei, ridonandole la dignità di donna, moglie e madre, e prendendosi cura della sua famiglia.

Mi chiamo Marisa, vivo nel Canton Ticino con mio marito Giampiero e la nostra famiglia, composta da sette persone, quattro figli ed un bambino datoci in affidamento. Da più di quattordici anni partecipo regolarmente agli incontri di preghiera del gruppo "Efraim" di Locarno. Quando avevo 15 anni -circa venticinque anni fa - i problemi e le ferite interiori, assieme alle cattive compagnie, mi fecero precipitare in breve tempo nel mondo della droga. A 18 anni, pur di liberarmi dalla pressione di mia madre, che cercava di sottrarmi alla droga, decisi di sposarmi in Chiesa con l'uomo che mi aveva iniziato all'eroina. Da quel momento in poi precipitai sempre più profondamente nella tossicodipendenza, con tutte le conseguenze che questo genere di vita comporta.

Durante quei terribili anni, dal mio matrimonio nacquero due bambini, Gionata e Desirée. Una notte, durante una forte crisi di astinenza, per mancanza di eroina dal mio cuore scaturì un grido: "Gesù, se davvero esisti come mi hanno insegnato da piccola, vieni in mio aiuto, tirami fuori di qui, preferisco lasciarmi morire, piuttosto che continuare a vivere così". Cominciai a piangere, poi mi addormentai; la grazia già cominciava ad agire in quanto durante una crisi di astinenza difficilmente si riesce a dormire. Da quel momento la mia vita cominciò a cambiare. Il primo passo fu la guarigione e la liberazione dall'eroina e da altre droghe. Dopo tanti anni apprezzavo la vita. Mi rendevo conto che quanto mi univa all'uomo che avevo sposato era solo un legame di droga; poco dopo ci lasciammo, ed io con i miei due figli mi ritrovai sola, liberata dalla droga ma con tanti problemi da affrontare.

Nella mia gioventù ero stata attratta dal movimento degli hippy che proclamava libertà ed amore libero, l'avevo seguito ed avevo trovato schiavitù, sofferenze ed egoismo; ora, leggendo la Bibbia, riscoprivo in Gesù questa libertà vera ed una potenza d'amore che mi stava guarendo nel profondo.

Poi incontrai Giampiero. In quel periodo, andai con una mia zia ad un ritiro del Rinnovamento in Svizzera. Durante la preghiera, ricevetti un'effusione spontanea dello Spirito e mi riavvicinai al sacramento della confessione. Giampiero ed io venimmo a conoscenza del gruppo del Rinnovamento nello Spirito di Locarno, ed iniziammo a frequentarlo. L'amicizia tra me e Giampiero si trasformò in amore, cominciammo a convivere e restai incinta. Molti mi dicevano che sarebbe *stato meglio abortire. Ma il Signore, attraverso la comunità, mi illuminò sulla nostra situazione. Volevamo ricostruire la famiglia, ma in Dio. Iniziammo le pratiche per l'annullamento del mio matrimonio e, nel frattempo, la grazia di Dio operava nella nostra vita e in quella dei nostri figli.

Fu un periodo di forte purificazione, ma fummo sempre sostenuti dalla preghiera, alimentata anche dalla lettura della Bibbia, divenuta per noi cibo spirituale, in quanto per la nostra situazione irregolare, non potevamo accostarci all'eucaristia. Poi chiesi al Signore di poter vivere come fratello e sorella, malgrado fossimo sotto lo stesso tetto, e di guarire i miei tre figli, anch'essi molto feriti nel primo periodo della loro vita. Nacque Ismaele e fu una grande gioia per tutti.

Un giorno mi telefonarono per avvisarmi che mio padre era malato di cancro alla gola. Non lo vedevo più da tanti anni. Dopo il divorzio dei miei genitori, raramente incontravo mio padre, tanta sofferenza ci allontanava: io ero finita nella droga e lui nell'alcolismo. Nella preghiera presi coraggio e con l'aiuto di Giampiero andai a trovarlo. Iniziò da allora un cammino di perdono reciproco e di guarigione. Mio padre è guarito dal cancro e dall'alcolismo. Poco dopo arrivò anche la tanto attesa sentenza dal tribunale della Sacra Rota che ci accordava l'annullamento del primo matrimonio: appena possibile ci sposammo in Chiesa. Nel frattempo è nato Sebastian ed è arrivata pure la chiamata al servizio pastorale nel gruppo.

Ho molta gratitudine nel cuore per tutto ciò che il Signore Gesù ha fatto in me, ridonandomi la dignità di donna, moglie e madre, e prendendosi cura anche di tutta la mia grande famiglia.

Tratta dalla rivista "Rinnovamento nello Spirito Santo" aprile 98

 

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