ADOLESCENTI
La trappola di "Witch"
Carlo Climati

Una grande campagna pubblicitaria ha annunciato l’arrivo nelle edicole del nuovo mensile della Disney “Witch” (in inglese “strega”) destinato ad un pubblico di adolescenti. I ragazzi, da sempre, hanno nutrito una forte curiosità nei confronti del mondo del fantastico. Si tratta di un’attrazione del tutto normale, che fino a qualche anno fa non era motivo di preoccupazione. Nel campo della letteratura giovanile esistono molti ottimi autori che trattano argomenti magici, senza però indirizzare gli adolescenti su sentieri rischiosi.

Ultimamente, invece, l’interesse dei giovani per la magia viene utilizzato da certe pubblicazioni in modo discutibile, aprendo le porte ad un mondo pagano, dominato da comportamenti superstiziosi e da veri e propri rituali.

“Witch”, il nuovo mensile della Disney, si pubblicizza invitando gli adolescenti a leggere “il futuro nel thè” o a scoprire “piccoli incantesimi per conquistare chi sai tu”. Un’altra pubblicazione della stessa casa editrice, “Minni and company”, che si rivolge alle bambine, ha proposto argomenti esoterici o tipicamente “New Age”.

Temi simili abbondano nelle più popolari riviste per teen agers, come “Cioè” e “Top Girl”. Quest’ultima, nel dicembre 2000, ha riportato in copertina la frase: “Testimonianza esclusiva: abbiamo scelto di essere streghe”. All’interno del mensile si può trovare un ampio articolo in cui due ragazze raccontano come è bello praticare la magia ed essere “in sintonia con l’universo”. Le due giovani dichiarano di seguire la religione “Wicca”, un nuovo culto dal sapore pagano che sta suscitando un certo interesse tra gli adolescenti.

La trappola che si cela dietro queste nuove mode esoteriche, pubblicizzate da alcune riviste per ragazzi, è chiara. E’ l’invito a credere che esista una “magia buona”, una specie di “alleata” per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni. Una vita che, per molti giovani, è dominata dalla solitudine, dall’assenza di dialogo in famiglia, dalle difficoltà nella scuola o nei primi approcci con il mondo del lavoro. Certi meccanismi sono profondamente diseducativi perché rappresentano il trionfo della cultura del non-impegno e del “voglio tutto e subito, senza sforzarmi”.

La moda dell’esoterismo adolescenziale viene spesso propagandata con parole dolci e seducenti come: amore per la natura, diritti dell’uomo e rispetto per gli altri. Questi termini, però, sono utilizzati in modo ben diverso dal loro reale significato. Ad esempio, l’amore per la natura viene proposto con uno spirito profondamente pagano, che conduce inevitabilmente sulla strada dell’esoterismo.

E’ opportuno non essere troppo ingenui ed imparare a riconoscere certi meccanismi, che rischiano di condurre i giovani sui sentieri della magia e della superstizione.

Articolo di Carlo Climati, dall’agenzia stampa SIR, mercoledì 4 aprile 2001.

 

 

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