SENSO DELLA COLPA E SENSO DEL PECCATO

Don Mario Cascone

            Nel nostro tempo si smarrisce sempre più il senso del peccato, che è per sua natura direttamente proporzionale al senso di Dio. Quanto più l’uomo si incontra “a tu per tu” con il Signore, tanto più scopre e conosce i suoi peccati, sentendosi indegno di stare al cospetto di Dio. Succede come quando vediamo i mobili di una stanza al buio: la polvere sopra di essi non si nota…Ma non appena accendiamo la luce o apriamo la finestra, immediatamente ci accorgiamo della polvere che si è accumulata…Dio è luce, che mette a nudo le nostre mancanze, ma lo fa con amore e misericordia, ossia facendoci avvertire il bisogno di togliere da noi la “polvere” che forse da tempo abbiamo accumulato nella nostra vita.

            Tutto questo però non va confuso con un semplice sentimento psicologico, con un’emozione, perché altrimenti non sarebbe autenticamente liberante. Un altro abbaglio del nostro tempo è quello di interpretare il peccato in termini puramente psicologici, legandolo al senso di colpa che la persona prova dopo aver compiuto una trasgressione. Una tale concezione è fuorviante, perché porta a pensare che sia peccato solo ciò che fa sentire in colpa, mentre tutto il resto, anche se oggettivamente  non rispetta la legge di Dio, non viene ritenuto peccato grave…

Senso della colpa e senso del peccato sono due cose molto diverse tra di loro. Proviamo a coglierne alcune differenze:

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