E' ORA DI SVEGLIARCI DAL SONNO
Rosario Modica

Dal letargo alla luce per un risveglio personale.
Gesù ha promesso: «ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
Gesù Mantiene la sua promessa. Egli passa i mezzo a noi, è presente nella nostra vita ma noi come i discepoli di Emmaus rischiamo di non riconoscerlo; perché ci siamo assopiti, alcuni forse si sono addormentati. Ecco perché lo Spirito Santo oggi grida in mezzo a noi «E' ora di svegliarci dal sonno»

Lo Spirito Santo grida due volte la parola risveglio nel Nuovo Testamento: 

Ascoltiamo il primo grido di risveglio dello Spirito Santo: 

Rm 13 Versetto 11 
[11] Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti.
[12] La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 
[13] Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. 
[14] Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri. 
Svegliarsi significa passare da uno stato a un altro ed indica un cambiamento. 
Svegliarsi dal punto di vista spirituale corrisponde a convertirsi. 
Ci sono molteplici tipi di conversione, come ci sono molteplici tipi di sonno (lo vedremo in seguito), C'è la conversione dalla non fede alla fede, dal peccato alla grazia, dalla grazia a una dedizione più perfetta. 
Tutti oggi siamo chiamati a fare un passo verso la conversione nessuno escluso: 
Nell'Apocalisse si ode questo invito: 
«Il giusto divenga più giusto e chi è santo si santifichi ancora di più» (Ap22,11) 
La parola d'ordine di questo passo verso la conversione è quindi Svegliatevi ! 
Questo energico e brusco richiamo lascia intravedere una triste realtà: La vita dei cristiani è esposta costantemente al risucchio del mondo e del modo di vivere pagano. 
- All'inizio della sua esortazione Paolo aveva raccomandato: Non adattatevi alla mentalità di questo mondo e, in un altra occasione aveva detto: 
«Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno..., non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli» 1Tes 5,9-6 
- Paolo spiega con chiarezza in che cosa consiste questo sonno: nel soddisfare e seguire la voce del nostro egoismo Orge e ubriachezze, immoralità e vizi, ma anche litigi e invidie. 
L'esortazione al risveglio proclamata da Paolo riveste un carattere di urgenza: 
«Questo voi farete consapevoli del momento» 
«Voi sapete bene che viviamo in un momento particolare» 
Quale è questo momento particolare ? 
Tra il tempo della venuta del Cristo e quello del suo ritorno passa un tempo intermedio che è il giorno della salvezza. E' quella che Paolo chiama l'occasione favorevole Questo tempo di pellegrinaggio e di grazia deve essere considerato come breve, perché il domani non ci appartiene. E' l'ora che esige la decisione, il salto. Usiamo bene il tempo che resta per salvarci e per salvare gli altri. 
Oggi è il giorno dell'amore, domani è il giorno del giudizio. Amiamo oggi per non essere giudicati domani. 
La fine si avvicina, Gesù sta per tornare per questo Paolo può dire: 
La nostra salvezza è ora più vicina di quando abbiamo cominciato a credere 
Ogni giorno passa, e ogni istante ci avvicina verso questo traguardo: 
quando vedremo il Signore faccia a faccia... Siate pronti ! Dice il Signore Gesù. 
Anche noi come le vergini stolte rischiarne di farci vincere dal sonno.. 
Il sonno non ci fa accorgere del tempo che passa e del pericolo che incalza, ma la fine arriva lo stesso. 
Così è stato per Gli Israeliti nel deserto: Hanno vagabondato per 40 anni; lì hanno trovato tutti la morte, senza mai entrare nella Terra Promessa. 
Essi si erano rifiutati di entrare nel riposo di Dio (vita nuova) perché non avevano avuto fiducia nelle promesse del Signore. 
Di loro così si lamenterà il Signore con Mosè: «fino a quando non avranno fede in me, 
dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro ?» Nm 14,11 
Ed è proprio ricordando questa esperienza che l'autore alla lettera agli Ebrei dice: 
Oggi se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione. (Eb 3,7) 
Egli fissa di nuovo un giorno , oggi, . . . Oggi, se udite la sua voce, 
non indurite i vostri cuori (Eb 4,7) 

Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, (vita nuova) perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza 
Cioè la sfiducia che Dio non è così potente da donare il riposo al nostro spirito attraverso l'esperienza della vita nuova in Cristo Gesù. 

A te che non hai riposo Oggi Dio per mezzo dello Spirito Santo ripete nel tuo cuore le parole di Gesù: «vieni in disparte e riposati un poco» 

Quanti vogliono possono ripetere con me: «Signore Gesù fammi entrare nel tuo riposo» 
(fammi sperimentare la "vita nuova") 

Ascoltiamo adesso il secondo grande grido di risveglio contenuto nel Nuovo Testamento: 
«Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà Ef 5,14 

Le parole dell'inno liturgico che abbiamo appena ascoltato suonavano con il tono di una grande promessa: Cristo ti vuole illuminare, svegliati ! 

Cristo vuole donarti la vita nuova svegliati dalla morte del peccato e accetta Gesù nel tuo cuore. 

Il battesimo agli inizi veniva sperimentato come un risveglio dal sonno e da un sonno di morte Ma che significa che Paolo ricorda questo grido battesimale agli Efesini ? 
è un invito a riattivare il battesimo a rinnovare la decisione radicale per Cristo che si prese quel giorno Ed è lo stesso motivo per cui oggi lo Spirito Santo ricorda questo grido della Scrittura in mezzo a noi: 
«Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà Ef 5,14 
Questo movimento all'indietro riflette l'invito che lo Spirito rivolge alle Chiese nel libro dell'Apocalisse 
- indica la necessità di tornare al fervore di un tempo a suscitare l'entusiasmo degli inizi 
«Hai abbandonato il tuo amore di un tempo, ricorda da dove sei caduto ravvediti e compi le opere di prima. 
- E' un avvertimento per quanti sono tiepidi: «Sii zelante e ravvediti perché non sei né freddo ne caldo e Io sto per vomitarti dalla mia bocca...» 
- E' un invito al risveglio spirituale a quanti vivono spensieratamente «Ti si crede vivo invece sei morto svegliati e rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire». 
Si tratta di vedere se questa situazione descritta dal libro dell'Apocalisse non rifletta in qualche modo anche la nostra: non si tratta per forza di identificarci con i peccati addebitati a quelle comunità, i nostri possono essere di altra natura. ma sempre sufficienti a farci ripiombare nel sonno e nel torpore spirituale: la nostra comodità, la nostra gloria, i nostri risentimenti, le nostre abitudini, la nostra carriera. 
La preoccupazione di "Fare carriera" è molto attuale: Siamo troppo preoccupati di svolgere un ruolo . Spesso si sente dire: Quale è il mio ruolo ? 
Quale è il mio recinto in cui posso esercitare i miei carismi cioè in cui io posso gratificarmi ? Spesso la preoccupazione del fare è diventata prioritaria rispetto all'essere. 
Il problema è: «Io non devo gratificarmi, io devo sacrificarmi» «Io non devo preoccuparmi di svolgere un ruolo, io devo essere.... Io devo essere un Cristo Crocifisso e Risorto che può ripetere con Gesù «Lo zelo per la casa di mio Padre mi divora» lo zelo per il Vangelo mi divora, per le anime perdute che vanno all'inferno.... 

Esistono vari gradi o livelli di sonno. Noi ne approfondiamo solo uno: Il "dormiveglia"

IL DORMIVEGLIA

E' lo stato di sonnolenza di chi è abbastanza sveglio da vedere e capire quello che dovrebbe fare, ma non tanto da decidersi a farlo.
come chi al mattino sente il segnale della sveglia; sa che è ora di alzarsi, se lo ripete,
ma indugia e ricade nel sonno.

E' lo stato di chi tira avanti tra un debole proposito e un altro.
La vita scorre tra una confessione e un'altra ma alla fine ci si ritrova sempre allo stesso punto E'lo stato di sonnolenza che la Bibbia chiama "pigrizia":
«Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire ? Quando ti scuoterai dal sonno ?
un pò dormire, un pò sonnecchiare, un pò incrociare le braccia e riposare e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo, e l'indigenza, come un mendicante. (Prov 6,9)

Caratteristica di questo stato sul piano spirituale è 1'isoddisfazione e la tristezza.non si gode del mondo perché non si è spregiudicati da abbandonarsi del tutto alle sue lusinghe, ma non si gode neppure di Dio.

Spesso non riuscendo a contenere in se stessi questa insoddisfazione e amarezza
la si riversa sugli altri e su chi ci sta intorno.

Il risveglio che ci propone la parola di Dio consiste allora in questo nel prendere con l'aiuto di Dio, e dopo avere implorato la sua grazia la decisione ferma di rompere gli indugi e darsi completamente a Dio.
A tutti il Signore Gesù oggi ripete: perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi ?.....
Andate anche voi nella mia vigna (Mt 20,6-7)

E con Giovanni Paolo II ci esorta: «Prendete il largo per la pesca» 
L'altro evento a cui dobbiamo rifarci per attingere forza e slancio è la preghiera di effusione

Il Seminario di effusione deve tornare ad essere un'occasione privilegiata dove fare l'esperienza della salvezza 

Bisogna tornare a valorizzare meglio questo dono fare buoni seminari e buone effusioni.
Se tu ancora non hai fatto questa esperienza se non ti accontenti di "una vita mediocre,
vissuta all'insegna di un'etica minimalistica e di una religiosità superficiale"

noi ti invitiamo a partecipare ai nostri incontri di crescita Il Signore ti aiuterà a fare un passo avanti nella tua vita spirituale

(molti di noi possono testimoniare che il seminario è stato l'inizio di un passo decisivo per mettere la propria vita sotto la Signoria di Cristo)

Agli anziani rivolgo un invito:

Guardiamo al giorno della nostra preghiera di effusione andiamo a riprendere le parole "profetiche" che il Signore ci ha consegnato, portiamole al nostro cuore per custodirle così come ci insegna Maria. Svegliamoci !

Che il mio cuore sia, o torni ad essere quel luogo nel quale Il Risorto può proclamare il suo incontrastato «Io sono»

Signore spegni il lucignolo fumigante del mio io fai che si realizzi in me la tua parola: Sarà esaltato il Signore, in quel giorno: Lui solo !

Esaltiamo il Signore e insieme proclamiamo: Gesù è il Signore ! 

CHE COSA DOBBIAMO FARE ?

Di fronte alle grandi sfide del nostro tempo, non una formula ci salverà, ma una Persona,
e la certezza della sua promessa: «Io sono con voi».
Per questo il Rinnovamento nello Spirito Santo è chiamato a ripartire da Cristo (il che implica tornare a Cristo), da conoscere amare imitare ...

Mettiamo al centro della nostra vita e dei nostri Gruppi Gesù. Restituiamo la guida della nostra vita e dei nostri gruppi allo Spirito Santo
Oggi il Signore Gesù ripete a ciascuno di noi: «Vegliate e pregate» «Vigilate su voi stessi»
non permettete al mondo di guadagnare terreno dentro la vostra vita e dentro i vostri gruppi...
Attingiamo forza dalla grazia di Dio: perché è la grazia che crea in noi il desiderio e la nostalgia di una vita interamente spesa per Dio e per la sua gloria senza compromessi
Quello che Dio si aspetta da noi è che gli diamo il permesso o il consenso per agire.
che gli diamo carta bianca togliendo tutti i ma e i perché che sono solo mancanza di fiducia in Dio

Non possiamo pretendere di farci santi senza che cambi nulla nella nostra vita e nelle nostre abitudini. Domandiamoci dunque con onestà:
sono pronto io a che qualcosa cambi nella mia vita ? Per esempio il tempo che dedico alla preghiera ?
Sono pronto a troncare la tale abitudine ? A rinunciare a quel margine di libertà ?
Dice il Signore: «Io sono la luce del mondo Chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita».
Tu chi stai seguendo ?
In chi hai riposto la tua fiducia ?

COME PROCEDERE PER RITORNARE AL SIGNORE ?

Seguiamo la strada che l'apostolo Paolo indica ai Romani attraverso la sua esortazione:
1) Gettiamo via le opere delle tenebre
2) Indossiamo le armi della luce
3) Comportiamoci onestamente

- Rivestiamoci del Signore Gesù Cristo

- Non seguiamo le carne nei suoi desideri

Preghiamo col Salmo 121:

[1]Canto delle ascensioni. Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? [2]Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. 
[3]Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode.
[4]Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d'Israele. 
[5]Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra.
[6]Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte.
[7]Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita.
[8]Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre. 



Relazione presentata al Convegno diocesano di Agrigento svoltosi ad ARAGNA L'8 LUGLIO 2001 

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