ASSOCIAZIONE INDIPENDENTE RINASCERE

Via Karl Marx, 1 98067 - Raccuja (Me)

documenti d'archivio

 

Trattasi del verbale della prima assemblea unitaria tenutasi a Raccuja dopo la "guerra" tra le sinistre, iniziata nel 1980. E' riportato un sunto di tutti gli interventi.

VERBALE DI ASSEMBLEA POPOLARE n.1/92.

il giorno quattro del mese di gennaio dell'anno millenovecentonovantadue, alle ore 18:20, si è riunita, nei locali della casa del lavoratore, la prima assemblea popolare unitaria, convocata dal Comitato Unitario per il Rinnovamento e lo Sviluppo di Raccuja. Sono presenti: 1) Lapoli Rocco 2) Tripoli Salvatore 3) Tripoli Palmiro 4) Martella Carlo 5) La Mancusa Carmelo 6) Lapoli Antonino 7) Merendino Pippo -Fondachello- 8) Di Stefano Michele 9) Todaro Francesco 10) Martella Lorenzo 11) Barone Calogero 12) Barone Giovanni 13) Tripoli Rino 14) Tripoli Michele (di Ciccio) 15) Saitta Filippo 16) Lenzo Antonino - '23 - 17) Lenzo Gaetano 18) Barone Giuseppe - 1923 - 19) Tripoli Michele - di Peppe - 20) Cugno Giuseppe 21) Bertilone Vittorio 22) Merendino Melo 23) Merendino Silvio 24) Merendino Francesco 25) Salpietro Nunziato 26) Lincon Francesco 27) Salpietro Damiano Antonino 28) Augusto Carmelo 29) Maugeri Nunziatella 30) Palazzolo Rino 31) Schepis Antonino 32) Bongiovanni Salvatore 33) Tripoli Giuseppe - di Antonino - 34) Martella Melo - '67 - 35) Bertilone Pippo 36) Maugeri Carmen 37) Bertilone Melo 38) Leone Antonio 39) Lapoli Franca 40) Salpietro Rita 41) Crisà Enzo 42) Lincon Franco 43) Scalisi Antonino 44) Adornetto Nunziato 45) Tripoli Signorino 46) Casella Antonino 47) Schepis Signorino 48) Barone Francesco 49) Martella Margherita 50) Barone Fabiana 51) Lincon Francesco 52) Accordino Concetta 53) Martella Attilio 54) Martella Melo - campo Melia. - 55) Lazzaro Salvatore 56) Bongiovanni Giovanni 57) Mastriani Salvatore 58) Cocivera Anna 59) Pintabona Giuseppe 60) Lincoln Antonino 61) Martella Letizia 62) Giambrone Massimiliano 63) Cappadona Filippo 64) La Mancusa Salvatore 65) Raccuia Maria 66) Verso Salvatore 67 Barone Giuseppe - '65 - 68) Di Stefano Francesco 69) Mangiapane Giuseppe 70) Merendino Severino 71) Tripoli Franco 72) Martella Marisa 73) Sardi Anna 74) Calà Lesina Antonino 75) Bongiovanni Signorino 76) Tranchida Nunziato 77) Tuccio Antonino 78) Di Perna Nunziato Armando 79) Magistro Giuseppe 80) Alessandrino Marisa 81) Cugno Mela 82) Cugno Giovanna 83) Quartuccio Angelina  84) Salpietro Catena 85) Barone Maria Rita  86) Salpietro Ciccio - di Antonino - 87) Di Stefano Rina 88) Tripoli Rita  89) Di Perna Franco  90) Tripoli Carmela 91) Sardo Infirri Aldino  92) Cocivera Franco  93) Di Bua Antonino 94) Gaudio Mario  95) Tripoli Domenico  96) Tripoli Pippo  97) Sardi Carmelo  98) Lincoln Pino 99) Martella Silvio 100) Sardi Giuseppe 101)  Salpietro Antonino - San Marco -  102) Tripoli Nunziato 103) Bongiovanni Carmelo  104) Sardi  Antonino  105) Natoli  Giuseppe  106) Tripoli Nadia  107) Martella  Carmelita 108)  Martella Ivan 109) Di Perna Gino  110) Sardi Carmelo - di Nino - 111) Merendino Adele 112) Lisi Signorino 113) Palazzolo Carmelo - San Nicolò - 114) Procopio Natalino 115) Rigano Giovanni. Viene incaricato di presiedere l'Assemblea Francesco di Stefano che chiama  a fungere da segretario Giuseppe Barone '65. I lavori si aprono  con la relazione introduttiva di Di Francesco di Stefano il quale  spiega i motivi che hanno portato alla costituzione di  un comitato unitario tra le forze di sinistra e  progressiste. Tale comitato, che si è fatto carico di convocare l'assemblea, vuole, con  il  contributo di tutti i cittadini, elaborare un  progetto politico  per  utilizzare tutte le possibili risorse di sviluppo economico che il Paese offre. Il Comitato, inoltre, si prefigge di spingere la formazione di una lista unitaria  che  possa,  alle elezioni comunali, battere la Democrazia Cristiana bloccando  il progetto   di  spopolamento messo  in   atto   dagli   attuali amministratori  che vorrebbero far diventare il paese di  Raccuja un villaggio estivo.  Di Stefano conclude invitando i presenti a essere brevi negli interventi per dare la possibilità a tutti di parlare. Chiede la parola Severino Merendino Segretario  della sezione  del PSI il quale brevemente espone le vicende che  hanno portato  alla rottura con la DC. Il non volere far niente per il paese di Raccuja, da parte dei Democristiani, è sfociato lentamente in una crisi amministrativa con la conseguente  fuoriuscita degli  assessori  del  PSI dalla  Giunta.  Il  progetto  politico democristiano di far diventare il paese di Raccuja un  villaggio estivo  non  può essere accettato per cui la sezione del PSI è schierata  a  favore di una intesa unitaria con  le  altre  forze progressiste per cacciare gli attuali amministratori. Interviene  Giuseppe Barone,    Presidente   dell'Associazione Politica Indipendente Rinascere,  il quale spiega che l'associazione,   fondata  sui  valori  e  sulla  tradizione  delle  lotte politiche  e  sociali  delle forze popolari,  è costituita  dai compagni dell'ex  Democrazia Proletaria e da liberi cittadini L'Associazione vuole battersi  per la rinascita del paese,  caduto troppo in basso  in questi  ultimi  tempi  e  per questi motivi si  è  fatta  carico, assieme  alle  altre  forze politiche,  di  formare  il  Comitato unitario per il rinnovamento e lo sviluppo di  Raccuja.  Conclude augurando  che il 1992 segni veramente una svolta e invitando i cittadini  ad intervenire in questa ed in  altre  assemblee  per portare tutti quegli elementi che dovranno integrare il programma di  sviluppo, per evitare che il paese diventi un villaggio valtur, come e' nei programmi dell'amministrazione attualmente in carica. Chiede  la  parola  l'Onorevole Aldino Sardo Infirri  che,  per  impegni personali, deve recarsi in altro luogo. Egli ricorda che l'ultima volta  che  e  venuto  a Raccuja è  stato  in  occasione  della manifestazione  contro la discarica inquinante  progettata  dagli amministratori e fa presente con soddisfazione che "siamo riusciti   tutti  insieme   a  vincere  quella  battaglia".  Continua dicendo  che è molto importante la riforma degli Enti Locali che deve avvicinare il cittadino ai problemi, dandogli la possibilità di  accedere  ai deliberati  degli   amministratori.  Conclude augurando  che  la ritrovata unità tra le forze  di  sinistra  a Raccuja porti alla vittoria. Interviene  Salvatore Verso, responsabile del Movimento Popolare Repubblicano,  il quale traccia brevemente le linee su cui si  è mosso  l'M.P.R  in  campo  regionale e a Raccuja, dove  si  trova all'interno  del  Comitato per dare  il  proprio  contributo.  Il programma  che  si andrà a fare non dovrà essere  un  programma faraonico  ma  una programma fattibile prevedendo, tra l'altro, il ricambio delle colture che ormai non sono più fonte di ricchezza per il nostro paese.  Conclude dicendo che in sala ci sono  molti giovani capaci e intelligenti e che essi dovranno avere un  ruolo molto importante nella lista che si andrà a formare. Interviene Franco Tripoli, consigliere comunale del PDS, il quale parla delle battaglie fatte in Consiglio Comunale dal gruppo di opposizione  per  cercare di invertire la tendenza della DC, che predilige  le imprese di fuori anziché quelle di  Raccuja,  per bloccare  interventi miliardari scellerati che snaturerebbero  il paese -  come  la strada veloce che dovrebbe  collegare  Ucria  con Sinagra  e la ristrutturazione del castello con un mega  progetto che ne sconvolgerebbe la struttura -. Si dichiara convinto che solo uno sforzo unitario può portare alle prossime elezioni  ad un ricambio  degli  attuali  amministratori che non  sono  in  grado nemmeno  di  sfruttare la legislazione per ottenere un  qualunque finanziamento. Interviene Di Stefano Michele il quale parla delle promesse fatte dall'amministrazione  comunale ai giovani  senza  mantenerle  e ravvisa  che  di  questo  passo  le prospettive per  i  giovani andranno  sempre  più a chiudersi costringendoli a  lasciare  il paese per trovare un lavoro.  Bisogna battersi per evitare  tutto ciò e per questo si trova d'accordo perché il comitato continui la sua battaglia in modo unitario. Interviene Nunziato Adornetto,  capogruppo del PDS al Comune,  il quale  esprime soddisfazione nel rivedere, dopo tanti  anni,  la sinistra riunita a Raccuja. A Raccuja è in corso uno spopolamento  che  va fermato. La disoccupazione aumenta e da parte  degli amministratori attuali non vi è alcun progetto per  fronteggiare tale  situazione.  Per questo il PDS intende  partecipare  senza anteporre pregiudizi o avanzare pretese,  al progetto generale di sviluppo che  le  forze  politiche di  sinistra  e  progressiste dovranno  portare  unitariamente avanti per salvare il  Paese  di Raccuja.  Interviene Giovanni Barone il quale parla delle possibilità di sviluppo turistico per il nostro paese adeguandolo con strutture ricettive e ricreative. Tale forma di sviluppo potrebbe dare lavoro ai giovani disoccupati. Concludendo fa notare che nel comitato non ci sono donne e questa è, secondo lui, una pecca. Interviene  Attilio Martella  il quale parla  del  diritto  allo studio  difeso  nell'ultimo ventennio  dai più  anziani.  Oggi, dice,  grazie  agli  sforzi fatti,  in questa sala ci sono  molti laureati  e  diplomati.  E' vergognoso che  il  "mammasantissima" distribuisca posti a suo piacimento quando invece c'è gente  che ha  studiato  ed  ha  diritto ad un  lavoro. Elogia  chi  si  è impegnato  nella  costruzione della Casa del Lavoratore, che  deve continuare  ad  essere  il  simbolo  della  sinistra  unita.  Nel concludere, raccomanda che la lista venga integrata con indipendenti. Interviene Francesco Barone il  quale  parla  della  coerenza personale espressa negli anni ed esprime molta soddisfazione  nel vedere che le sinistre dopo dieci anni si sono riunite. Purtroppo non  vi  sono iniziative di sviluppo che possano dare  lavoro  da parte dell'amministrazione comunale per cui tutte le forze devono battersi assieme per fare rinascere Raccuja. Interviene  Giuseppe Natoli della federazione dei Nebrodi  del PDS  che ritiene opportuno invertire la tendenza al degrado  con un   progetto  politico  credibile  e  capace  anche  di  fermare l'emigrazione. Augura che a Raccuja le cose cambino in meglio. Interviene Carlo Martella, consigliere  comunale  socialista, il quale ricorda che, per colpa degli attuali amministratori,  il  bacino idrico  di Raccuja è stato sforacchiato da una impresa non molto pulita che ha agito per conto del Comune di San Piero  Patti. Il danno  è stato enorme tant'è che a natale, a Raccuja,  come  mai prima  si era verificato,  mancava l'acqua.  Lo scontro con la DC c'é  stato  in  tante occasioni e  ricorda  quella  dei  giovani dell'Art.  23 i quali, chiedendo aiuto agli amministratori, si sono trovati  accanto solo le forze di sinistra.  Conclude dicendo che l'esperienza con la DC e' chiusa. Interviene  l'Onorevole Giuseppe Mangiapane il quale afferma  che a  Raccuja  si  riscontra "la  passione  politica".  Parla  della situazione  politica  Italiana unica in Europa  per  non  esserci stato  mai il ricambio delle forze di governo.  Conclude  dicendo che  se  l'iniziativa  che si e intrapresa a Raccuja  andrà  in porto  la rilevanza sarà generale ed influenzerà anche le zone vicine per una ricomposizione della sinistra. Interviene Filippo Saitta, Segretario della Camera del Lavoro, il quale dice "io questa casa l'ho difesa per trent'anni  ora tocca a voi difenderla". Interviene Palmiro Tripoli il quale dice che "i ragazzi di  corso Tukori" finalmente sono tutti insieme per battersi unitariamente. Afferma  che l'amministrazione comunale non ha saputo  sfruttare nessuna   delle   leggi   che   prevedono   contributi   per   il rimboschimento  o il risanamento del centro storico.  Occorre  un ricambio fatto di persone che abbiano a cuore le sorti di Raccuja e si battano vicine ai bisogni della gente. Interviene Carmelo La Mancusa, consigliere comunale  socialista, il  quale dice che bisogna evitare che Raccuja muoia e il  nostro compito  deve  essere proprio  questo.  Dobbiamo  unitariamente garantire un avvenire migliore al Comune di Raccuja. Interviene  Nino Lapoli e afferma che a Raccuja i giovani non  si scoraggiano, nonostante si prometta loro solo invalidità. Il  Presidente  dell'assemblea invita gli intervenuti a  fermarsi ancora un attimo per brindare alla ritrovata unità. Alle ore 21,00, non essendovi altri interventi, l'assemblea viene sciolta.

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