ASSOCIAZIONE INDIPENDENTE RINASCERE

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documenti d'archivio


CRISI AMMINISTRATIVA A RACCUJA

INTERVENTI SEDUTA CONSIGLIO COMUNALE DEL 17/01/2004

a cura di Letizia Martella

 

     Tra i punti all'0.d.g. della seduta del Consiglio Comunale di Raccuja del 17/01/2004 è stato inserito, su richiesta della Consigliera di maggioranza di Forza Italia, Donatella Raccuia, un argomento riguardante il "dibattito sulla situazione politico-amministrativa".

    Il Consiglio ha trattato l'argomento per cinque ore, durante le quali é emersa la grave crisi che regna nella maggioranza o ex maggioranza eletta nel maggio 2002 con la lista "Concordia e Sviluppo"  composta da elementi del Nuovo Psi, Democratici di Sinistra, Forza Italia, CDU, Movimento la Svolta ed ex Democratici Cristiani.

    Il punto, che il Presidente del Consiglio Adornetto (DS) aveva posto al n.7 è stato prelevato su proposta del consigliere Tuccio (La Svolta) col voto contrario di Merendino (ex Dc), di Palazzolo (CDU) e l'astensione dello stesso Adornetto mentre i voti favorevoli sono stati 9: Tuccio, Raccuia, Gaudio e Lapoli (DS), componenti di maggioranza e Martella (Rif.Com.), Barone (Ass.Ind. Rinascere), Giambrone e Leone (UDC), Bertilone (AN), Consiglieri di opposizione.

    L'argomento è stato introdotto da Donatella Raccuia, non prima di un'aspra polemica tra il Presidente del Consiglio e il Vice Sindaco, Giuseppa Martelli (UDC), cui non è stato concesso di intervenire - a norma di regolamento e secondo quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo (Gaudio e Martella) - per il previsto intervento del Sindaco, Catena Mastrantonio (Nuovo Psi), a nome dell'esecutivo, polemica che ha portato il Vice Sindaco ad abbandonare la seduta minacciando di "portarsi" i suoi due Consiglieri Comunali.

    La consigliera Raccuja legge le dimissioni dell'Assessore Antonino Lenzo (FI) mettendo in evidenza che era stato costituito un coordinamento ed uno staff di esperti, non tenuti in considerazione dal Sindaco che si è rifiutato anche di consorziare la figura del ragioniere comunale e l'ufficio espropri del comune, adottando, invece, senza consultare l'assessore Lenzo, taluni provvedimenti come l'istituzione del senso unico nel centro. Il Sindaco, dichiara la consigliera, ha agito con bugie e scorrettezze, tra interminabili verifiche, assistita dai fedelissimi ex democristiani. <Si sono tenute giunte segrete, avete tolto l'ossigeno al paese> ed ha concluso dicendo: <Forza Italia sta cercando il Sindaco, azzera la giunta entro una settimana, altrimenti dimettiti>.

    Interviene Giovanni Giambrone il quale afferma che spesso si è assistiti al manifestarsi di episodi d'imbarazzo, da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, nell'affrontare argomenti posti in discussione dal Sindaco autonomamente senza avere preventivamente discusso l'argomento con i propri Consiglieri, denotando lo scollamento che c'è tra Sindaco, Giunta e e Consiglio Comunale e costringendo alcuni consiglieri di maggioranza a richiedere questa discussione in consiglio comunale. Il risultato di questi mesi di amministrazione, da parte di questa coalizione che ha prevalso su altre per pochi voti lasciando molti dubbi che ancora oggi non sono stati chiariti dal C.G.A., è fallimentare e negativo e lo dimostra anche il motivo per cui oggi siamo qui a discutere. Il Sindaco, nonostante non goda più della fiducia dei suoi compagni né degli stessi cittadini che l'hanno votata tramite i singoli consiglieri, continua ad andare avanti come se nulla fosse. Il Sindaco non ha fatto altro che portare avanti iniziative per far regredire il nostro Comune, spesso facendogli svolgere un ruolo di terminale a favore di altre realtà. Vedi la restituzione dei terreni da parte della forestale, il problema dell'I.C.I., che ha favorito solo i proprietari della seconda casa - e, a proposito: si stanno notificando le cartelle relative al '99, a quanto pare, errate - e ancora il problema della spazzatura, facendoci diventare la pattumiera del comune di Sinagra, il problema dell'assistente sociale che viene gestito dal comune di Sinagra e tanti altri problemi che sono rimasti irrisolti di cui sono a conoscenza i cittadini. Forse è per questo che il Sindaco non ha presentato neanche le relazioni semestrali? Mancanza di argomentazioni, di coraggio, non certo per mancanza di coesione politica. Questo è il risultato di questa compagine amministrativa, contraddistinta da un finto nuovismo, tanto sbandierato nella campagna elettorale e pre-elettorale, nata a contrapposizione di altre forze politiche e non certo sulla base di un progetto di sviluppo per il nostro paese. E allora, conclude Giambrone, Sindaco dimettiti e se non vuoi, allora, consiglieri di maggioranza intraprendete le dovute iniziative che la legge consente e voi che gli avete dato la fiducia, coerentemente, toglietegliela. E al di là delle decisioni che saranno prese, ritengo che sia importante, per il futuro, spendersi, tutti insieme, per il paese.

    Interviene Mario Gaudio dicendo di provare disagio e amarezza per gli scarsi risultati dell'amministrazione in carica e per l'attuale situazione, anche personale, sia tra i consiglieri che con i cittadini elettori. Dichiara di aver sostenuto accanitamente questo Sindaco, ma di avere sbagliato. <Non dovevamo salvaguardare gli impiegati che ci avevano dato il voto, non sono i dirigenti a dovere amministrare. In questi quasi due anni non ho mai sentito parlare di Piano Regolatore Generale né di commissione terremoto, i lavori di metanizzazione procedono male, la via Branciforti è rimasta sfasciata, se ci fosse stato un Sindaco chi ci stricaunu 'nterra n'avissi succidutu">. <Provo vergogna quando incontro i miei elettori, non è un problema di coalizione, ogni rimpasto è inutile e mi è passata la volontà di fare politica, anche a livello di partito. E dire che la passione per la politica è stata sempre forte in me. A nome della sezione DS chiedo al Sindaco di dimettersi prima che tornino gli anni '80>. <Chiedo scusa, guardiamo il presente e non il futuro, non facciamoci altro male, andiamocene a casa.>

    Interviene Pino Bertilone: Sono contento che ci sia un pubblico così numeroso e interessato alle vicende di Raccuja ma, purtroppo, non ci sono più le condizioni per continuare e occorre rimettere il mandato. Pur essendo all'opposizione mi sarei aspettato di più da questa maggioranza ma, invece, non è stato fatto niente e per di più la Provincia ci vuole restituire le strade. Non c'è a Raccuja un centro di aggregazione e siamo costretti ad andare fuori paese per qualsiasi cosa. Tante strutture restano chiuse ed in particolare l'auditorium, senza che se ne capisca il motivo.

    Interviene Gianfranco Tuccio dicendo: < cu mi purtava >, legge le dimissioni dell'assessore Di Perna e poi dice a nome della Svolta <siamo disponibili a ricostruire ma i margini sono stretti, occorre azzerare la giunta>.

    Interviene Sebastiano Leone affermando che in politica bisogna farsi le ossa per potere amministrare bene, occorre votare con la propria testa nell'interesse del paese. Il Sindaco è una brava persona ma forse ha troppi impegni di lavoro. Il passato consiglio comunale ha adottato il PRG, ma da Adornetto, che pressava per l'adozione, non è venuto alcun contributo in termini di emendamenti migliorativi; qualche altro, interessato all'area artigianale, che faceva premura per l'adozione del PRG, oggi consigliere, cosa sta facendo per l'approvazione definitiva? <Sindaco, non sei riuscito ad inaugurare neanche un'opera, come puoi continuare con solo due consiglieri a favore? Dimettiti>.

    Interviene Leo Palazzolo: <potrei scrivere un libro, non voglio difendere il sindaco, ma le responsabilità ce le abbiamo tutti. Dispiacciono le dimissioni degli assessori, ma nessuno si è interessato della viabilità né della convenzione bancaria in favore degli artigiani.> Continua accusando i DS, che dovevano nominare l'assessore ma non l'hanno fatto e dice: Tu, Gaudio, perché non facevi una lettera al Sindaco per segnalare i problemi del metano? Ci vogliono i fatti non la pensilina. Riguardo al sindaco che non ha fatto le relazioni semestrali afferma: se gli assessori avevano fatto tutto questo lavoro perché non le facevano loro? Sindaco azzera la giunta e coinvolgi la minoranza.

    Interviene Peppe Barone ricordando che all'insediamento avrebbe potuto definire abusiva la maggioranza ma non l'ha fatto perché rispetta le norme, anche quando non sono favorevoli alla sua parte politica. <Non avete saputo approfittare dei condoni del Governo Berlusconi e del T.A.R. di Catania per riscattare la vostra permanenza alla guida dell'amministrazione, facendo dimenticare ai cittadini il modo con cui avete vinto le elezioni e lo scarto di soli otto voti. Se si votasse oggi non prendereste nemmeno la metà dei voti che avete preso a maggio del 2002>. Continua dicendo che il paese piange e sta perdendo tutte le opportunità di accesso ai fondi comunitari che presto, nonostante l'impegno dell'On. Fava a mantenere la Sicilia come obiettivo primario per l'accesso ai fondi Europei, saranno dirottati in larga parte verso i paesi dell'Est. Gli altri comuni ottengono finanziamenti, Raccuja niente anche perché non c'è nessuno che programma né "avete mai accettato le nostre proposte". In quasi due anni nessuna opera è stata completata o portata avanti, anzi, le cose sono peggiorate: la forestale ci ha restituito i boschi e non ne garantisce la pulizia con manodopera locale né é stato portato avanti il progetto che, a tal proposito, la minoranza aveva suggerito; i rifugi montani sono rimasti abbandonati, la frazione Zappa non è stata inclusa nella calamità proclamata dalla Regione, nonostante ad una interrogazione dell'opposizione sia stato risposto che era stata inserita; l'auditorium e la palestra restano chiusi e incompleti e non sono stati realizzati neanche i lavori programmati dal Consiglio Comunale nella seduta del 14/08/2003 per la scuola media, il tetto del castello, la fognatura in via Torre e a S.Nicolò-Cuba, la viabilità, la tettoia a Fondachello, la sistemazione dell'area e del lavatoio di S.Marco. Non parliamo della discarica e del fatto che non si sa se il Comune di Sinagra ha pagato per il conferimento dei rifiuti da maggio a settembre 2003. Non si parla più del piano di recupero del centro storico, dell'area artigianale, del P.R.G., mentre è stato approvato un piano triennale delle opere pubbliche senza che nessun consigliere, tranne, forse, uno ex DC, abbia potuto proporre qualcosa. <Avete approvato un piano triennale delle attività turistiche che è il bignamino del precedente>, nessuna notizia del parco eolico né della casa diurna per anziani. <Non avete utilizzato neanche i mutui della Cassa Depositi e Prestiti, l'unica cosa che volete fare è smontare il sagrato del 1804 antistante la Chiesa Madre>. Continua accusando la maggioranza di aver prodotto nuovi debiti fuori bilancio ed aver aumentato il disordine nel comune ove qualche poltrone incallito deve ancora completare le pratiche del terremoto del 1978. <Non è stata nominata la commissione disciplina né quella di valutazione dei dirigenti; non è stato dato sostegno ad iniziative produttive o turistiche, come ad esempio il Bed & Breakfast>. Perché tutto questo?   <La verità è che siete ostaggio delle comparse della ex DC>. A Raccuja arretra la democrazia: avete tentato di vietare comizi e assemblee e perseverate nei comportamenti illegittimi. Il sindaco non ha mai fatto una relazione semestrale e non nomina gli assessori, il Presidente del Consiglio strumentalizza la commissione regolamenti e vorrebbe utilizzare a suo piacimento anche i consiglieri della maggioranza; infatti, sospende spesso i lavori cercando, inutilmente, di persuaderli. <La gente dice che il presidente del consiglio non voterà mai la sfiducia per mantenere la carica, il prestigio e per interessi di partito>. Prosegue commentando le dimissioni dei due Assessori ed in particolare chiedendo al Sindaco se l'elenco dell'attività svolta dall'ex assessore Lenzo è veritiero oppure se bisogna pensare che è un bugiardo; chiede alla consigliera Raccuja di chiarire a cosa si riferisse quando ha parlato di "giunte segrete" e come vuole ripartire dopo la verifica. Conclude il suo intervento dicendo che, a suo avviso, non ci sono più le condizioni politiche né personali, all'interno della maggioranza, per continuare e racconta quanto dettogli da un anziano compagno che ha paragonato la maggioranza ad un padre di famiglia i cui figli piangono perché hanno fame ed esortato dalla moglie ad andare a lavorare, per portare da mangiare a casa, guarda, scrolla le spalle e non risponde. <Cinque anni sono lunghi in queste condizioni, sgombrate>.            

    Interviene Ciccino Merendino: Questo esecutivo ha portato avanti diverse iniziative in conformità al programma ma non senza difficoltà, per la mancanza in giunta dell'Assessore dei DS. A nulla sono valse le pressanti richieste alla componente DS per integrare la giunta. Ci sono stati incontri con diatribe, polemiche e processi personali, senza rispettare le regole pattuite e gli accordi. Addirittura, ci è stato negato un incontro-confronto dai DS, sulla situazione politico amministrativa. Dal dibattito di questa sera, fino a questo momento, non emergono i motivi della crisi e sarebbe stato importante far parlare il vice-sindaco. Il malessere è frutto di incomprensioni che possono essere affrontate e risolte. Continua rivolgendosi a Gaudio: <Caro Mario il comune non poteva gestire la metanizzazione ma l'assessore al ramo per le strade poteva controllare di più (N.d.R. Lenzo). La minoranza è per il tanto peggio tanto meglio e le comparse ex DC, invece, danno fastidio perché sono propositive e laboriose, come hanno dimostrato>.

Interviene Carlo Martella il quale mette in evidenza il fatto che il vice-sindaco non poteva intervenire, secondo quanto previsto dal regolamento, e afferma che non accetta le minacce della stessa quando dice di "portarsi via i suoi due Consiglieri". Ma, si chiede, sono proprio due? Parla degli errori di chi sosteneva il nuovismo a tutti i costi, cercando di eliminare dalla scena politica chi aveva già ricoperto cariche pubbliche. Oggi è dimostrato che il nuovismo non porta a niente di buono e si chiede per quale motivo e secondo quale criterio nuovista è stata riproposta la candidatura di Adornetto. Parla degli errori dei DS che debbono essere considerati vittime o carnefici? Afferma che la lista "Concordia e Sviluppo" è stata sostenuta da tanti "rappresentanti di botteghe" e che è stato un errore emarginare la componente del'ex sindaco Merendino. Le posizioni della Consigliera Raccuia e del Consigliere Tuccio non sono chiare perché da un lato dicono che così non si può continuare dall'altro chiedono al sindaco di azzerare la giunta, dandogli ancora un margine di tempo. E' corretta, invece, la posizione dei DS rappresentata da Gaudio. Continua, invitando il sindaco a fare un atto di coraggio e ad annunciare le proprie dimissioni, liberando il paese da questa amministrazione comunale. Auspica che, per il futuro, si possa lavorare tutti insieme, nessuno escluso, per il bene del paese, perché siamo tutti amareggiati per lo stato attuale delle cose e c'è bisogno di tutti per ricostruire. Chiudano le botteghe e ritorni la politica del buonsenso e dello stare tutti insieme.

Interviene il Sindaco Catena Mastrantonio la quale dice che interlocutore politico non è il sindaco e che si stanno tenendo le prove tecniche di trasmissione (per il voto di sfiducia? n.d.r.); non accetta provocazioni e scontri e dice che il consiglio sembra un tribunale ove qualcuno parla con tono scomposto (Gaudio?). Non sono emersi dalla discussione i veri motivi di chi chiede le dimissioni, la verità è che qualcuno si vuole rigenerare e la crisi non è politica. Rivolgendosi alla maggioranza dice: <siete stati voi a cercarmi per candidarmi, mi avete proposto un programma e promesso lealtà; invece, discussioni puerili e chiacchiere da pensilina. Ho preso un impegno con i cittadini e intendo mantenerlo>. Sostiene di non aver fatto le relazioni semestrali perché "sono un atto politico e avevo chiesto agli assessori, per iscritto, relazioni che non ho mai avuto". Continua dicendo che ha dovuto lavorare da sola e che gli è stata negata la collaborazione, che non ha accettato la collegialità tra controllore e controllato e in ogni caso con chi gioca a nascondino non ci può essere collegialità. Chiede: é possibile che il sindaco sia l'unico responsabile? Nel prossimo Consiglio comunale porterò la relazione. Rivolgendosi a Martella: <i bottegai se ne sono andati perché io non chino la testa>, questo sindaco è scomodo, i bottegai hanno iniziato a fare i saggi chiedendo nomine di esperti e giunta allargata ai consiglieri comunali ed agli uomini di buona volontà. I problemi della metanizzazione sono diventati di carattere personale io me ne occupo in via generale ma non sono un ufficio di collocamento ed è meglio non entrare nell'argomento per non dover affrontare "piccinerie". E' venuto meno un assessore e non è stato più nominato, ho dovuto subire attacchi personali durante lunghi incontri e anche in giunta mi si diceva che conto pochi voti e si è tentato di mettere il sindaco a bagnomaria da parte di qualcuno (ex assessore Lenzo?). Quali sono i motivi politici della crisi? Forse dovevo nominare Assessore un Santo? (si sente ridere perché l'Assessore Mastrantonio, nominato da poco, si chiama Santi) <Ho avuto contrasti anche con il vice-sindaco, ma è rimasta a sostenermi>; <prima o poi mi si presenterà un conto da pagare e lo pagherò ma sono stata e resterò al mio posto>. Quando mi renderò conto di fare un danno al paese me ne andrò,ma non ora per fare "rigenerare" qualcuno. Alle forze di maggioranza dico: nulla è perduto, il progetto è là, torni la politica. <Se la situazione non si risolverà cercherò collaborazione nell'ambito delle altre forze presenti in Consiglio e anche fuori>. Informa che l'auditorium è stato collaudato l'8/01/2004 e sarà inaugurato ed altri lavori pubblici saranno eseguiti. <Anch'io sono delusa soprattutto dei "compagni di processione", che si sono rivelati diversi da come dovevano essere, delle dimissioni dell'assessore Lenzo condivido solo il primo rigo mentre di quelle dell'assessore Di Perna condivido solo la frase in cui parla di problemi personali ma non ho avuto occasione di parlare con Lui>. Conclude dicendo che appena finirà l'intervento andrà via perché non vuole ascoltare le repliche dei Consiglieri che, tanto, immagina e anche perché é stanca.

E' mezzanotte e la Consigliera Raccuia propone il rinvio a data da destinarsi.

Il Capo Gruppo di opposizione, Carlo Martella, parla di atteggiamento irriguardoso del Sindaco e annuncia il voto favorevole del gruppo di opposizione al rinvio della seduta.

Il Consiglio vota favorevolmente la proposta di Raccuia.

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