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documenti d'archivio


Lettera dal Guatemala di Giovanni Barone dopo la sconfitta alle Elezioni Amministrative del 30/11/1997

 

    Il risultato elettorale delle elezioni comunali di Raccuja impone una profonda riflessione di tutte le forze di sinistra per comprendere le cause che hanno portato a questo risultato, gli effetti successivi ed il lavoro da fare per riguadagnare il terreno perduto.

    Vorrei in questo mio ragionamento fissare alcuni spunti di riflessione dai quali partire per elaborare una politica per il futuro di Raccuja.

    E' chiaro che le valutazioni che vado a fare non tengono in conto, a causa della mia assenza dall'Italia, di ciò che è accaduto in campagna elettorale.

    Ritengo che i motivi fondamentali della sconfitta vadano ricercati: nella difficoltà della uscente amministrazione comunale di portare all'esterno il lavoro svolto e le problematiche risolte; nell'assenza in questi anni di una politica sociale della Sinistra per Raccuja, che non ha saputo creare un tessuto sociale maturo, aperto alla solidarietà ed all'impegno collettivo, lasciando crescere senza accorgersene il particolarismo e l'individualismo di ogni persona; infine, l'assenza di un progetto economico efficace per Raccuja, con la promozione e l'indirizzo per la formazione di società, cooperative, attività economiche legate al turismo.

    Il primo spunto di riflessione nasce dall'analisi della distanza tra le forti aspettative che la vittoria della Sinistra del 1992 portava e quanto realmente è stato fatto e realizzato dall'Amministrazione.

    Pur considerando le difficoltà in cui si è operato con la riduzione dei finanziamenti ai comuni ed una assenza di certezza legislativa regionale, l'Amministrazione uscente, pur operando positivamente e con volontà, non è riuscita nella realtà e quindi nella coscienza della gente ad invertire il declino del nostro paese.

    L'amministrazione ha svolto un'azione positiva ma non sufficiente per dare entusiasmo e speranza alla gente che aveva creduto con forza all'affermazione del 1992.

    Crollati i muri ideologici anche a Raccuja, la sinistra non ha saputo allargare i propri confini che, anzi, si sono progressivamente ridotti, anche in consiglio comunale.

    E' necessaria una forte autocritica riguardo alla natura stessa della Sinistra ed al suo ruolo complessivo a Raccuja.

    La Sinistra non può permettersi di gestire il potere amministrativo senza una forte azione di formazione sociale.

    Non essendo educata ed abituata alla cultura del favore e della clientela la Sinistra deve coniugare ad una buona amministrazione corretta, democratica, fattiva, una forte azione sociale di promozione civile e culturale, che porti alla crescita di coscienza sociale collettiva, ad una coscienza responsabile in ciascun cittadino, ad una coscienza solidale, che promuova la partecipazione attiva.

    Questo è il solo modo per combattere la cultura dell'egoismo, della ricerca del favore, del particolarismo e dell'individualismo.

    A Raccuja è necessaria una politica sociale che combatta la disgregazione imperante, che promuova l'unione, la collaborazione e la cooperazione tra tutti i cittadini.

    Le ultime elezioni, con gli avvenimenti precedenti alla presentazione delle liste, sono stati indicativi per capire il livello delle ambizioni di ciascuna persona e gruppo che pensa di fare politica.

    Ciò a cui abbiamo assistito è stata solo una parata di personaggi ambiziosi, senza scrupoli e senza dignità.

    La sconfitta elettorale viene fuori anche da questi fattori, a causa di persone che svendono la loro appartenenza a Sinistra, che anzi lottano contro la stessa sinistra a Raccuja, non capendo il danno apportato al paese ed alla stessa Sinistra.

    Il terzo spunto è quello relativo alla mancanza di un progetto economico efficace per Raccuja: il nostro paese non può sopravvivere con i cantieri di lavoro o i pochi appalti che un comune può garantire.

    Necessita di una nuova economia. La sinistra, come ha fatto sempre in questi 40 anni, si deve fare portatrice di progetti economici, basati sul turismo, per rilanciare l'economia di Raccuja.

    Facendo e promuovendo società, cooperative o altro. Inventandosi una nuova economia per il paese.

    La creazione di strutture economiche avrebbe il doppio effetto di creare cultura solidale e dimostrare le nostre capacità.

    Sulle cose da fare nell'immediato, io penso che sia necessario ed indispensabile creare un FORUM DI GIOVANI aperto a tutti, senza alcuna discriminazione o pregiudizio, che porti avanti un'azione di promozione di progetti per Raccuja da proporre all'amministrazione, un'azione di controllo dell'attività amministrativa ed eventualmente anche di opposizione o di plauso, qualora l'azione fosse negativa o positiva.

    E' necessario valorizzare al massimo le potenzialità e le energie di tutti i giovani, quelli già direttamente impegnati in questa competizione elettorale e tutti gli altri.

    Per quanto riguarda la sinistra, ritengo necessaria la creazione di un coordinamento di tutti i gruppi presenti nella lista, per coordinare assieme le azioni da effettuare in consiglio comunale.

    In verità, io non credo che l'Amministrazione comunale che va ad insediarsi potrà fare grandi cose per Raccuja, a causa delle forti differenze programmatiche tra le diverse Componenti.

    Per questo è necessaria la nostra partecipazione ed attenzione, anche per applaudire, qualora l'azione amministrativa fosse sorprendentemente efficace.

    Raccuja, all'alba del duemila, ha bisogno - come già detto in varie occasioni più volte - del contributo di tutti i cittadini e ritengo, oggi più che mai, veritiera questa affermazione.

    Un saluto per tutti, ci vediamo presto.

    Antigua - Guatemala, 3 Dicembre 1997

 

                                                                                    Giovanni Barone

 

P.S.: Per Peppe, leggiti la poesia IF di Kipling, era la fonte della forza di Ernesto CHE Guevara.

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