La Gialli era una catena di fabbriche. Esse fabbricavano tutto, ma non erano come le altre industrie, gli stabilimenti Gialli, non rispettavano le norme ed inquinavano tantissimo: tutti i giorni dalle loro ciminiere uscivano gas e miasom, mentre il fiume veniva costantemente inquinato dalle sostanze chimiche e tossiche. Tutta la città era invasa da nubi di smog ed era addirittura impossibile girare per le strade senza maschera antigas.

La gente aveva iniziato a fuggire dalle città, dirigendosi verso le campagne, alla ricerca di aria sana e pulita e corsi d’acqua limpida.

In città la situazione andava peggiorando, non si poteva aprire le finestre per prendere una boccata d’aria, perché sennò...altro che boccata d’aria: si prendeva una boccata di gas nocivi.

Tutte le strade erano invase da un gas nero, che calava sulla città come una cappa scura, mentre il fiume era inquinato a tal punto che i cittadini non osavano più aprire i rubinetti, perché da lì uscivano torrenti di sostanze puzzolenti. Qua e là, sull’asfalto, giacevano carcasse di uccelli morti per il troppo fumo, tutti i pesci soffrivano e la maggior parte di loro moriva.

Le linee telefoniche erano interrotte. Tre persone uscite di casa senza mascherina, erano state ricoverate in ospedale in condizioni gravissime.

In città non si era più visto un raggio di sole e la gente era arrivata al punto di non capire più se fosse giorno o notte. Benché porte e finestre fossero accuratamente sigillate, i gas puzzolenti cominciarono a penetrare nelle abitazioni. Allora i cittadini tennero una riunione. Il sindaco disse:

“E’ anche in parte colpa nostra se siamo ridotti in questo stato: siamo noi che compriamo i prodotti di queste fabbriche. Smettiamo di comprare da loro e vedrete che smetteranno di funzionare”. “Ma sono le uniche fabbriche di cibo” obiettò un uomo.

“Ho pensato anche a questo” disse il sindaco “ogni settimana manderemo un uomo fidato in campagna con un camion fornito di cella frigorifera. Egli acquisterà, con i soldi dei cittadini, prodotti freschi dei contadini nella quantità desiderata”. La proposta venne approvata e la gente votò per eleggere quest’uomo. Da quel giorno nessuno comprò i prodotti della Gialli. Il proprietario era disperato e, un bel giorno, le enormi ciminiere si spensero, le fabbriche cessarono di inquinare il fiume.

Verso sera, dalle montagne calò un venticello freddo che trascinò via la cappa di gas. Finalmente la gente vide un bellissimo tramonto. Il mattino seguente, un gruppo di volontari andò a ripulire il fiume, così l’acqua zampillò nuovamente fresca e limpida. Gli abitanti erano felici, perché, si sa, il sole allieta il cuore.

 

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