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Liberate Barabba - numero 5 - SPECIALE D4
Comunione e Liberazione
La poltrona dell'assessore
La Poesia
La finestra sul cortile
Ri-fermiamoli
La sconfitta della società civile
Lotta continua
Delusione e disagio
Calcio e non solo
Ringraziamenti
Perchè abbiamo votato contro
 
 

 

COMUNIONE E LIBERAZIONE

Il cuculo ha una caratteristica particolare: depone le sue uova nei nidi degli altri uccelli, che provvedono a covarli. Una volta nati i piccoli del cuculo uccidono i piccoli dell'uccello che li ha covati.

 

 

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LA POLTRONA

Dopo l'impegno profuso in passato nell' "autoaffondare" il proprio referendum, apprezziamo ora la fermezza di Fermiamoli nel rivendicare l'ambita poltrona di assessore, che gli era sfuggita nel mese di giugno. A chi, se non a Fermiamoli, possiamo concedere il nostro incondizionato appoggio affinché possano unirsi a coloro che avevano, invano, cercato di fermare?

 

 

 

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IL CAMBIO DELLA RUOTA

Mi siedo al margine della strada.
Il guidatore cambia la ruota.
Non sono contento da dove vengo.
Non sono contento dove vado.
Perchè guardo il cambio della ruota
con impazienza?

B. Brecht, Poesie e Canzoni, 1953

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INTERVISTA A FRANCO PAPETTI

Dopo il voto contrario sulla D4 hai rimesso al Sindaco le deleghe di Assessore: credo sia opportuno spiegare ai cittadini il perché di questa decisione.
La Giunta Raimondo non ha rispettato il patto elettorale e i quattro punti politici decisi all'unanimità in Giunta: risoluzione di tutte le illegittimità, riduzione dei volumi commerciali, residenziale esclusivamente temporaneo e costo della metropolitana totalmente a carico dei privati. Inoltre, nonostante fossi l'assessore al Bilancio, sono stato escluso dalla delegazione trattante e non sono stato costantemente informato sull'andamento della trattativa. Come assessore alla Partecipazione ho invano richiesto assemblee pubbliche informative per gli assaghesi. In sintesi, è venuto a mancare un rapporto di fiducia: il Sindaco non solo non ha avuto il coraggio di comunicarmelo, ma si è rivolto alla Federazione del PRC facendo riferimento a "patti taciti" che non sono mai esistiti: i patti sono chiari e alla luce del sole, sono il programma elettorale.

Nel tuo lavoro di Amministratore non ti sei occupato solo della D4. Quali sono stati gli aspetti positivi del tuo incarico?
In questi primi mesi di lavoro ho predisposto, con la Giunta e gli Uffici, la stesura di un difficile Bilancio di Previsione 2005, realizzando alcuni importanti obiettivi programmatici, come la lotta all'elusione ed evasione dell'ICI su immobili e aree commerciali; il conferimento a un esperto dello studio per la riorganizzazione della macchina comunale; la pubblicazione del primo opuscolo informativo sul Bilancio 2005 e la convocazione della prima assemblea pubblica realizzata ad Assago sul Bilancio del Comune.
Il rammarico è di non essere riuscito a presentare il progetto sulla Partecipazione, la cui realizzazione ha bisogno della fiducia e della collaborazione di tutti i componenti della Giunta e dell'Amministrazione: nel contesto attuale mancano i presupposti per la sua riuscita.

Come sarà la tua opposizione in Consiglio Comunale?

Sarà condizionata da due fattori: dal riconoscimento del Gruppo Consigliare di R.C. e dalle scelte che farà l'Amministrazione comunale rispetto al programma. Per esempio, manca una proposta di politica culturale che si differenzi dall'Amministrazione precedente ed esca dal ghetto della dipendenza dalla Parrocchia, come il Maggio assaghese e la Sagra. Il centro civico e le sue piazze vengono scarsamente utilizzate, mentre è carente lo spazio per promuovere il protagonismo dei giovani e le iniziative musicali a loro indirizzate. Non ci sono, inoltre, proposte teatrali e cinematografiche, anche se notiamo positivamente la riuscita di alcune iniziative sulla storia della musica. Manca, comunque, un progetto di politica culturale laica. Aggiungo che, anche in occasione delle celebrazioni del 60° anniversario della Liberazione, la Giunta Raimondo si è fatta notare per la sua "anomalia": mentre tutti i Comuni erano in piazza Duomo, riuniti attorno al Presidente Ciampi, lor signori hanno preferito organizzare, in concomitanza della manifestazione nazionale, la celebrazione locale del 25 Aprile.

E rispetto alla politica nazionale?
Rimane fermo l'impegno per mandare a casa il governo Berlusconi. Come abbiamo fatto per le elezioni regionali, resta l'impegno del Partito a collaborare con il Centrosinistra nella campagna per le elezioni politiche nazionali. Non vanno confuse le posizioni locali con gli obiettivi politici generali.

Come si presenta il nuovo quadro politico assaghese?

L'alleanza anomala da CL-Forza Italia a Rifondazione Comunista non ha retto alle prime difficoltà; non basta un accordo in negativo, contro qualcuno. Sono prevalsi nella coalizione gli interessi forti e le alleanze preferenziali moderate. Serve un nuovo percorso, un progetto tra l'area della sinistra alternativa e quella parte della società civile che condivida la difesa del territorio e una nuova politica culturale e sociale, con la partecipazione dei cittadini.
Il quadro politico assaghese in questo momento risulta molto incerto. I numeri per amministrare ci sono; ma, visto il trasformismo dei politici assaghesi, non escludo ulteriori sorprese.

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RI-FERMIAMOLI

No pasaran! Spagna 1936, questo il grido degli antifascisti. No pasaran! (fermiamoli), lo slogan che risuonava in Assago fino alle scorse elezioni comunali.
No pasaran! Referendum. No pasaran! No alla "Torre di Babele". No pasaran! Fermiamoli.
E invece sono passati.
1- I cementificatori. Così hanno confermato i tecnici in Consiglio Comunale il 29 marzo 2005: "Praticamente non c'è nessuna differenza tra l'accordo Musella e quello Raimondo"(sic).
I fratelli Cabassi ringraziano.
2- La ex giunta Musella , che con questo accordo prende i classici due piccioni con una fava.
Primi piccione: viene praticamente attuato il piano tanto caro a Musella (lo hanno detto i tecnici di Raimondo).
I fratelli Cabassi hanno già ringraziato.
Secondo piccione: Musella si prende il gusto di votare strumentalmente contro (domani, quando lo sfacelo sarà compiuto, saprà abilmente indicarci nella attuale amministrazione la causa di tutti i nostri guai urbanistici).
"Ma anche Papetti ha votato contro (come già contro il piano Musella)".
Beh! Sì certo, ma era da un pezzo che diceva che così non andava bene, perché questo non rispettava il programma della Lista Uniti per Assago.
E non è questione di interpretazione: 30.000 metri quadri di abitazioni sono il doppio dei 15.000 previsti in precedenza. Sei nuovi centri commerciali non sono uno scherzo (passeremo i nostri fine settimana intrappolati nel traffico, già lo siamo ora, se volete farvi un'idea pensate alla nuova Vigevanese).
E' difficile enfatizzare su questo bel risultato, imposto ai cittadini Assaghesi senza chiedere il loro parere. Chi ieri chiedeva il referendum e gridava all'ingiustizia per il no di Musella, oggi alla richiesta di indire un'assemblea pubblica informativa con i cittadini ha opposto un netto rifiuto.
Sarebbe bello che i cittadini sapessero perché quello che era giusto ieri, non lo è più oggi. O no?

No ri-pasaran! Ri-fermiamoli!

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LA SCONFITTA DELLA SOCIETA' CIVILE

La vicenda dell'approvazione della convenzione per l'area D4, dal punto di vista della società civile, rappresenta la sconfitta delle istanze portate dal basso, della democrazia partecipata; rappresenta la fine del sogno di poter incidere, come semplici cittadini, in maniera diretta, sulle grandi scelte che determinano l'assetto del territorio. Può rappresentare anche la fine di un rapporto fiduciario con chi, eletto facendo grandi promesse, al momento di rispettare il patto con l'elettore, si defila con motivazioni apparentemente pretestuose e ai più incomprensibili. Rappresenta la vittoria dei soliti Poteri Forti, che da noi si identificano da sempre con il trasversalissimo Partito del Mattone. Perché alla fine, il progetto muselliano per urbanizzare l'area D4 è arrivato a compimento. E' vero che sono cambiati alcuni aspetti, ma il progetto resta nella sostanza lo stesso: lo dice l'architetto Capelli (!!!), l'estensore del Piano, che, nominato da Musella, continua tranquillamente anche con Raimondo a svolgere il proprio lavoro e non poteva essere diversamente se l'impianto progettuale resta lo stesso. Certo ci dicono che ci sono più quattrini per l'Amministrazione, ma era questo che chiedeva il popolo di Fermiamoli? E questo gli era stato promesso? E, colmo dell'ironia, in Giunta e in Consiglio Comunale, oggi siedono i rappresentanti della cosiddetta Società Civile, che hanno allegramente tradito, quantomeno le aspettative, di chi li aveva eletti. Questo è il danno più grave, ancora più grave della colata di cemento che comunque sommergerà la D4. In definitiva, la sera del 29 marzo, ha rappresentato per Assago uno dei punti più bassi del rapporto tra la gente e le istituzioni: abbiamo dovuto contare tra i voti favorevoli alla cementificazione dell'area D4, quelli degli esponenti del comitato Fermiamoli (Sindaco compreso!), quello del rappresentante (per meglio dire ex-rappresentante) di un'associazione, Vivere Assago, che ha nel suo statuto il compito di "sviluppare iniziative dirette a migliorare gli aspetti urbanistici e ambientali nel territorio di Assago", e del Consigliere di un partito, i Verdi, il cui nome dovrebbe essere un programma. E pensare che erano sufficienti 3 di questi voti per bocciare il progetto! Abbiamo anche dovuto assistere, noi che abbiamo fatto della partecipazione uno dei nostri cavalli di battaglia, allo spettacolo poco edificante di un fascista che chiedeva un'assemblea pubblica e dei nostri rappresentanti che la negavano; e per finire abbiamo dovuto ascoltare i due tecnici, nominati da questa Amministrazione, spiegare che il progetto (che di lì a poco sarebbe stato approvato) era, in sostanza, lo stesso licenziato da Musella un anno fa!

Associazione Vivere Assago

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LOTTA CONTINUA

Sicuramente agli assaghesi interessa conoscere in modo chiaro quale sia l'evolversi della vicenda urbanistica e dove siano finite le promesse elettorali del giugno 2004: lotta agli interessi privatistici speculativi, salvaguardia del territorio, no al commerciale, incentivazione degli insediamenti ad alta tecnologia e ad alto valore scientifico, partecipazione dei cittadini alla pianificazione urbanistica. Pare che tutti questi obiettivi siano stati clamorosamente dismessi!
Nove mesi di gestazione per costituire solo la commissione biblioteca, centro anziani "gambizzato", centro giovani: il nulla, mentre, senza progetti, piove denaro pubblico sulle associazioni dell'area Sport e Tempo Libero!
Nel frattempo l'assessore Papetti, di Rifondazione Comunista, scopre un'elusione fiscale perpetrata da "contribuenti" assaghesi per 1 milione e 300.000 euro!!!… e già qualcuno trema…
Parliamo ora del progetto urbanistico "D4": ubbidendo supinamente alle richieste della proprietà si andranno a costruire centri commerciali e residenza fissa. Risultati previsti: aumento del caos e creazione di un ghetto dorato e CLientelare per quei 1.000 e più abitanti che vi si insedieranno, destinati sicuramente ad aumentare.
Aree commerciali: mi pare che ve ne siano già abbastanza nella zona e tutte fanno fatica a sopravvivere; pochi e precari i posti di lavoro per i residenti, ma sicuramente aumenteranno traffico, inquinamento e cementificazione. E' questo quello che vogliamo offrire a noi stessi e alle giovani generazioni? Un futuro scenario costituito da passeggiate fra gli scaffali dei supermercati spingendo carrelli vuoti e boccate di veleni espulsi da auto in coda per un parcheggio?!?
Nelle mie fantasie immagino grassi e sbavanti politici e amministratori, con in mano crocefisso e tricolore, al taglio del nastro per l'inaugurazione della mostruosa Torre di Babele.
Ho la vaga impressione che i soggetti che ambiscono a questi obiettivi siano miopi burocrati accecati da egoistici ritorni economico-elettorali e di immagine.
Cari concittadini, noi non ci stiamo e continueremo a batterci per un'altra Assago.

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DELUSIONE E DISAGIO

Non possiamo nascondere il senso di profonda delusione che ci pervade nel valutare i risultati della trattativa tra l'Amministrazione Raimondo e il gruppo Cabassi, proprietario della D4.
Riteniamo che le scelte della nuova amministrazione non si discostino sostanzialmente da quelle effettuate dalla passata amministrazione.
Nonostante il programma elettorale della Lista Uniti per Assago, cui noi abbiamo aderito, facesse riferimento ad obiettivi ben precisi, ci troviamo ora con una prospettiva diversa:
- Residenziale permanente: con la prospettiva di generare una Assago 2.
- Viabilità a servizio del comparto, ma di cui non si sa nulla, con il rischio di intasare definitivamente il sistema viario della zona.
- La presenza di sei centri commerciali, invece di sette(!), di un insediamento residenziale (circa 1000 nuovi abitanti) e del sistema di infrastrutture stravolgerà comunque il territorio che ne risulterà inevitabilmente compromesso.

Oltre ai risultati, precedentemente sintetizzati, non condividiamo la mancanza di partecipazione con i cittadini assaghesi. Cittadini che hanno votato un programma preciso, in cui uno degli elementi caratterizzanti era appunto la partecipazione.
Condividiamo con i compagni di Rifondazione e gli amici dell'associazione Vivere Assago un profondo disagio per gli atti che gli amministratori hanno espresso via via, un agire che sempre più si sta allontanando dal patto esplicito con i cittadini.

Luigi Autunno componente Lista Civica Uniti per Assago

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CALCIO E NON SOLO

Finale di partita

A partita conclusa, ecco le pagelle dei giocatori:
- un sindaco vanitoso,
- un assessore all'urbanistica illusionista,
- un vicesindaco trasformista.

I miei concittadini, me compreso, pagano allo Stato, pagano alla Chiesa, ma vogliono pensare e decidere con la propria testa, respirare con i propri polmoni: il tutto in piena libertà di coscienza.
Forse ci sarà qualcuno a cui piacerà darmi dello stravagante (coloro che credono stravaganza tutto ciò che esce dal vecchio e monotono stile).
Spero che i miei concittadini rendano giustizia alle mie stravaganze e diano un calcio d'inizio ad un futuro più giusto…

La mano sinistra

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RINGRAZIAMENTI

Cabassi prende carta e penna e scrive, in data 19 Aprile 2005, al Sindaco Raimondo, al Vicesindaco Pagliuca e all'assessore all'Urbanistica Codegoni, ringraziandoli a nome del Gruppo Cabassi: …"con speciale cordialità, delle energie, del tempo e della sensibilità politica che avete investito in questa vicenda… consapevole che avete dovuto superare non poche difficoltà e resistenze per il raggiungimento di un obiettivo che costituisce - e lo credo fermamente - un'opportunità anche per Assago".
Promessa che risulterà fallace!

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PERCHE' ABBIAMO VOTATO CONTRO

Analizziamo i contenuti della Convenzione, firmata dalla Giunta Raimondo:
1. Il nuovo progetto non è stato esaminato dalla commissione urbanistica, che non è stata ancora nominata a distanza di 11 mesi dall'insediamento della nuova Amministrazione.
2. Solo alcune illegittimità segnalate dai consulenti tecnici sono state sanate, mentre non vengono risolte quelle più importanti inerenti al PRG e alla Variante alla viabilità. L'atto votato in Consiglio Comunale non consente ai cittadini di presentare osservazioni.
3. La destinazione a "residenza permanente" delle superfici commerciali e paracommerciali è irregolare, perché nella delibera n°66/89 di Consiglio Comunale "Criteri di attuazione della D4", ancora in vigore, la residenza è temporanea, al servizio delle attività insediate. Oggi, con l'introduzione di un così massiccio quantitativo di residenza stabile (1.000 abitanti circa), si ingenera un fabbisogno di opere pubbliche e servizi che il privato costruisce, ma che l'Amministrazione dovrà gestire. Inoltre, poiché la proprietà si è resa disponibile a costruire parte di questi servizi fuori dal comparto, ha guadagnato la possibilità di avere altra superficie su cui edificare altri volumi (residenziali?). La scelta di accettare la costruzione di un centro abitato oltre l'autostrada e la futura metropolitana ingenera un processo disgregativo urbanistico e sociale con la realizzazione di un "ghetto".
4. Le opere di urbanizzazione (strade, parcheggi, verde, ecc.) cedute al Comune dalla proprietà sono atti dovuti, non regali, perché sanciti da norme di legge. Infatti, non sono stati ceduti i parcheggi più importanti: quelli di pertinenza dei centri commerciali.
5. Alcune delle aree a verde "generosamente cedute" dal privato all'Amministrazione pubblica non potrebbero essere accettate dall'Amministrazione in quanto sono fasce di rispetto autostradale.
6. Le aree che la proprietà non cede al Comune sono calcolate con valori inferiori a quelli determinati con delibera di Giunta Comunale n°35/2005: ciò provoca un possibile danno economico erariale.
7. Bando di Pubblica Utilità: la disponibilità della proprietà (sia nei tempi, sia nella superficie) per la realizzazione di opere di eccellenza (università, attività museali, ecc.) è ridicola.
8. La presenza di 6 strutture commerciali di grande distribuzione sarà un atto di morte annunciata per i piccoli commercianti assaghesi.
9. In nessun articolo della Convenzione è esplicitamente dichiarato che la proprietà dell'area paga il rimanente costo della metropolitana. Perciò sarà sempre il Comune di Assago a stornare soldi altrimenti destinabili alle opere pubbliche.
10. Per gestire il parcheggio che la proprietà cederà al Comune sarà creata una società mista, permettendo al privato di guadagnare ulteriormente.
11. I concetti di compatibilità ambientale introdotti nella convenzione mal si equilibrano con il danno che provocherà un insediamento di tale portata. Non saranno certo i pannelli fotovoltaici o le murature a contenimento energetico ad abbattere l'inquinamento delle decine di migliaia di automobili che ogni giorno transiteranno intorno a questo centro (smog biocompatibile?).
12. Si è impedito un dibattito democratico con la cittadinanza su scelte urbanistiche di fondamentale importanza per il futuro di Assago: infatti si sono rigettate le proposte di promuovere assemblee informative e consultive, contraddicendo così lo spirito e la lettera del programma elettorale della Lista Uniti per Assago.
Il rappresentante di Rifondazione Comunista, aveva già votato contro il Piano della Giunta Musella perché introduceva la residenza permanente e un consistente insediamento commerciale a scapito di una valorizzazione tecnologico produttiva dell'area D4; non poteva accettare le scelte della Giunta Raimondo che riproducono logiche insediative di sviluppo dannose sotto il profilo sociale, occupazionale, urbanistico e ambientale, che contraddicono punti fondamentali del programma elettorale della Lista Uniti per Assago.

PRC Assago - Circolo Rosa Luxemburg