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Vixen GP
vs
Celestron CG5

Subito le foto... direi la differenza c'è ma (spesso) non si vede...

A prima vista sembrano proprio identiche, colore a parte logicamente; a guardarle attentamente si iniziano a notare le differenze, spesso minime, ma si sa, spesso l'essenza sta nei dettagli e infatti sono proprio i dettagli che in questo caso fanno la differenza.

Curioso è osservare che la GP a dispetto dall'aspetto e dalle dimensioni praticamente identiche è più leggera di circa 1.5 kg della CG5.

La CG5 è il clone cinese, a basso costo, appunto della famosa Vixen GP, anzi qualcuno afferma addirittura della GP-DX, di sicuro è una montatura valida nell'uso visuale, molto stabile e di sicuro riesce, parlo per esperienza personale, a sostenere ottimamente nell'uso visuale un Schmit-Cassegrain da 8" (C8 Celestron) con in parallelo, con barra di ferro non proprio leggera, un rifrattore acromatico 80/400 (Konus Vista 80).
I difetti subito avvertibili di questa montatura sono:

  1. patologica durezza degli assi, dovuta a un grasso lubrificante che sembra più colla che grasso (e almeno nel mio caso, a assi un po' troppo "stretti" che comunque si riescono a smollare smontando oppurtunamente la montatura), e che a mio avviso da addirittura problemi a bilanciare il telescopio e potrebbe alla lunga creare problemi ai motori
  2. rotazione di 360° attorno agli assi che lungo l'intera rotazione sembra non perfettamente uniforme
  3. moti micronometrici un po' duri e a sensazione poco fluidi, affetti da backlash non tremendo ma avvertibile
  4. posizione della leva di blocco dell'asse di A.R. scomoda
  5. cerchi graduati e indici poco rifiniti
  6. bolla torica inaffidabile
  7. cannocchiale polare, per'altro non di serie, stile giocattolo, otticamente discutibile, con reticolo non illuminato, da collimare con sistema poco efficace e stabile, da regolare, diciamo in stile GP, con i cerchi graduati che di per se non è un difetto, ma lo diviene con in suddetti cerchi graduati

Tutti questi difetti sono più che tollerabili per uso visuale, tant'è vero che io l'ho usata per un paio d'anni e con notevole soddisfazione; per un uso fotografico, credo lo siano invece molto di meno, soprattutto per fare fotografia ccd, che richiede sicuramente un preciso stazionamento polare che con un cannocchiale polare quantomeno discutibile come quello della CG5 diviene un problema (non rimane che il metodo di Bigourdan delle "derive" e moti su gli assi direi di "qualità assoluta", cosa che la CG5 non riesce a garantire.

La GP penso che non abbia assolutamente bisogno di presentazioni, la sua diffusione tra gli astrofili, astrofotografi e no, è la logica conseguenza di un progetto sicuramente riuscito ed il suo miglior biglietto da visita.

Praticamente impeccabile in ogni dettaglio, dai cerchi graduati, al cannocchiale polare con reticolo illuminato, ai moti micronometrici fluidi e praticamente esenti da backlash (in caso contrario e possibile regolare le viti senza fine fino ad raggiungere il miglior compromesso tra leggerezza e fluidità di movimento e backlash all'inversione del moto), alla rotazione degli assi assolutamente precisa e dalla giusta e uniforme durezza (bilanciare il telescopio e un gioco da ragazzi... cosa che in effetti non è con la CG5), insomma se qualcuno riesce a scovarne un difetto, lo prego gentilmente di contattarmi.
Addirittura, anche se generalmente non adotto questa tecnica, grazie ai cerchi graduati (che anche se non troppo grandi, sicuramente precisi) si riesce tranquillamente a puntare il telescopio, via coordinate equatoriali con facilità, cosa che con la CG5 non è in effetti praticabile causa il difficile stazionamento polare dovuto al famigerato cannocchiale polare e ai cerchi graduati poco precisi.
Per quanto riguarda la stabilità con tubi ottici fino a 6/7 kg direi che è impeccabile nell'uso visuale, con un buon treppiede da teodolite irrigidito con profilati a U di alluminio su cemento e/o piastrelle le vibrazioni conseguenti al classico urto deciso al tubo ottico si smorzano in meno di 2 secondi; in fotografia non ho esperienza personale di inseguimento, pose non guidate e facilità di guida. Per quanto riguarda la portata massima, forse si può avere la sensazione che la quella della GP sia appena inferiore a quella della CG5 che forse anche a causa della sua durezza degli assi sembra proprio granitica.

Per quanto riguarda la motorizzazione, i motori della CG5 funzionano perfettamente anche montati sulla GP, a conferma della compatibilità totale garantita dalla Celestron verso lo standard GP della Vixen, che prevede per la sua GP o una motorizzazione a due assi o il famoso sitema GOTO Skysensor, cha in teoria dovrebbe funzionare perfettamente anche sulla CG5.

 

Conclusioni

Dopo quasi tre anni di utilizzo in ambito visuale della CG5 devo dire che è una montatura valida e molto stabile, soprattutto accoppiata ad un buon treppiede; logicamente per un uso visuale tutti i suoi difetti sono più che tollerabili, viceversa per la fotografia, pur non avendo esperienza diretta in merito, non mi sento assolutamente di consigliarla perché pur essendo solida è, per così dire, imprecisa e passatemi il termine, un po' rurale...
La GP invece è inappuntabile sotto tutti i punti di vista!
L'unico neo è la portata limitata a 6/7 kg ma volendo e in caso di necessità c'è la GP-DX... e che da quanto ho capito NON LA FANNO PIU'!!!
La Vixen infatti ha iniziato la produzione della "nuova" GP, la SPHINX disponibile solo motorizzata con il nuovo sistema GOTO StarBook (tranquilli mi dicono che lo Skysensor rimane ancora in produzione per un po'...) e quindi se non l'avete già non vi rimane che l'usato (io l'ho presa usata a 350€ circa 8/9mesi fa in tempi non sospetti) che purtroppo penso aumenterà di prezzo proprio per il fatto che primo non verrà più prodotta e secondo non tutti vogliono o possono permettersi una montatura GOTO da 2094€ treppiede escluso... (presso MIOTTI di MI) e alternative alla GP di qualità e prestazioni paragonabili personalmente oggi come oggi io non ne vedo... salvo potenzialmente la HEQ5... forse... ma è sempre cinese...

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