Mannino Patané (Gaetano) - La tecnica elettronica e sue applicazioni - Vol. 3, tomo 1 e 2 - Hoepli [Ed. 1 - 1966]
La copertina del tomo I
La copertina del tomo II
Illustrazioni di copertina - A sinistra in alto: particolare sistema di impacchettamento delle piastrine e dei circuiti stampati nella parte elettronica della Mercator Olivetti serie 5000, per ridurre l'ingombro e per ottenere la più facile accessibilità alle singole parti componenti. A sinistra in basso: antenne paraboliche del ripetitore telefonico per il collegamento Genova-Imperia-Sanremo. Al centro: torre per antenne direzionali e relés ripetitori e di trasferimento per radio e tv situata a Mellendorf (Hannover) e attrezzata con radiatori Telefunken, alcuni dei quali sono speciali, di nuovo tipo e per i 2000 e 4000 MHz. A destra in alto: memoria a dischi magnetici Ramac della IBM che contiene milioni di dati. A destra in basso: antenna tipo Cassegrain del diametro di m 14, costruita dalla Soc. Co.El. Componenti Elettronici per il terminale italiano della stazione di comunicazioni spaziali del Fucino della soc. Telespazio.
Applicazioni industriali.
Tomo I - Calcolatori ed elaboratori elettronici (unità fondamentali, operatori funzionali, caratteristiche, programmazioni, codificazioni, classificazioni, specializzazioni, elaborazioni, particolarità costruttive, applicazioni varie, anche per la tele-elaborazione in tempo reale, in astronomia, per i voli spaziali, nella regolazione dei processi industriali e dei traffici ferroviario e stradale, nelle traduzioni automatiche, nella documentazione di pubblicazioni, nella istruzione programmata, ecc.) - La cibernetica in generale, in medicina e in biologia - Automatizzazione, automazione, ricerca operativa e simulazione - Principî, tecnica e applicazioni della trasmissione dei dati - Amplificatori operazionali - Ferriti (costituzione, proprietà e applicazioni del ferroxdure e del ferroxcube) - Circuiti logici e moltiplicatori di funzioni - Algebra di Boole - I vari tipi di memorie - Convertitori analogico-numerici e viceversa - Generatori di funzioni - Servomoltiplicatori - Telescriventi - Riconoscimento automatico di caratteri e configurazioni - Calcoli e dispositivi analogici vari - Microcircuiti integrati e la tecnologia planare e con accrescimento epitassiale - Aritmetica binaria, semibinaria e mista, ecc.
Tomo II - Telegrafia e telefonia multicanali - Radiofonia e TV in cavo coassiale - Dispositivi allo stato solido nel campo delle tele e radiocomunicazioni - Transistore ad effetto di campo e Varicap - Radiocollegamenti fissi (ponti radio) e attraverso satelliti artificiali, sincronizzati o meno - Antenne direttive (compresa la cassegrain) - Antenne diversity - Canalizzazioni più importanti adottate per i ponti radio dalle considerevoli capacità di trasmissione (600 canali TF o più) - Filtri di smistamento (T magico, ibrido 3 dB, a componenti non reciproci, ecc.) - La stazione del Fucino e sue funzioni - Guida dei veicoli spaziali col sistema inerziale - Radar nelle sue varie e moderne applicazioni (inseguimento angolare, navigazione marittima e fluviale, meteorologia, misura delle distanze, ecc.) - Dispositivi e accorgimenti antiradar - Radioapparati per l'assistenza di aerei in volo - La radiospoletta americana VFT, ecc. - Il microscopio elettronico (elementi costruttivi e applicazioni di maggior rilievo).
Terzo volume (in due tomi) dei tre volumi che compongono l'opera di Mannino-Patané che costituiscono un ampio trattato sulla tecnica elettronica e le possibili applicazioni con i dispositivi disponibili all'epoca. Testo destinato a chi è in possesso delle necessarie basi matematiche.
Il primo tomo è in pratica un libro di informatica. All'epoca però il termine informatica non era ancora entrato nell'uso comune. Chi desidera compiere un viaggio nell'archeologia di questa scienza, oggi applicata pressoché ovunque, troverà in questo volume la descrizione di mezzi, sistemi e programmi che hanno fatto funzionare i primi centri di elaborazione dati, dove tecnici in camice bianco si spostavano fra enormi armadi e grandi registratori magnetici di dati su nastro. Ci si potrà così rendere conto dell'evoluzione che ha avuto la tecnica informatica dai suoi esordi ad oggi, gli stravolgimenti nell'organizzazione del lavoro nelle grandi aziende, il turbinio di investimenti spesso polverizzati in pochi anni dal progredire della tecnologia.
Il secondo tomo è invece destinato alle telecomunicazioni, al radar e al microscopio elettronico.
I due tomi sono formati complessivamente di pagine XXXII - 947, con 514 illustrazioni, di cui 4 fuori testo e XVI tabelle. Dimensioni 17,5 x 25. Brossura.
Il frontespizio del tomo I
Il frontespizio del tomo II
INDICE TEMATICO
(terzo volume di TECNICA ELETTRONICA)
Tomo I.
PARTE PRIMA
GLI ELABORATORI E I CALCOLATORI ELETTRONICI
CAPITOLO I. - APPLICAZIONI, IN LINEA GENERALE, DEGLI ELABORATORI E DEI CALCOLATORI ELETTRONICI E FUNZIONI DEI RISPETTIVI COMPONENTI.
1. - Automatizzazione e automazione
2. - La ricerca operativa e la simulazione
3. - Il controllo numerico
A) Definizione e classificazioni del controllo. - B) Le fasi principali di uno studio del controllo numerico. - C) Esempi di installazioni di controllo numerico.
4. - Principî e tecnica della trasmissione dei dati
A) Considerazioni generali. - B) Campi di applicazione della trasmissione dei dati. - C) Collegamenti tipici. - D) Le reti di trasmissione. - E) La velocità di trasmissione e sua misura. - F) La necessità della sicurezza della trasmissione. - G) Sistemi di controllo degli errori. - H) L'opportunità dello studio della trasmissione dei dati.
5. Le apparecchiature Olivetti per la trasmissione dei dati
A) Premesse. - B) Caratteristiche generali delle apparecchiature di trasmissione con nastro perforato. - C) Apparecchiatura per trasmissione di dati su collegamenti telegrafici. - D) Apparecchiatura per trasmissione di dati su collegamenti telefonici. - E) Lettore di caratteri magnetici.
6. - Classificazione, possibilità e specializzazioni dei calcolatori elettronici
7. - I calcolatori analogici elettronici, anche nei confronti dei numerici
A) Generalità - Calcolatori e dispositivi invertitori. - B) I vari tipi di calcolatori analogici. - C) Precisione e velocità di calcolo dei calcolatori analogici nei confronti dei numerici. - D) Campi d'impiego dei calcolatori analogici. - E) Unità fondamentali, operatori e alcune operazioni dei calcolatori analogici. - F) Altre operazioni del calcolatore - Unità d'ingresso e d'uscita. - G) Alcuni circuiti per la realizzazione di talune funzioni dei calcolatori analogici. - H) Esempio di soluzione di una equazione differenziale di secondo ordine. - I) Cenni sui problemi della programmazione.
8. - Vantaggi degli elaboratori e dei calcolatori elettronici numerici. - La cibernetica. - Ricerche sulla memoria umana
9. - Le unità e la modularità di un elaboratore e di un calcolatore elettronico numerico, detto pure digitale
10. - Le elaborazioni di massima degli elaboratori e dei calcolatori elettronici digitali
11. - Come funziona, di massima, un elaboratore o calcolatore elettronico digitale
12. - Il linguaggio-macchina. - Le istruzioni codificate. - I linguaggi algoritmici e commerciali. - Cenni sulla programmazione memorizzata e su particolari tecniche di programmazione. - L'organigramma
13. - Il manuale e il linguaggio di programmazione. - Schemi logici e funzioni di commutazioni
14. - Cenni sulle elaborazioni di un programmatore
15. - Calcolatori elettronici nella regolazione automatica di processi industriali
A) Considerazioni di carattere generale. - B) Operazioni di massima necessarie per processi industriali. - C) Funzioni di calcolazione. - D) Ottimizzazione della regolazione. - E) Introduzione dei dati nel calcolatore in serie o in parallelo. - Vantaggi dei sistemi di regolazione automatica. - F) Strumenti, dispositivi e apparecchiature richiesti dai sistemi. - Conversione di un dato analogico in numerico mediante i potenziometri a bilanciamento automatico.
16. - La tele-elaborazione
17. - Sistemi di elaborazione in tempo reale (Real Time Systems)
18. - Memorie, rete di comunicazione e terminali di un sistema Real Time. - Tele-Processing per prenotazione posti di aerei di linea
19. - L'automazione nel settore bancario. - Una delle realizzazioni della Olivetti-Bull
A) Funzione di massima del sistema in un grande istituto di credito. - B) La meccanizzazione integrale. - C) Il trasferimento dei dati dai nastri. - D) I canali del nastro. - I collegamenti meccanici. - E) Funzioni del perforatore e dell'asta di programmazione. - F) L'elaboratore elettronico Gamma 60 della Olivetti-Bull. - G) Compiti e possibilità dell'unità centrale del Gamma 60. - H) Gli organi di elaborazione del Gamma 60. - I) Organi di entrata, di uscita e di memorizzazione. - Le stampatrici. - J) Il tavolo di comando. - K) La programmazione del Gamma 60. - L) I controlli del gamma 60. - M) Lo schedario centrale della clientela.
20. - Il Tele-Processing ai IX Giochi Olimpici invernali di Innsbruck 1964
21. - Il Tele-Processing ai XVIII Giochi Olimpici di Tokio 1964
22. - Il Tele-Processing nel controllo dei voli spaziali
23. - Il progetto Mercury. - Calcolatori per impieghi aero-spaziali
24. - Calcolatori speciali per il controllo interno e la guida dei mezzi in moto nello spazio. - Il programma Gemini
25. - Il controllo del traffico aereo
26. - Elaboratori per la compilazione degli itinerari turistici alla Fiera mondiale di New York 1964-5
27. - Gli elaboratori elettronici nel campo ferroviario
A) Nozioni di carattere generale. - B) Alcune realizzazioni negli Stati Uniti d'America. - Esperimenti nelle nostre F.S.. - C) Il simposio di Parigi.
28. - Ulteriori iniziative e prospettive del prossimo futuro delle Ferrovie dello Stato italiane
Interno di una cabina di stazione ferroviaria di smistamento con apparato VERLAC comprendente un calcolatore elettronico
29. - Elaboratori elettronici per la regolazione del traffico stradale. - L'impianto milanese
30. - Regolazione del traffico stradale della città di Toronto
A) La funzione dei rilevatori del traffico. - Come progettato il piano organico e da quali studi era stato preceduto. - C) I mezzi di controllo. - D) Le cinque tecniche principali per controllare il traffico. - E) Descrizione generale del sistema. - F) Considerazioni sulla programmazione. - G) Il controllo sui semafori. - H) La logica del sistema UNIVAC 1107. - I) Descrizione delle funzioni dei componenti del sistema.
31. - Moderne tecniche di elaborazione degli orari del personale viaggiante nelle aziende di trasporti pubblici e intercomunali
32. - La tecnica di classificazione Uniterm. - La biblioteca a nastri magnetici
A) Il sistema Uniterm o della « parola chiave ». - B) Considerazione d'ordine generale. - Il sistema della School of Library Science. - C) L'elaboratore Filesearch. - D) L'elaborazione nel campo legale. - E) La documentazione automatica anche di testi di altre lingue. - F) La documentazione applicata ai testi sacri.
33. - Le traduzioni automatiche. - La macchina che osserva e descrive
34. - Calcolatori traduttori
A) Traduzione automatica dal francese e dal russo in inglese. - B) Trascrizione automatica di libri dall'inglese in Braille. - C) Traduzione automatica dal cinese e da appunti stenografici in inglese.
35. - La biometria
36. - La cibernetica in medicina. - La biologia molecolare e la bioelettricità
A) Le funzioni di una macchina cibernetica. - B) La teoria dell'informazione e la cibernetica applicata alla biologia. - C) Elementi di medicina cibernetica. - D) Il calcolatore biologico dell'Università dell'Illinois. - E) La biologia molecolare. - F) La bioelettricità.
37. - Applicazioni degli elaboratori e dei calcolatori elettronici in medicina, in fisiologia, in biologia, ecc.
A) Gli enormi vantaggi degli elaboratori. - B) La biblioteca centrale delle diagnosi. - Gli ingentissimi stanziamenti del National Institute of Health americano. - C) Calcolatori per diagnosi epatiche e per malformazioni cardiache. - D) Calcolatori per diagnosi di tumori e della pielonefrite. - E) I centri elettronici dell'Istituto Scienze Mediche dell'Università di California e dell'Istituto di Ricerche e di Riabilitazione di Houston. - F) Calcolatori per ricerche in psicologia, psichiatria, oppure dalle straordinarie possibilità, muniti, fra l'altro, di time sharing. - G) Centro di controllo per l'automazione in ospedali.
38. - Simulazione analogica elettronica del comportamento di reti di neuroni
39. - L'elaboratore elettronico come mezzo d'istruzione programmata e per altre attività
40. - Applicazione dei calcolatori elettronici alle previsioni dei tifoni
41. - Calcolatori elettronici per il controllo delle centrali elettriche
42. - Elaboratore elettronico on-line nell'industria della carta
43. - I calcolatori elettronici in astronomia
44. - Elaboratori dei dati tattici della marina USA
45. - L'elaboratore elettronico delle strutture cristalline
46. - Calcolatore di selezione dei colori, di comando di una cementeria e l'elaboratore dell'Italsider di Genova
47. - Il centro elettronico della RAI-TV di Torino
48. - Elaboratori elettronici per la stampa quotidiana
49. - Un nuovo codice per calcolatori al servizio della raffinazione e distribuzione dei prodotti petroliferi
CAPITOLO II. - PARTICOLARI COSTRUTTIVI E FUNZIONALI DEGLI ELABORATORI E DEI CALCOLATORI ELETTRONICI.
50. - I primi tipi di calcolatori digitali nel tempo
51. - L'unità centrale di elaborazione
A) Funzioni dell'unità centrale. - Le istruzioni della memoria centrale. - B) Altre informazioni. - C) La decodifica dell'unità centrale. - Le catene logiche a elementi comuni. - D) Le fasi di una istruzione.
52. - Gli amplificatori operazionali
A) Generalità. - B) Dati caratteristici di un amplificatore operazionale. - C) Valori richiesti e ottenuti dei componenti dell'amplificatore descritto più avanti. - D) Calcolo della funzione di riferimento dell'amplificatore schematizzato nella fig. 39. - E) Calcolo degli errori. - F) Gli elementi di calcolo realizzati. - G) I vantaggi dell'impiego dei choppers elettronici.
53. - Amplificatore di potenza D.C. transistorizzato a larga banda
A) Considerazioni di carattere generale. - B) Derive. - C) Calcolo della potenza dissipata e del grado di efficienza per un circuito in controfase (push-pull). - D) Distorsioni. - E) Stabilità termica. - F) Descrizione dei circuiti dell'amplificatore. - G) Progetto del circuito. - H) Prestazioni dei circuiti.
54. - Le ferriti (ferroxdure e ferroxcube)
A) Proprietà e applicazioni delle ferriti. - B) Costituzione chimica dei principali tipi di ferriti. - Le ferriti dure e dolci (ferroxdure e ferroxcube). - C) I campi, o domini, di Weiss e le pareti di Bloch nella magnetizzazione delle ferriti. - D) Il ciclo di magnetizzazione delle ferriti cubiche ad alta forza coercitiva. - E) Applicazioni delle ferriti ai fenomeni magnetici. - Giratori e isolatori unipolari. - F) Altre applicazioni del ferroxcube (magnetostrizione; memorie; acceleratori nucleari; testine magnetiche). - G) Alcune applicazioni del ferroxdure.
55. - L'algebra di Boole
A) Regole dell'algebra di Boole. - B) Il teorema De Morgan e il principio di dualità del Boole. - C) Equazione corrispondente a un dato circuito o progetto di questo in base alle funzioni da assegnargli.
56. - Sistemi di aritmetica binaria e mista
A) Il sistema posizionale in base n. - B) Il sistema binario, o duale. - C) Sistemi misti. - La memoria B.C.D. e il codice two-out-of-five. - D) La lunghezza della « parola ». - Decimali a virgola fissa e a virgola mobile. - E) Memorie di tipo discreto e di tipo continuo. - F) Cenni sui circuiti elettronici per le operazioni elementari. - G) Codificazioni del sistema binario. - H) Metodo di lettura del sistema binario.
57. - Codici per la trasmissione dati a prefisso
58. - Aritmetica modulare
59. - Nozioni di carattere generale sulle funzioni e sulle possibilità delle memorie
60. - Memorie indirizzabili, seriali, a accesso casuale, associative e a liste multiple
61. - Si profila la granulosità del campo magnetico
A) Un po' di storia del magnetismo. - B) La teoria quantica del ferromagnetismo e del paramagnetismo. - C) Le forze di scambio e d'interazione. - D) La materializzazione delle onde di altissima frequenza. - E) Connessione fra campi magnetici estremamente intensi ed estremamente deboli. - Il monopolo magnetico.
62. - Le memorie a tamburo magnetico. - La memoria Fastrand dalla notevole capacità
63. - Le memorie a nuclei toroidali in ferrite
A) Iscrizione e lettura di una informazione. - B) Segnali utili e segnali indotti. - Tubi elettronici e transistori quali elementi di comando. - C) Le memorie matriciali. - Principio della coincidenza delle correnti. - Stati perturbati e tensioni parassite indotte. - D) Possibilità d'impiego degli anellini di ferrite come elementi di memoria. - Il coefficiente di rettangolarità. - E) Come si provvede alle letture e alle iscrizioni nelle memorie matriciali a selezione per coincidenza di correnti. - F) Capacità e dimensioni delle normali matrici a selezione per coincidenza di correnti. - G) La memoria a selezione diretta. - La corrente di polarizzazione.
Una matrice del calcolatore elettronico numerico CP184 della CEA-Perego di 64 x 64 nuclei di ferrite (4196 parole).
Blocco di 18 matrici identiche a quella illustrata nella figura precedente, così da disporre di 4196 parole di 18 bits.
64. - Le memorie di materiale ceramico
65. - Le memorie a dischi magnetici
66. - Le memorie a nastro magnetico e a film magnetico sottile e ultrasottile. - Il controllo della ridondanza
67. - Applicazioni, costo e principali caratteristiche delle memorie magnetiche
68. - Le memorie a nastro perforato
A) Costituzione e vantaggi del nastro perforato. - B) Preparazione della codificazione. - C) Correzione degli errori. - D) Lettura dei nastri perforati e trasmissione a distanza. - E) Il nastro perforato per l'uscita di un calcolatore.
69. - Lettore di nastri perforati a grande velocità per via dielettrica
70. - Memorie a schede perforate
A) Registrazione di dati. - B) Possibilità con l'impiego delle schede perforate. - Il tracciato scheda. - C) Elaborazione meccanografica del centro. - D) I vari sistemi di elaborazione. - L'elaborazione integrata.
Schema a blocchi delle fasi di traduzione di un programma scritto nel sistema di programmazione « simbolico » descritto nel testo
71. - Il sistema 3000 della IBM a schede perforate
A) Caratteristiche principali del sistema 3000. - B) La perforatrice-verificatrice. - C) La selezionatrice. - D) La macchina elettrocontabile.
72. - I sistemi Abstrace, Walnut, e Viniti per documentazioni
73. - Memoria elettrolitica « Vaeler »
A) Premesse. - B) Principi e caratteristiche del « Vaeler ». - C) Esempi di accoppiamento circuitale del « Vaeler ».
74. - Considerazioni sui relés elettromeccanici
75. - I relés fotosensibili Raysistor
76. - Algebra di Boole per automatismi statici ed elementi NOR a transistori
A) Relés statici e circuiti di controllo. - B) Il circuito NOR a transistore. - C) elementi NOR impiegati in sistemi logici.
77. - Apparecchi di misura numerici, cosiddetti anche digitali
78. - L'impiego del diodo tunnel nei circuiti logici
A) Possibilità logiche del diodo tunnel. - B) Alcuni circuiti logici attuati col diodo tunnel e con i Gemelli di Goto. - C) Elementi di progetto.
79. - Circuiti logici con struttura modulare a diodi e transistori
A) Premesse. - Il fattore piramidale. - B) Ulteriore sviluppo della struttura DTL. - C) Confronto con la struttura logica NOR. - D) Considerazioni nei riguardi dello schema elettrico.
80. - Circuiti logici con nuclei magnetici e transistori
A) Le reti delle funzioni OR, AND e A x B. - B) Funzionamento di una rete « x di y ». - C) Funzionamento dell'elemento logico generale. - D) Nozioni sulle funzioni commutative. - E) Nozioni sulle funzioni non commutative.
81. - Circuiti logici con nuclei di ferrite e transistori
A) Circuiti logici elementari. - B) Il generatore centrale di impulsi e il contatore di circuiti logici.
82. Funzioni logiche ottenute col Neuron
83. - Criogenia e superconduttività e fenomeni relativi. - La superfluidità
84. - Elettromagneti superconduttori
85. - Proprietà dei microcontatti superconduttori
86. - I microcircuiti integrati prodotti con la tecnologia planare e con accrescimento epitassiale. - Il Planare II
87. - Circuiti logici elementari, memorie e metodi di sicurezza di funzionamento per calcolatori ultraveloci
A) I componenti impiegabili. - I Parametroni. - C) I diodi tunnel nei circuiti a soglia. - D) I transistori. - E) I Criotroni e le memorie criogeniche. - F) I tubi a onde progressive. - G) Soluzioni miste. - H) Cablaggi e rumori. - I) Le memorie di un calcolatore ultraveloce. - J) Come organizzare la sicurezza di funzionamento del sistema. - K) Problemi d'ingresso e d'uscita.
88. - I convertitori analogico numerici
A) Funzioni dei convertitori analogico-numerici e numerico-analogico. - B) Operazioni indispensabili nel processo di conversione analogico-numerica. - C) Tipi di convertitori analogico-numerici praticamente adottati e caratteristiche delle grandezze relative. - D) Convertitori analogico-numerici di tensione. - E) Convertitori analogico-numerici di posizioni. - F) Convertitori analogico-numerici di intervalli di tempo. - G) Caratteristiche di uscita. - H) Dati su convertitori in commercio.
89. - Alcuni generatori di funzioni
A) Nozioni di carattere generale. - B) Il generatore potenziometrico universale. - C) Un generatore di funzioni ripetitore. - D) Generatori di funzioni a linea di ritardo. - E) Generatori di funzioni mediante quadripoli. - F) Generatore di funzioni a tubo catodico e mascherina. - G) Generatori di funzioni a diodi. - H) Generatori di funzioni discontinui a commutatore rotante.
90. - Classificazione dei circuiti moltiplicatori di funzioni. - Moltiplicatore analogico a transistori
A) Nozioni di carattere generale. - B) Requisiti e principi di funzionamento dei moltiplicatori. - C) Principio di funzionamento di un quadratore a transistori. - D) Un circuito moltiplicatore mediante l'impiego di due circuiti quadratori. - E) Compensazione degli effetti dovuti alla temperatura. - F) Massima frequenza di funzionamento del circuito quadratore. - G) Risultati sperimentali.
91. - Alcuni dispositivi moltiplicatori di funzioni
A) Delle funzioni dei moltiplicatori di funzioni. - B) Il moltiplicatore wattmetrico a servomotore, o servomoltiplicatore. - C) Operazioni di divisione. - D) Moltiplicatori elettronici con amplificatori a µ variabile. - E) Moltiplicatore elettronico con due amplificatori logaritmici e uno esponenziale. - F) Moltiplicatori con legge quadratica. - G) Ottenimento di potenze intere di una funzione.
92. - Servomoltiplicatore a segnali campionati con potenziometro unico
93. - La ricerca degli zeri di un polinomio al calcolatore analogico. - Il calcolatore isografico
94. - Procedimento per la determinazione del modulo e della fase di una funzione di trasferimento mediante un calcolatore analogico
95. - Il calcolatore analogico per la determinazione della risposta armonica
96. - Requisiti degli amplificatori a tubi elettronici o transistorizzati, da impiegare nei calcolatori elettronici analogici. - Amplificatori operazionali transistorizzati a differenza
A) Gli amplificatori a tubi. - B) Gli amplificatori transistorizzati. - C) Caratteristiche generali degli amplificatori transistorizzati di piccola potenza. - D) Costituzione degli amplificatori transistorizzati di piccola potenza. - E) Considerazioni sulla costituzione dei circuiti di misura. - F) Funzioni della « testa di regolazione » o « di controllo ». - G) Amplificatore operazionale transistorizzato a differenza.
97. - Fondamenti del calcolo analogico sul metodo degli operatori funzionali
A) Nozioni di carattere generale. - B) Elementi operativi atti alla moltiplicazione di una funzione per una costante positiva o negativa. - C) Determinazione di una funzione Vu(t) espressa dalla combinazione lineare di più funzioni. - D) Generalizzazione degli elementi operativi già presi in esame. - E) Alcuni esempi di semplici elementi operativi dei calcolatori analogici. - F) Mutamento della scala dei tempi secondo un fattore costante determinato. - G) Alcune applicazioni alla risoluzione di equazioni differenziali.
98. - Dispositivi analogici elettronici per l'integrazione di funzioni qualsiasi
A) Nozioni di carattere generale. - B) L'integrazione approssimata. - C) Schema di massima dell'integratore generalizzato. - D) Schema del quantizzatore. - E) Alcune considerazioni sulle derive. - F) Realizzazioni e risultati sperimentali.
99. - Le telescriventi della Olivetti
A) Nozioni di massima sulle possibilità e sulle caratteristiche delle telescriventi. - B) Il motore della telescrivente. - Il collegamento elettrico fra i gruppi di emissione e di ricezione. - C) Principio dell'emissione. - D) Principio della ricezione. - E) Tiranti dei servizi. - F) La trasmissione automatica per mezzo di zona perforata. - G) La distorsione e il margine. - H) Istruzioni varie.
100. - Il riconoscimento automatico di caratteri o configurazioni
A) Generalità sui sistemi di riconoscimento automatico dei caratteri. - B) I primi brevetti per l'individuazione automatica dei caratteri. - C) Elementi fondamentali e fasi preliminari del processo del riconoscimento automatico di configurazioni. - D) Percezione e classificazione dei caratteri. - Graduatoria delle macchine lettrici. - E) Sistemi di scansione e di lettura. - Vantaggi del sistema magnetico rispetto a quello ottico. - F) Riconoscimento automatico dei caratteri magnetici. - G) Riconoscimento automatico dei caratteri per mezzo di lettura ottica. - H) Riconoscimento automatico dei caratteri mediante gli inseguitori di contorno, oppure per mezzo di « elementi di forma » o identificazione mediante segnali binari e confronto con descrizioni normali memorizzate. - I) Riconoscimento automatico di caratteri dalla trasformazione di essi attraverso funzioni analitiche.
Codifica dei caratteri magnetici con sistema CMC7
CAPITOLO III. - CARATTERISTICHE PRINCIPALI E APPLICAZIONI DI ALCUNI CALCOLATORI ELETTRONICI GIA' ATTUATI.
101. - Un sistema di elaborazione di dati, con calcolatore, per l'automazione di complessi industriali
A) Caratteristiche più salienti del calcolatore. - B) Il concetto di logica registrata e la velocità di calcolo. - C) Dati caratteristici del calcolatore.
102. - Programmazione dei gesti di una diga con calcolatore elettronico MT-Olivetti
A) Premesse del problema. - B) Risoluzioni su calcolatore elettronico. - C) Vincoli generali. - D) Scelta della soluzione migliore. - E) Informazioni fornite dalla macchina. - F) Vincolo speciale della prima fase.
103. - L'ELEA 9003 della Olivetti Elettronica al Centro Elettronico dell'ACI di Roma e sue possibilità nella risoluzione di problemi di gestione
A) Nozioni su problemi di gestione. - B) Le funzioni dell'ELEA 9003 presso il Centro Elettronico dell'ACI romana. - C) Principali caratteristiche dell'ELEA 9003.
104. - Il calcolatore analogico elettronico « Minispace »
A) Componenti e loro caratteristiche. - B) Principio di funzionamento del calcolatore. - C) Esame di una funzione lineare e della moltiplicazione per una costante. - D) Operazioni possibili in presenza della controreazione. - E) Moltiplicazione per una costante regolabile. - F) Moltiplicazione e divisione di una variabile, o più, per un'altra. - G) Un esempio di applicazione.
105. - Il calcolatore analogico ESIAC per funzioni algebriche di variabile complessa (a + jb)
106. - Principali caratteristiche e le più importanti utilizzazioni del calcolatore elettronico « Gamma 3 » della Olivetti-Bull
A) Rappresentazione delle cifre. - La numerazione semibinaria. - B) L'addizione dei numeri. - C) Numerazione serie. - D) Propagazione degli impulsi. - E) Riporti e spostamenti nelle operazioni di addizione, di sottrazione, di moltiplicazione e di divisione. - F) Frequenza delle operazioni elementari. - Generatori di ritmi. - G) Rappresentazione e introduzione dei numeri. - H) Circuiti di coincidenze e organi operatori. - I) Organizzazione del calcolatore Gamma 3. - J) Programma con connessioni. - K) Programma con schede perforate. - L) Alcune applicazioni del Gamma 3.
107. - Il calcolatore elettronico CEP del Centro Studi Calcolatrici Elettroniche di Pavia
A) Le caratteristiche principali del CEP. - B) L'istruzione CEP. - C) Descrizione tecnico-strutturale del CEP. - D) La temporizzazione, la minimizzazione dei tempi e il controllo dinamico del CEP. - E) Il progetto logico del CEP e la programmazione. - F) Il sistema della programmazione generale del CEP. - G) Struttura generale e chiamata dei sottoprogrammi del CEP. - H) Elementi standard dei circuiti di commutazione del CEP.
108. - Centri meccanografici ed elettronici delle Ferrovie dello Stato italiane
A) Il Centro Elettronico del Servizio Ragioneria. - B) Il Centro Elettronico per la contabilità dei materiali di scorta.
109. - Il calcolatore elettronico numerico CP184
A) Caratteristiche principali del CP184. - B) Rappresentazione dei numeri e aritmetica. - C) Memoria centrale del CP184. - Unità d'ingresso e d'uscita. - D) Istruzioni del CP184. - E) Forma costruttiva e applicazioni del CP184.
110. - Le più recenti realizzazioni dell'UNIVAC, Divisione della Remington Rand
A) Nozioni di carattere generale. - B) L'elaboratore UNIVAC 1004. - C) I sistemi UNIVAC. - D) Il sistema UNIVAC III. - E) Il sistema UNIVAC 490 Real Time. - F) Il sistema UNIVAC 1107.
111. - Alcune fra le più recenti realizzazioni della IBM
A) I sistemi 1401-1410 Ramac accoppiati. - B) Il sistema IBM 1440. - La memoria Dispac. - C) Il recentissimo sistema IBM 360. - D) Il sistema 360/20. - E) Il sistema IBM 7772 che risponde a viva voce.
112. - Il programma PERT
A) Nomenclatura del PERT e tracciamento del grafo del PERT-eventi. - B) Il PERT modulare. - C) L'elaboratore numerico e il simulatore analogico per il PERT. - D) Il PERT-attività.
113. - Programma di ricerche inglese in fatto di calcolatori o elaboratori elettronici. - Calcolatori elettronici a basso costo. - L'ELEA 4-115 della Olivetti-General Electric. - Elaboratori e calcolatori a bassissimo costo
A) L'impegnativo programma inglese e i calcolatori elettronici a basso costo. - B) Nozioni sommarie sull'ELEA 4-115. - C) Particolari sulle possibilità e sulle utilizzazioni operative dell'ELEA 4-115. - D) Elaboratori e calcolatori da tavolo a bassissimo costo.
Tomo II.
PARTE SECONDA
TELEFONIA E TELEGRAFIA MULTICANALI (MULTIPLEX). - RADIOFONIA E TELEVISIONE IN CAVO COASSIALE
114. - Sistemi di modulazione e di canalizzazione di segnalazioni telegrafiche e telefoniche
115. - La distribuzione delle reti telefoniche e telegrafiche
116. - Generalità sui sistemi telefonici o telegrafici a impulsi
117. - Cenni sui circuiti telefonici a banda vocale
118. - La tecnica delle trasmissioni telefoniche a frequenze portanti. - Il modulatore bilanciato di Carson
119. - La telefonia multicanale a frequenze portanti in cavo normale. - Formazione del gruppo di canale. - Le portanti virtuali
Schema di principio dei circuiti di un terminale telefonico per sistema a frequenze portanti, a 12 canali, in cavo normale.
120. - La telefonia multicanale a frequenze portanti a larga banda di frequenze in cavo coassiale
121. - La costituzione dei canali, dei gruppi, dei supergruppi nella telefonia in cavo coassiale. - Trasmissione e ricezione in cavo coassiale. - I « modem »
122. - Generazione delle frequenze portanti nella telefonia multicanale
123. - Frequenza pilota per la regolazione del guadagno degli amplificatori di linea nella telefonia multicanale in cavo coassiale nella telefonia multicanale
124. - Trasmissione in cavo coassiale di programmi per radiodiffusione
125. - Sezioni, apparecchiature terminali di linea ed egualizzatori nella telefonia multicanale in cavo coassiale. - I regolatori
126. - Apparecchiature intermedie principali ed ausiliarie nella telefonia multicanale in cavo coassiale
127. - Dispositivi di derivazione (flessibilità) con demodulazione parziale nella telefonia multicanale in cavo coassiale
128. - Il metodo della semplice derivazione
129. - Derivazioni con filtri arresta-banda
130. - Circuiti per servizi vari
131. - Trasmissione in cavo coassiale di programmi televisivi
132. - Apparecchiature per trasmissioni televisive in cavo coassiale
A) Apparecchiature terminali nel sistema Standard-Face. - B) Apparecchiature di linea nel sistema Standard-Face. - C) Apparecchiature per misure di controllo nel sistema Standard-Face. - D) Apparecchiature terminali e di linea Siemens. - E) Apparecchiature Siemens per stazioni ausiliarie non presenziate. - F) Apparecchiature Siemens per stazioni sorvegliate, con o senza diramazioni. - G) Apparecchiature Siemens a doppia banda per brevi collegamenti. - H) Apparecchiature Telettra per brevissimi collegamenti mediante coppia telefonica.
133. - Caratteristiche elettriche richieste per le sezioni di amplificazione TV e TF delle coppie coassiali del cavo per la nuova rete italiana di telecomunicazioni
A) Misure sulle sezioni di amplificazione TV e TF. - B) Caratteristiche delle sezioni di amplificazione TV. - Caratteristiche delle sezioni di amplificazione TF.
134. - Trasmissioni telefoniche (anche su linea AT) con compressione e successiva espansione della dinamica
135. - Nozioni varie sulla telegrafia
A) Concetti introduttivi. - I relé polarizzati. - Manipolatori telegrafici. - Filtri. - B) Principi fondamentali. - Modulazione telegrafica. - Elementi significativi. - Istanti caratteristici. - Elementi unitari. - Funzionamento a sequenza aritmica o sincrona. - C) Velocità telegrafica (velocità di modulazione) e rendimento telegrafico. - Frequenza dell'elemento unitario. - D) Distorsioni dei segnali telegrafici. - Ritardo di restituzione. - Il margine. - E) Spettro di frequenze del segnale trasmesso. - Influenza della limitazione della banda e dei disturbi. - La regolazione automatica di livello.
136. - Circuiti fondamentali nella tecnica telegrafica
A) Traffici unidirezionali alternati nei due sensi e bidirezionali. - B) Telegrafia a corrente continua. - Circuiti a due vie, duplex, a corrente doppia, a impulsi e virtuali. - C) Telegrafia multicanale (armonica o a frequenze vocali). - Allocazione delle frequenze portanti. - Sistemi a polarità semplice, a corrente di riposo o di lavoro. - D) Sistemi per trasmissione di telegrafia multicanale via radio. - E) Sistemi a 5 canali per traffico distrettuale.
137. - Generatori di frequenze portanti per telegrafia multicanale. - Le ruote foniche
138. - Sistemi radiotelescriventi multicanali a frequenza vocale
139. - Correttori delle distorsioni dei collegamenti con telescriventi
140. - Un sistema per trasmissioni telegrafiche (o telefoniche) multicanali con circuiti elettronici a scatto
A) Funzionamento dei circuiti a scatto. - B) Il distributore elettronico principale. - C) Il complesso di confronto e di correzione. - D) Il riduttore d'impulsi. - E) Il correttore di sincronismo. - F) Il circuito di rigenerazione e di canalizzazione. - G) Composizione schematica del complesso elettronico. - H) Complesso di sincronismo per velocità elevate.
Circuito di rigenerazione e di canalizzazione
141. - I dispositivi allo stato solido nel campo delle telecomunicazioni. - Il transistore a effetto di campo e il « Varicap »
PARTE TERZA
RADIOCOLLEGAMENTI FISSI (PONTI RADIO) E ATTRAVERSO SATELLITI ARTIFICIALI
CAPITOLO I. - RADIOCOLLEGAMENTI MEDIANTE PONTI RADIO.
142. - Nozioni generali sui ponti radio
143. - Antenne direttive
A) Funzione e vantaggi delle antenne direttive. - B) Guadagno di potenza delle antenne direttive. - Superficie equivalente di antenna. - C) Impedenza di antenna. - Il grado di allungamento. - D) Antenne per onde metriche. - Cortina di dipoli con riflettore. - E) Antenne per onde decimetriche e centimetriche. - Riflettori parabolici. - Lenti radio (elettromagnetiche). - F) Cavi terminali e spine di collegamento. - Commutatori di antenna. - G) Filtri di antenna.
Costituzione di un elemento base di un'antenna direttiva con dipoli irradianti a profilo aerodinamico e con dipoli riflettenti
Antenna trasmittente di Monte Penice
144. - Fattore di propagazione (o di attenuazione) nello spazio libero
145. - Fattore relativo alle condizioni atmosferiche. - Indice di rifrazione incrementato
146. - Fattori relativi alle condizioni topografiche, troposferiche e ionosferiche. - Propagazione libera, con riflessione sul terreno o intercettata da ostacolo. - Le zone di Fresnel
147. - Propagazione vicino od oltre il limite della visibilità diretta
148. - Fattore (o attenuazione) relativo all'assorbimento atmosferico
149. - Potenza di trasmissione per un collegamento tipico
150. - Variazione dell'evanescenza. - Il sistema « diversity »
151. - Grandezze da assegnare alla banda passante nelle apparecchiature multiplex con le modulazioni di ampiezza, di frequenza, nonché di fase di impulsi. - I disturbi nelle trasmissioni radio fissi. - La modulazione di impulsi a codice. - Ponti radio televisivi e pluricanali
152. - Rapporti segnale/disturbo in ricezione. - Il fattore di disturbo
153. - Elementi di orientamento per il progetto di ponti radio
154. - Formazione, trasmissione e ricezione della modulazione di fase di impulsi (sistema P3f o PPM)
A) Nozioni generali sul sistema P3f (PPM). - B) Multiplex trasmittente e ricevente Siemens. - C) Apparecchiature Siemens per onde metriche. - D) Apparecchiature Siemens per onde decimetriche. - E) Multiplex trasmittente e ricevente Magneti Marelli.
155. - Altri schemi di apparecchiature terminali e intermedie di ponti radio
156. - Dati tipici e nomogrammi per il progetto di collegamenti mediante ponti radio
A) Rapporto segnale/disturbo. - B) Attenuazione fra antenne isotropiche. - C) Attenuazione supplementare dovuta al terreno. - D) Guadagno delle antenne. - E) Livello del rumore termico. - F) Coefficiente di rumorosità del ricevitore.
157. - Nozioni sul ponte radio, sistema Standard, a microonde, fra Londra e Birmingham
158. - Sistemi di telecomando e di supervisione del ponte radio Londra-Birmingham
159. - Ponte radio portatile a microonde, tipo Standard, per brevi collegamenti
160. - Ponti radio Siemens a onde metriche, a modulazione di frequenza, per radiofonia, telefonia e telegrafia
161. - Cenni su altri ponti radio impiantati in Italia
162. - Nozioni sui rumori dei ponti radio pluricanali a modulazione di frequenza
A) Intermodulazione dei canali fra di loro. - B) Rumore termico e di altre fonti esistente nell'interno dei radioricevitori. - C) Rumori di fonte esterna. - D) Fattore di rumore complessivo in un radioricevitore. - E) Conclusioni sull'effetto dei rumori in un sistema a modulazione di frequenza.
163. - Filtri di smistamento in relazione alle gamme di frequenze più comunemente usate in Italia e all'estero per ponti radio dalle considerevoli capacità di trasmissione
A) Gamme, o piani, di frequenze più comunemente usate in Italia e all'estero. - B) Caratteristiche generali e prestazioni richieste ai filtri di smistamento. - C) Costituzione e categorie dei filtri di smistamento. - D) Filtri di smistamento a componenti non reciproci. - E) Filtro di smistamento in guida circolare progettato dai giapponesi. - F) Qualche nota conclusiva. - La funzione dei filtri di gamma.
CAPITOLO II. - RADIOCOLLEGAMENTI ATTRAVERSO SATELLITI ARTIFICIALI.
164. - Attività e interessanti ricerche del Centro Microonde nel campo spaziale
165. - Possibilità delle radiocomunicazioni attraverso satelliti artificiali
A) Satelliti apparentemente stazionari o sincronizzati. - B) Potenze in gioco con satelliti attivi e passivi. - C) Limitazioni, attenuazioni e rumori in gioco con satelliti attivi. - D) Le antenne da impiegare.
166. - Stazione terminale trasportabile per radiocomunicazioni attraverso satelliti artificiali
A) Generalità. - B) Composizione della stazione terminale di tipo trasportabile. - Dati vari. - C) Tipo e sistema d'antenna della stazione trasportabile.
Antenna tipo cassegrain di stazione terminale mobile
167. - La stazione del Fucino della Telespazio
A) Generalità. - B) Il sistema di inseguimento automatico. - C) Riassunto di parte dell'attività svolta nel 1964 dalla Telespazio. - D) Gli accordi per il progetto HS 303 riguardante il satellite Early Bird. - E) Previsioni circa le radiocomunicazioni con il satellite Early Bird. - F) Modifiche apportate alle strutture del Fucino.
168. - Guida dei veicoli spaziali e dei missili col sistema inerziale
PARTE QUARTA
DEI RADAR
169. - Classificazioni, caratteristiche e nozioni generali su alcuni impieghi dei radar. - Tipi di indicatori dei radar. - Durata degli impulsi, intervallo di cadenza, cadenza, frequenza di successione, fattore di manipolazione impulsiva e altre grandezze radar
170. - Transistorizzazioni, circuiti stampati e amplificazione a basso rumore. - Il radar « Tepee » a riflessioni dagli strati ionizzati superiori. - Radarastronomia e stereoradar. - Mappe topografiche. - Contatto radar col Sole
171. - Apparecchi radar intercettatori, disturbatori, per sbarramenti, ecc. - Apparati per il riconoscimento di aerei amici
172. - Portata massima dei radar
173. - Generatori di impulsi rettangolari, o a picchi
174. - I dannosi echi prodotti dalle precipitazioni atmosferiche. - La sezione riflettente di un bersaglio. - La lamina in quarto d'onda
175. - Le teorie statistiche delle informazioni e delle osservazioni per lo studio dei vari tipi d'impiego degli apparecchi radar. - Distanza massima di avvistamento, portata virtuale e fattore di visibilità di un apparecchio radar. - La nube antiradar
176. - Applicazioni della teoria delle osservazioni nei radar per il tiro antiaereo automatico, per la telemetria navale, ecc. - Conclusioni
177. - Apparecchiature radar per misure ionosferiche
178. - La radiospoletta americana VFT
179. - Radioapparati per l'assistenza al volo
A) Sistemi Loran e Decca di radioguida delle rotte. - B) Sistema Gee. - C) Sistema Consol. - D) Sistema P.O.P.I. (Post Office Position Indicator). - E) Radiosentieri (Radio Ranges). - F) Radioassistenza per mezzo di radar. - G) Sistemi con rilevamento da terra. - H) Sistemi che utilizzano satelliti artificiali. - I) Recenti realizzazioni all'estero. - J) Nozioni sui radiofari V.O.R. - D.M.E. - K) Il radar di sorveglianza di grande portata.
180. - Radar impiegati nell'inseguimento angolare automatico dei bersagli aerei
A) Nozioni di carattere generale. - B) Sistema a scansione conica. - C) Sistema a commutazione dei lobi. - D) Sistemi a comparazione simultanea dei segnali. - E) Disturbi di origine esterna. - F) Disturbi di origine interna. - G) Influenza dei disturbi. - H) Comparazione fra la precisione dei diversi sistemi.
181. - I radar per la navigazione marittima e fluviale
A) Nozioni di carattere generale. - B) Il radar per la navigazione fluviale. - C) Il potere informativo di un radar nautico.
182. - Il radar in meteorologia
A) Possibilità e parametri dei radar meteorologici. - B) Scelta e gamme della lunghezza d'onda dei radar meteorologici. - C) Mezzi e circuiti ausiliari di un radar meteorologico. - D) Sistemi di trasmissione delle informazioni e di inseguimento automatico dei palloni sonda. - E) Il Meteor 200 RM T/lc della Selenia.
183. - Elaborazioni sugli apparati radar che sfruttano l'effetto Doppler
A) Radiotachimetro semplice. - B) I radiotachimetri ad eco amplificata ed a coincidenza. - C) L'indicatore dei bersagli in moto MTI.
184. - Il radar per misure di distanze
A) Nozioni di carattere generale. - B) Misure col radar normale. - C) Misure di precisione delle distanze con i radar interrogatore e risponditore.
PARTE QUINTA
IL MICROSCOPIO ELETTRONICO
185. - Principio di funzionamento del microscopio ottico e di quello elettronico
186. - Elementi costruttivi dei microscopi elettronici
187. - I microscopi elettronici a lenti magnetiche o elettrostatiche. - Lo stigmatore
188. - Microscopio a specchio elettrostatico
189. - Microscopio elettronico ad emissione
190. - Applicazioni del microscopio elettronico