Castelfranchi (Gaetano) - Prodigi della tecnica nel mondo d'oggi - Hoepli [Ed. 1 - 1950]
La copertina
Con centoventi tavole fuori testo
Un excursus, anche se con tono un po' enfatico, nel mondo della tecnica e dell'industria a metà del secolo scorso. Interessanti le numerose tavole con immagini dell'epoca. Da notare le grandi aspettative del tempo circa il nucleare, che veniva visto come la forma di energia capace di trasformare il mondo e dotare l'uomo di enormi poteri di controllo. Gaetano Castelfranchi è stato membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed autore di numerosi testi di fisica, anche ad uso scolastico.
Formato 18 x 25,5. Pagine XII-318. Copertina rigida, dorso telato.
Il frontespizio
INDICE SISTEMATICO DEGLI ARGOMENTI
Matematica nella vita
Il magico calcolo delle probabilità
Alle prese con la matematica
Esploriamo l'Universo ma anche il sottosuolo
Al Monte Palomar si scruta l'Universo
Il Sole riserva inesauribile
Marte, il pianeta più interessante
Il controllo atomico del clima
La Terra scrive la propria storia
Distanze tra i mondi
Si sorveglia il polso del Sole
La Luna nei suoi dettagli
Cataclismi nel cielo: stelle nuove
La fine del mondo può accadere in cinque modi
La Terra non è una pericolosa caldaia
Il bolide siberiano
I crateri della Luna
Glaciazioni del passato e dell'avvenire
Pioggia a volontà
Avremo satelliti artificiali?
Radar contro meteoriti
Nessuno pensava che la geologia potesse essere tanto utile
Dove cercare il petrolio in Italia
Ridda di protoni e di neutroni
Armonie nel mondo atomico
Le ultime particelle dell'Universo
L'infinitamente piccolo nella tecnica
Presso lo zero assoluto
Nel regno delle ultrapressioni
Conquiste nella spettroscopia
400 elementi radioattivi a servizio della medicina e dell'industria
Ultime avventure coi raggi cosmici
Lo stroboscopio arresta l'attimo fuggente
Dalla stratosfera alla ionosfera
L'occhio elettrico al servizio dell'uomo
Mezzo secolo di raggi roentgen
Apparecchi per schiantare atomi
Al di là dell'uranio
I suoni che non si odono
Chilowattora, radar, televisione simboli di un'èra
Forni che fanno la concorrenza al Sole
Nuove linee elettriche dalle Alpi alla Sicilia
L'acciaio ha buona memoria
Centrali termiche fra trent'anni
Prodezze di centrali idroelettriche
Elettroni al lavoro
Templi dell'incandescenza
Le lampade fluorescenti rappresentano un grande progresso
Officine mareomotrici
Il radar scruta e rivela
Come i sordi vengono aiutati
1949: nozze d'argento della radiodiffusione italiana
I nostri schiavi meccanici
Giocattoli per scienziati
L'automatismo, sovrano del nostro tempo
Vento a 2000 all'ora
Il demone della velocità
Ultracentrifughe: cifre da capogiro
Turbine, compressori, condensatori, magli, presse, frantoi, escavatori, gru
Addio vecchia motrice a vapore
La vita florida del motore Diesel
Grandi effetti di piccole dosi nelle leghe metalliche
Riscaldarci d'inverno col calore estivo
Acciai aristocratici
Il romanzo dei metalli non è chiuso
Precisione, bandiera di cento industrie
I colossi della meccanica
Metano, grande ricchezza nostra
Metallurgia di nuovo tipo: come nella ceramica
La fatica nei metalli
Attrito, forza benefica o nemica
L'industria ha sessant'anni
L'uomo, questo tarlo
Tecnica in funzione sociale
Una bicicletta al minuto
Cinquant'anni di sviluppi tecnici
I cicli, chiave del futuro
L'uomo scialacqua beni che si esauriscono
Tecnica che rampolla dalle guerre
Trovare dell'energia
La popolazione del mondo si accresce
New York, città dell'incredibile
Il progresso tecnico è civiltà?
Due metropoli americane: Chicago e San Francisco
La tecnica è bella, l'industria è meno simpatica
Industrie: capisaldi della produzione
L'industrializzazione della Siberia
Sonde a tremila metri
L'uomo crea il grandioso
La galleria stradale sotto il Monte Bianco
I due canali attraverso l'America Centrale
Scienza delle costruzioni, caposaldo dell'ingegnere
Ponti colossali
Sotto a montagne e sotto a fiumi
La maggiore diga del mondo
Una diga mammut sul Fiume Azzurro
Grattacieli
Oleodotti negli Stati Uniti
La grande strada dell'Alaska
« Pluto » il grande tubo che portò petrolio sotto la Manica
La ferrovia dello Jungfrau
Si solcano gli oceani e si fende l'atmosfera. La ferrovia si difende
Il trionfo del locomotore
Del viaggiare in aereo
Ferrovia, amica dai capelli bianchi
Ferrovie svizzere: modello di precisione e di puntualità
Le navi portaerei
Battaglia fra turbopropulsore e motore a reazione
Presente e avvenire dell'elicottero
Le stazioni del traffico aereo
Si ricorrerà ancora ai dirigibili?
Come si prova una nave prima che nasca
Le molecole si agganciano e si sganciano
Acciaio a milioni di tonnellate annue
Una rivale della natura: la chimica sintetica
L'industria dell'azoto significa maggior pane
Le meraviglie della sintesi e i derivati dell'acetilene
Magie della chimica
Chimica metallurgica
Il mare fonte di prodotti chimici
Tutto dal catrame
Misteri inviolati: la catalisi
La chimica degli imponderabili
L'uomo plasma la tecnica e ne è plasmato
La tecnica sovrasta la geopolitica
La bomba atomica
60000 bambini vengono al mondo ogni giorno
La tecnica sta plasmando l'uomo nuovo
Ciò che non abbiamo raccontato
Indice analitico-alfabetico
Indice delle tavole
I. - La superficie della Luna è vaiolata; dei picchi si conosce l'altezza, dei crateri si conosce il diametro (v. pag. 35). Fotografia ottenuta con il riflettore da 100 pollici di Monte Wilson.
II. - Il telescopio di Monte Wilson, apertura 2 metri e mezzo.
III. - Sopra: Il riflettore dell'Osservatorio di Merate. All'oculare è applicato uno spettrografo. Un altro strumento, della stessa importanza di questo, è installato a Loiano (Bologna). - Sotto: Protuberanza solare fotografata il 9 luglio 1917 a Monte Wilson; misurava 224 000 chilometri di altezza. Il dischetto bianco rappresenta la Terra in proporzione.
IV. - Incastellatura in acciaio del maggior telescopio del mondo, quello di Monte Palomar, in California.
V. - Il gigante dei telescopi ha l'apertura di 200 pollici, 5 metri circa. Tale è il diametro dello specchio (v. pag. 8).
VI. - La cupola di Monte Palomar ha 45 metri di diametro. Essa ruota su rotaia circolare a mezzo di motori elettrici.
VII. - Si sta montando un planetario; l'apparecchio permette la proiezione dei più complicati movimenti degli astri.
VIII. - Avremo una seconda Luna? Nel campo dei razzi gli americani stanno attuando enormi progressi e studiano la possibilità di creare satelliti artificiali alla Terra. Non c'è bisogno di lanciare un razzo con la velocità di 11,2 km al secondo affinché si sottragga alla gravità, ma il proiettile può correre a velocità gradualmente crescenti onde evitare l'enorme resistenza dell'aria (v. pag. 42). Ecco il nuovo oggetto celeste che dopo aver descritto curve pressochè circolari attorno alla Terra, di raggio via via crescente, giunge a una traiettoria stabile dove si eguagliano la forza centrifuga e quella centripeta, con un raggio prefissato - per esempio di 1000 Km. - La velocità sulla traiettoria sarà di 7500 metri al secondo, sette volte e mezzo quella della Luna. (Da « Sapere », maggio 1949).
IX. - Le cascate Vittoria sullo Zambesi. I fiumi erodono, le cascate arretrano.
X. - Si possono correggere i fiumi, spostarne gli alvei, tagliarne le anse, se occorre render più veloci le acque con l'abbreviarne il percorso. Questa è la correzione dell'Ebro, il maggior fiume di Spagna (v. pag. 49).
XI. - Il lago Grimsel in Isvizzera usufruito per un potente impianto idroelettrico; in basso, quasi al centro, è visibile la grande diga, rappresentata dalla tavola LIII.
Impianto idroelettrico del lago Grimsel (Svizzera)
XII-XIII. - Immensi fiumi di ghiaccio alimentano fiumi, plasmano la Terra. Questo è il giacciaio del Gauli (Alpi Bernesi).
XIV. - Sopra: Decollo dell'Aerobee che raggiunge una velocità di 3000 miglia orarie. Sotto: Come appare la Terra a 57 miglia di altezza.
XV. - Un razzo a due stadi sperimentato a White Sands (USA). La parte inferiore, un tipo V 2 ricostruito, abbandona a circa 32 Km il piccolo razzo superiore che raggiunge i 400 chilometri d'altezza.
XVI. - Il paracadute supersonico detto « rotochute » sfrutta il principio dell'autorotazione che frena la caduta, onde salvare gli strumenti che vengono portati nell'alta atmosfera da un razzo per lo studio della jonosfera e dei raggi cosmici.
XVII. - Sopra: Un ciclotrone. Il magnete di 4000 tonnellate ha il diametro di m. 4,70 (v. pag. 88). - Sotto: Un acceleratore lineare costruito dalla General Electric Company. Sono apparati per schiantare i nuclei atomici.
Un ciclotrone e un acceleratore lineare
XVIII. - La prova di Bikini, 25 luglio 1946, con una bomba atomica. Il vapore forma una colonna attorno alla colonna d'acqua che raggiunse i 1650 metri di altezza e che ricadendo mandò a fondo molte navi ancorate nella laguna dell'atollo. A destra è visibile una nave al lembo dell'onda d'urto. In alto l'isola di Bikini a 4800 m. dal punto dell'esplosione.
XIX. - Modello di un colossale acceleratore in progetto. Si tratta di un « sincrotrone » nel quale le particelle (protoni) corrono come in un maneggio sospinti da forze elettriche equivalenti a 3 miliardi di volta (v. pag. 89).
XX. - Costruzione della diga di Grand Coulée sul fiume Columbia nello Stato di Washington. Ha richiesto l'impiego di otto milioni di mc. di calcestruzzo.
XXI. - Le condotte forzate di un impianto idroelettrico convogliano l'acqua alle turbine. Energia di moto convertita in chilowattora (impianto del Lago Ritom, Canton Ticino).
Condotte forzate dell'impianto idroelettrico del lago Ritom (Canton Ticino - Svizzera)
XXII. - Il serbatoio di Valloggia a 2200 metri sul mare. Capacità di invaso 50 milioni di chilowattore. Il bacino è quello del Toce. La diga è alta 47 metri; il suo volume 95 000 metri cubi.
XXIII. - L'impianto idroelettrico del Colorado alla Boulder Dam; confrontate le dimensioni con gli uomini (v. pag. 231). Il Lago formatosi a monte della diga è lungo 160 chilometri.
XXIV. - Le condotte forzate hanno un gomito per portare l'acqua alle turbine, presso il fabbricato della centrale. Questo è l'impianto di Vernayaz (Svizzera).
XXV. - Generatore trifase da 65 000 kVA. Guardate cos'è un uomo rispetto alla sua creatura elettromeccanica.
Generatore trifase da 65000 kVA
XXVI. - Questa enorme elica che sembra il propulsore di una nave è invece la ruota mobile di una turbina tipo Kaplan destinata alle basse cadute (v. pag. 146). Foto Escher Wyss.
Elica di turbina Kaplan per basse cadute
XXVII. - Montaggio di un generatore.
Montaggio di un generatore
XXVIII. - Sopra: Lo statore, ossia la parte fissa, di un colossale alternatore azionato da turbina idraulica verticale. - Sotto: Il rotore della stessa generatrice elettrica. (Foto Società Svedese ASEA).
XXIX. - L'asse di un colossale alternatore.
XXX. - Generatori della Diga di Pickwick (USA).
XXXI. - Ragnatele, pali, interruttori, isolatori, armamentario dell'èra elettrica.
XXXII. - Questi due alternatori del peso di 500 tonnellate servono nel laboratorio della Westinghouse a East Pittsburgh (Pennsilvania) per effettuare prove nelle quali un momentaneo torrente di 2 milioni di chilowatt viene prodotto a scopo di studiare i mezzi protettivi degli elettrodotti contro i corto-circuiti.
XXXIII. - Studio di televisione: in fondo, la scena e la macchina da presa.
XXXIV. - Esili, nelle loro forme rinnovate per ridurre al minimo l'impiego del ferro, si alzano questi pali per superare i fiumi su lunghezze (campate) di oltre un chilometro (v. pag. 100).
XXXV. - L'antenna trasmittente a Brookmans Park (Inghilterra). È alta 150 metri.
XXXVI. - Questo apparecchio, alla Università Cornell nello stato di Ithaca (U.S.A.), capta le microonde emesse dal Sole e dalle stelle; l'antenna parabolica in reticolato di ferro capta onde della lunghezza di qualche cm. e le avvia agli apparecchi di registrazione. Così si studia il « disturbo solare » sulle radiocomunicazioni (v. pag. 121).
XXXVII. - Secolo del radar e dei razzi. Ecco un simbolico quadro dell'evoluzione della tecnica di oggi. Un razzo Aerobee della Marina americana s'innalza nell'aria per 104 km partendo dal ponte di una nave. Lo scopo è lo studio dei raggi cosmici.
XXXVIII. - Una delle turbine di tipo Francis, 80 mila cavalli, costruite dalla Società Riva per la Società Adriatica di elettricità. Salto 284 metri, portata 22 metri cubi d'acqua al secondo.
XXXIX. - Queste sono le colossali turbine che si montano nelle Centrali idroelettriche più recenti. Bastano due o tre di questi colossi per fornire duecentomila cavalli. L'acqua percorre la spirale a chiocciola la cui sezione gradualmente diminuisce perché l'acqua lungo il percorso penetra tra le pale del distributore che lo avvia sulle pale della ruota girante.
Chiocciola e distributore di turbina per impianto idroelettrico
XL. - In officina si sta sollevando il coperchio di una potente turbina a vapore. La serie di ruote a palette periferiche, con unico albero motore solidale con le ruote.
XLI. - Così si presentano le Centrali termiche con turbine a vapore.
XLII. - Poesia dell'era tecnica: la ruota a palette di una turbina a vapore. Su di esse scorre il vapore che consegna l'energia alla motrice.
XLIII. - Una gigantesca ruota dentata in un sol pezzo.
XLIV. - La teoria della flessione, applicata a solidi dotati di forte curvatura, dirà se questo gancio può resistere allo sforzo di 200 tonnellate.
XLV. - Viene tolto dalla lingottiera un lingotto di 140 tonnellate (17 metri cubi!) destinato a ricavare grossi pezzi fucinati.
XLVI. - Si sta colando acciaio liquido da una grande secchia per formare un lingotto di 80 tonnellate. Senza interruzione si sommerà il contenuto di tre secchie portate sul posto con la gru a ponte.
XLVII. - Una pressa da 10 mila tonnellate sta schiacciando un lingotto d'acciaio.
XLVIII. - Le ruote dentate moderne sono talmente precise che funzionano senza rumore e con resistenza minima.
XLIX. - Le caldaie a tubi d'acqua adoperate dalla Marina; i tubi connettono a fasci i collettori e il complesso presenta enorme superficie riscaldata, quindi forte produzione di vapore per ogni ora.
L. - Questo è un laminatoio attraverso il quale passano i lingotti d'acciaio per essere convertiti in rotaie, in travi a I. I cilindri sono di ghisa, potentissimi motori li fanno rotare. Un tempo la Germania si gloriò di questi impianti.
LI. - Una pressa che dà lo sforzo di 12 mila tonnellate: il peso di 300 vetture ferroviarie! (v. pag. 166).
LII. - Dal lago di Grimsel sbarrato da due dighe si trae abbondante energia idroelettrica (v. tav. XI).
LIII. - La diga del Grimsel vista da vicino.
LIV. - La diga di Santa Giustina, Val di Non, durante la costruzione (estate 1949). La più alta d'Europa, ha 150 metri di altezza. A tergo si formerà un lago artificiale con 180 milioni di metri cubi. Energia immagazzinabile 90 milioni di chilowattora.
Diga di Santa Giustina (Val di Non) durante la costruzione (estate 1949)
LV. - Il Rockfeller Center di New York ove si accentrano ricerche e spettacoli riguardanti la radio e la televisione (v. pag. 234).
LVI. - Le poste di Londra dispongono di una vasta rete ferroviaria sotterranea. Si trasportano 6 milioni e mezzo di sacchi di lettere all'anno e 4 milioni di sacchi di oggetti impacchettati.
LVII. - Milletrecento gru funzionano elettricamente nel porto di Londra. I porti sono gli incroci obbligati del traffico mondiale.
LVIII. - Il Canale di Panama visto dall'aeroplano (v. pag. 218).
LIX. - " Una nave che passa sul deserto ": questa è l'impressione di un viaggiatore che da lontano la vede mentre lentamente si muove lungo il Canale di Suez.
LX. - Gli scaricatori meccanici in taluni porti permettono di togliere il carico di una nave in un'ora, con benne.
LXI. - Questo nuovo tipo di impastatrice meccanica rende la costruzione dei fabbricati molto più rapida e facile. Essa è costituita da un tubo cilindrico che girando su se stesso impasta la miscela di cemento sabbia e ghiaia. Oltre cinque metri cubi possono essere preparati in una sola volta, cioè una quantità tripla di quella che poteva essere preparata con il solito metodo di impasto. Basti solo dire che le fondamenta di una casa possono essere ultimate in sole tre ore.
LXII. - Sopra: Nuova York vista dalla parte di Brooklyn; all'estrema destra l'alto grattacielo è il Woolworth Building. - Sotto: Il progetto della Compagnia d'Assicurazione Metropolitan riguardante case medie. Sullo sfondo è New Jersey con l'Empire State Building, il più alto grattacielo nel mondo.
LXIII. - Sopra: Le strade moderne, là ove si incrociano, debbono permettere mediante rampe di collegamento e sottopassaggi di passare da un ramo all'altro senza intersecazione di veicoli - Sotto: Una nuova macchina spruzzatrice per uso agricolo; produce un piccolo uragano che porta seco il mezzo insetticida, spruzzato sugli alberi.
LXIV. - La famosa nave da battaglia Nelson sotto il ponte sul Forth presso Edimburgo (v. pag. 225).
LXV. - Il viadotto di Gabarit sulla linea Arvant-Beziers; fu costruito da Eiffel nel 1892. Apertura dell'arco centrale 165 m., altezza 122 metri, lunghezza totale 560 metri.
LXVI. - Il ponte di Golden Gate ossia della Porta d'Oro è il più lungo dei ponti sospesi. Le due torri principali sono alte 245 metri e la luce libera tra di esse raggiunge i 1380 metri (v. pag. 227). I cavi principali di acciaio hanno 93 cm. di diametro.
LXVII. - New York di notte e il ponte di Brooklyn (v. pag. 198).
LXVIII. - Il pilone del ponte sospeso di Narrow, presso New York. Questi sono i cavi che vanno all'ancoraggio in terraferma; la luce libera del ponte è 1500 metri.
LXIX. - Le locomotive vengono provate in condizioni simili a quelle di servizio ma immobili. L'energia delle ruote si trasmette a rulli connessi con dinamo e l'energia motrice si converte così in energia elettrica. In tale laboratorio sperimentale si possono effettuare le volute verifiche. Il tubo verticale sopra il comignolo della locomotiva ne aspira il fumo.
LXX. - Sopra: Il più potente locomotore del mondo, dodicimila cavalli, che circola sulla linea del Gottardo (vedi pag. 246). - Sotto: Centenario delle Ferrovie Svizzere: un treno del 1947 affiancato a una locomotiva del 1847 (vedi pag. 253).
LXXI. - Sopra: il treno della Bernina (da Tirano a Saint Moritz) non teme la neve a 2250 metri. - Sotto: Le perfette forme aerodinamiche di una locomotiva capace di raggiungere 140 Km. all'ora; potenza 3000 cavalli.
LXXII. - Sopra: Nelle stazioni più importanti di smistamento dove si manovrano i carri merci per distribuirli sui binari a fascio in modo da ricomporre i treni per le varie destinazioni, si usano delle rotaie-freno, agenti come enormi mascelle chiudentisi sulle rotaie e comandate dalle cabine centrali; il carro frenato va tranquillamente sul binario ricettore. - Sotto: Ecco una macchina molto utile: pulisce la strada ferrata, rimuove e sostituisce il pietrisco avanzando di 110 metri all'ora.
LXXIII. - La ferrovia a cremagliera del Pilatus (Svizzera).
LXXIV. - La seggiovia del Cervino.
LXXV. - Seggiovia del Grindelwald (Oberland Bernese).
LXXVI. - La funivia del Cervino costruita dalla Ceretti e Tanfani.
LXXVII. - Il varo della « Vittorio Veneto ».
LXXVIII. - Prova dei modellini di navi nella « Vasca sperimentale di Architettura Navale ». In alto, il carro dinamometrico che trasla veloce sul canale; in basso, il modello trainato della nave (v. pag. 273).
LXXIX. - Sopra: Un grande bacino di carenaggio. - Sotto: Il varo « di fianco » di una nave, oggi praticato fino a 10 000 tonn.
LXXX. - Questo strano battello non soggetto a rollio pesa 120 tonnellate, velocità 28 nodi, lunghezza 57 metri. La propulsione è data da 4 motori Diesel. È stato costruito a scopo di studio e le prove fatte indicano che una nave di questo tipo, con 16 000 tonnellate trasporterebbe con potenza di soli 120 mila cavalli 4 000 passeggeri a 38 nodi di velocità.
LXXXI. - La « Queen Elizabeth », il gioiello tanto caro agli Inglesi. Fu varato nel 1939. Stazza lorda 84 900 tonnellate, lunghezza 308 metri, larghezza 36 metri, immersione 12 metri, velocità 30 miglia all'ora.
LXXXII. - Il « Queen Mary », una delle maggiori navi del mondo mentre lasciava il bacino di Clydebank, manovrato da rimorchiatori nel canale tortuoso di collegamento con Southampton. Fu varato nel 1936. Lunghezza 298 metri, larghezza 36 metri, pescaggio 12 metri, velocità 29 miglia all'ora.
LXXXIII. - Il « Caronia », il più moderno transatlantico del mondo, 34 000 tonn. (v. pag. 276).
LXXXIV. - Incastellatura mobile di preparazione dei razzi a White Sands nel Nuovo Messico (U. S. A.). Le piattaforme sono, come si vede, ribaltabili.
LXXXV. - La Marina americana sviluppa vari tipi di razzi a scopo sperimentale.
LXXXVI. - Una V2 poco prima del decollo.
LXXXVII. - Sopra: Il razzo Big Dick durante un lancio sperimentale. - Sotto: Il decollo del razzo teleguidato « Tiamat ». Misura circa 4 metri di lunghezza, pesa circa 300 Kg. ed ha una velocità di 600 miglia-ora.
LXXXVIII. - Fasi di decollo del razzo della tavola LXXXIV.
LXXXIX. - Lancio di 550 uomini di fanteria durante esercitazioni negli Stati Uniti.
XC. - L'aeroporto Idlewild di New York, il maggior aeroporto commerciale del mondo. Il totale delle piste ammonta a 10 miglia (16 Km.); esse possono sopportare gli atterraggi e decolli dei maggiori transaerei. L'aeroporto è fornito degli impianti e conforti più moderni (v. pag. 266).
XCI. - L'aeroporto La Guardia a New York.
XCII. - Nell'interno di questa sfera d'acciaio avente 18 metri di diametro vi è una soffieria completa per la prova dei modelli di aeroplani. I ventilatori hanno la potenza di 600 cavalli, la pressione all'interno della sfera può esser portata a 2 atmosfere.
XCIII. - Sopra: Un modello di aeroplano in grandezza naturale davanti alla bocca della grande soffieria di Langley Field (U. S. A.) (v. pag. 138). - Sotto: Soffieria funzionante sino alla pressione di 2, 3 atmosfere. Sperimentando in pressione si ha il vantaggio di avere risultati più esatti anche se il modello è più piccolo del naturale.
XCIV. - Lo « Skyrocket Douglas » D-558 II ha raggiunto la velocità del suono alla quota di 7800 metri. L'hanno battezzato anche pesce-spada; le ali sono piccole e a delta.
XCV. - Questo è il primo aeroplano commerciale a reazione inglese De Havilland-Comet con profilo aerodinamico di grande finezza. Quattro turboreattori, 36 passeggeri, velocità di crociera 800 Km/ora. Può volare ad alta quota avendo cabina stagna (v. pag. 249).
XCVI. - Lo « scorpione » X F 89 della Casa Northrop; è capace di 960 Km-h. Ha due uomini di equipaggio, l'apertura delle ali è di 15 metri. È un velivolo militare che può sopportare qualsiasi uragano e volare a 12 000 metri (v. pag. 259).
XCVII. - Sopra: L'ala volante Armstrong Whitworth A W 52 con due motori a reazione. - Sotto: Il Northrop Y B 49 (ala volante) spinto da motori a getto, sta volando sul deserto della California meridionale. È il più grande aeroplano militare a reazione, col maggior raggio d'azione.
XCVIII. - Il Boeing X B 47 bombardiere a reazione sta partendo per il suo primo volo dal campo della Boeing a Seattle (California) con 2 razzi ausiliari che aumentano la spinta.
XCIX. - Carrello di atterraggio con nastro di gomma e rulli. Esso offre superficie di appoggio tre volte maggiore del solito carrello, quindi permette di atterrare anche su aeroporti senza speciale pavimentazione.
C. - Il Bristol Brabazon I. L'apertura delle ali è di 69 metri; gli 8 motori sviluppano ciascuno 2500 cavalli, quindi in tutto la potenza di otto locomotive. Il peso del « Brabazon » è di 130 tonnellate (v. pag. 262).
CI. - L'aeroplano Convair XC-99 può portare 400 soldati completamente equipaggiati, oppure 45000 Kg. di merce. Apertura delle ali 69 metri. Peso lordo 120000 Kg. Sei motori da 3000 cavalli ognuno.
CII. - Sopra: Il Boeing B stratosferico a doppio ponte, 65 passeggeri, 5 uomini di equipaggio. L'aria è condizionata e a 7500 metri vengono mantenute le condizioni di ambiente quali si trovano a 1650 metri. Sotto: un grande apparecchio « Constellation » fabbricato dalla Lockheed sta volando su New York.
CIII. - Sopra: Il « Vampiro » a reazione. È in dotazione presso parecchie aviazioni militari, velocità 900 Km-h. L'autonomia dell'apparecchio è di due ore e mezza. - Sotto: Il motore a turbina a gas della De Havilland. Fornisce 2250 Kg. di spinta statica (v. pag. 258).
CIV. - Sopra: Si carica un'automobile su un Bristol « per merci ». - Sotto: Lasciano il Surrey (Inghilterra) destinate a Malta delle mucche per rifornire di latte l'isola.
CV. - Sopra: Elicottero Bristol 171 a cinque posti con motore da 500 cavalli (v. pag. 263). Sotto: Elicottero Sikorsky anfibio a cinque posti.
CVI. - Sopra: Il La Cierva « Air-Horse ». Il più grande elicottero del mondo; ha tre rotori azionati da un motore di 1620 CV; porta 24 passeggeri. - Sotto: Elicottero « Skeeter » La Cierva biposto da turismo; il motore ha la potenza di 145 CV.
CVII. - Sopra: Il "Little Henry" è il primo elicottero sperimentale a reazione. - Sotto: L'« Hoppicopter », il singolare elicottero monoposto detto anche "motocicletta dell'aria" (motore di 40 CV) a due rotori coassiali.
Elicotteri monoposto: Little Henry e Hoppicopter
CVIII. - Un elicottero « Bell » sta spargendo il DDT per proteggere le piante contro insetti nocivi (v. pag. 265).
CIX. - Elicottero « Hiller 360 » durante l'irrorazione di insetticidi.
CX. - Sopra: L'elicottero « Hiller 360 » visto da sotto ed equipaggiato dell'impianto per l'irrorazione del DDT liquido. Sotto: L'elicottero Fairey Gyrodyne la cui coppia è compensata con un'elica laterale siutata sulla corta ala destra.
CXI. - Sopra: Libellule meccaniche si librano a mezz'aria (elicotteri Kaman). - Sotto: L'elicottero Kaman specialmente usato per uso agricolo (irrorazione di liquidi e polveri contro i parassiti delle piante).
CXII. - Sopra: Dimostrazione di salvataggio con l'elicottero HRP I Piasecki che può portare oltre a 2 piloti 8 passeggeri. - Sotto: L'elicottero X R-10 con 2 motori di 525 HP porta, oltre ai 2 piloti, 10 passeggeri; velocità di crociera 144 Km/h. I due rotori hanno gli assi disposti a V.
CXIII. - La gigantesca portaerei F. Delano Roosevelt ha il dislocamento di 55 mila tonnellate, lunghezza 315 metri. Equipaggio 3650 uomini e 422 ufficiali; accoglie 120 velivoli (v. pag. 256).
CXIV. - Come una goccia di mercurio ingrandita centomila volte. Questo è l'« hortonsferoid » costruito dalla « Warren Petroleum Company » a Texas City per contenere benzina alla pressione di circa un'atmosfera.
CXV. - Gli altiforni sono tra le maggiori installazioni dei nostri tempi; producono ghisa in ragione di centinaia di tonnellate al giorno caricando minerale di ferro, fondenti e coke. Si vedono le torri chiamate « cowper » che raccolgono il gas caldo emesso per sfruttarne il calore nel riscaldare l'aria da insufflare (v. pag. 277).
CXVI. - A San Giuseppe di Cairo; torri dove i gas ricavati dalla distillazione del carbone si raffreddano e si ricava anche benzolo (v. pag. 283).
CXVII. - La nascita del filamento di nailon; il materiale plastico viene « estruso », ossia passato attraverso fori sottilissimi di una filiera in metallo (v. pag. 289).
CXVIII. - Ecco una draga che si rispetta: pesa 164 tonnellate; il braccio è di 27 metri e la benna ha la capacità di 4 metri cubi e mezzo. La macchina lavora in miniere di ferro a cielo aperto.
CXIX. - Con raggi Roentgen prodotti ad alta tensione si fanno radiografie di pezzi metallici per stabilire se esistono difetti interni. Questo apparecchio funziona con 2 milioni di volta.
CXX. - Escavatore gigante per miniera a cielo aperto.