Addobbati (N.), Allaria (E.) e Gambini (A.) - Il libro dell'elettrauto - Vol. 6 - Impianti - Hoepli [1971]
La copertina
Caratteristiche - Guida allo studio - Illuminazione - Segnalazioni luminose - Cablaggio - Schemi - Collegamenti - Soppressione radiodisturbi - Conversione di corrente - Semiconduttori - Componenti elettronici
Con 279 figure e 17 tabelle
Formato 17,5 x 24,5. Pagine XII-289. Copertina morbida.
Sesto ed ultimo volume della serie di sei dedicati alle applicazioni elettriche nella tecnica automobilistica e motoristica in generale. In fondo al libro l'indice analitico che fa riferimento a tutti e sei i volumi dell'opera.
Il frontespizio
INDICE SISTEMATICO
Capitolo I - L'IMPIANTO ELETTRICO DEGLI AUTO E MOTOVEICOLI
1.1. Sviluppi
1.2. L'impianto
1.2.1. Tensione nominale
Tabella 1. - Classificazione degli apparati elettrici a bordo di auto o motoveicoli
Tabella 2. - Tensione per impianti elettrici su autoveicoli
1.2.2. Impianti con poli isolati o con polo a massa. Negativo o positivo a massa?
Capitolo II - CARATTERISTICHE E COMPONENTI GLI IMPIANTI
2.1. Impianti per motocicli, motoscooters e motoleggere
2.1.1. Le motociclette di maggior cilindrata
2.1.2. Veicoli di minor cilindrata (ciclomotori compresi)
2.1.3. Motocicli di media cilindrata
2.2. Impianti per autovetture ed autocarri
Tabella 3. - Prestazioni ottenibili a seconda del sistema di impianto dei motocicli
2.3. Impianti per veicoli industriali e trattori
2.4. Norme per la sistemazione degli apparecchi elettrici sui veicoli
2.4.1. Strumenti di controllo e lampade spia per i vari servizi
2.4.2. Comandi
2.4.3. Batteria
2.4.4. Generatore
2.4.4.1. Dinamo
2.4.4.2. Alternatore
2.4.5. Gruppi di regolazione
2.4.6. Avvisatore acustico
2.4.7. Tergicristallo
2.4.8. Spinterogeno
2.4.9. Bobina di accensione
2.4.10. Motorino d'avviamento
2.4.11. Scatole di derivazione e scatole con fusibili
2.4.12. Proiettori, fanali, lampade di segnalazione, ecc., esterne al veicolo
Disposizione dei comandi su di una autovettura
Capitolo III - GUIDA ALLO STUDIO DELL'IMPIANTO ELETTRICO
3.1. Schema di principio e norme sull'impostazione dello studio
3.2. Motorino di avviamento
3.3. Candele ad incandescenza
3.4. Apparecchi ad uso continuativo
3.5. Apparecchi ad uso intermittente
Tabella 4. - Potenza assorbita dagli apparecchi a funzionamento continuativo
Tabella 5. - Potenza assorbita dagli apparecchi a funzionamento intermittente
3.6. Generatori
3.7. Batteria
3.8. Apparecchi d'accensione
3.9. Conduttori di collegamento
Capitolo IV - L'ILLUMINAZIONE NECESSARIA AI VEICOLI MOTORIZZATI PER LA CIRCOLAZIONE
4.1. Generalitą
4.2. Illuminazione elettrica - Fondamenti, definizioni, unitą e misure
4.2.1. Flusso luminoso
4.2.2. Potenza radiante
4.2.3. Quantitą di luce
4.2.4. Illuminamento
4.2.5. Intensitą luminosa
4.2.6. Brillanza
4.3. Lampada ad incandescenza
4.3.1. Componenti della lampada ad incandescenza
4.3.1.1. L'ampolla
4.3.1.2. I filamenti
4.3.1.3. L'attacco (o zoccolo o virola)
4.3.1.4. Conduttori di connessione
4.3.2. Tipi di lampade, definizioni, caratteristiche delle lampade ad incandescenza
4.3.2.1. Tipi di lampade
Tabella 6. - Valori della coppia torcente minima a cui devono resistere gli zoccoli delle lampade all'atto del collaudo
4.3.2.2. Definizioni
4.3.2.3. Caratteristiche: dimensionali, costruttive, elettriche
4.4. La lampada fluorescente
4.4.1. Generalitą
Tabella 7. - Tabella riassuntiva delle principali caratteristiche delle lampade usate sugli impianti per auto-motoveicoli
4.4.2. Applicazione ai veicoli
4.5. Lampada ad incandescenza con alogeni (allo iodio)
Tabella 8. - Lampade elettriche di tipo a iodio ad un filamento per autoveicoli, motoveicoli, macchine agricole, operatrici, filoveicoli
4.5.1. Tecnologia delle lampade ad incandescenza con alogeni
4.5.2. Realizzazione della lampada incandescente con alogeni
4.5.3. Caratteristiche costruttive, di funzionamento e prestazioni
4.5.3.1. Dimensioni e temperatura dell'ampolla
4.5.3.2. Forma
4.5.3.3. Dosatura dello iodio
4.5.3.4. Sospensione del filamento
4.5.3.5. Gas di riempimento
4.5.3.6. Gradienti di temperatura lungo il filamento
4.6. I proiettori per la illuminazione nella marcia notturna degli autoveicoli
4.6.1. Premessa
4.6.2. Fasci di luce
4.6.2.1. Fascio di profonditą o abbagliante
4.6.2.2. Fascio di incrocio o anabbagliante
4.6.2.3. Fascio di luce anabbagliante simmetrico
4.6.2.4. Fascio di luce anabbagliante asimmetrico americano (detto anche Sealed Beam)
4.6.2.5. Fascio di luce di incrocio asimmetrico europeo
4.6.2.6. Confronto di efficienza del fascio di luce anabbagliante asimmetrico americano ed europeo
4.6.3. Prescrizioni
4.6.4. Caratteristiche e requisiti
4.6.5. Installazione di proiettori singoli o sdoppiati, fendinebbia e fanale retromarcia
4.6.6. Tipi di proiettore e relative lampade
4.6.6.1. Proiettore simmetrico europeo
4.6.6.2. Proiettore asimmetrico americano
4.6.6.3. Proiettore europeo a fascio unificato asimmetrico « E »
4.6.6.4. Proiettori asimmetrici con lampade alogene allo iodio
4.6.6.5. Proiettore rettangolare
4.6.6.6. Proiettori fendinebbia
4.6.7. Caratteristiche fotometriche dei proiettori
4.6.7.1. Fascio di luce d'incrocio
4.6.7.2. Fascio di luce di profonditą
Tabella 9. - Illuminazione fascio di profonditą
Tabella 10. - Illuminazione fascio di incrocio
4.6.7.3. Fascio di luce fendinebbia
4.6.8. Controllo sistemazione dei proiettori, fendinebbia e retromarcia
4.6.8.1. Proiettori
4.6.8.2. Fendinebbia
4.6.8.3. Fanali retromarcia
4.6.9. Regolazione proiettori
4.6.10. Manutenzione dei proiettori e montaggio su vettura
Tipi di lampade per proiettori a due filamenti (bilux)
Proiettori sdoppiati delle vetture Lancia Fulvia 2C
Capitolo V - SEGNALAZIONI LUMINOSE
5.1. Apparecchi fondamentali
Tabella 11. - Prospetto apparecchi di segnalazione luminosa per auto e moto
5.1.1. Dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione dei veicoli a motore
5.1.1.1. Luci di posizione
5.1.2. Luci di ingombro
5.1.3. Catadiottri
5.1.3.1. Tipi di catadiottri
5.1.3.2. Misure fotometriche
Tabella 12. - Caratteristiche dei catadiottri
5.1.4. Luci d'arresto
5.1.5. Segnali di cambiamento di direzione
5.1.6. Applicazioni
5.2. Illuminazioni varie
5.2.1. Luce della targa
5.2.2. Proiettore per la retromarcia
5.2.3. Illuminazione interna
5.3. Segnalatore per veicoli di soccorso
5.4. Segnale di taxi
5.5. Segnale dei veicoli sgombraneve
Capitolo VI - IL CABLAGGIO DELL'IMPIANTO
6.1. Conduttori (o cavi)
6.1.1. Cavi per alta tensione
Tabella 13. - Caratteristiche cavo di accensione per motore a scoppio con isolamento in resina sintetica
Tabella 14. - Caratteristiche cavo d'accensione contro i radiodisturbi
6.1.2. Cavi per avviamento
6.1.3. Cavi per illuminazione ed apparecchi utilizzatori
6.1.4. Cavi schermati
Tabella 15. Portate di corrente e cadute di tensione dei conduttori per autoveicoli
6.1.5. Terminali, fascette, protezioni
6.1.6. Connettori
6.1.7. Sistemazione dei conduttori
6.1.8. Distinzione dei cavi
Tabella 16. - Numerazione convenzionale dei circuiti o tratti di circuiti
6.1.9. Collegamenti e diramazioni
6.1.10. Valvole fusibili
Tabella 17. - Tipi di valvole fusibili cilindriche per autoveicoli
Capitolo VII - SCHEMI E COLLEGAMENTI
7.1. Schemi degli impianti elettrici
7.1.1. Schema planimetrico dei collegamenti
7.1.2. Simboli
7.1.3. Collegamenti
7.2. Esemplificazione schemi
[Sono pubblicati gli schemi dei seguenti motoveicoli, autoveicoli e veicoli industriali: Piaggio Vespa 150; Piaggio Ape mod. C; Guzzi V7; Innocenti Lambro 550 V; Alfa Romeo Giulia GT Junior; Alfa Romeo 1750 Berlina; Fiat 850 Special; Fiat Auto Bianchi A 112; Fiat 128; Fiat 125; Fiat 130; Innocenti Mini Minor; Lancia Flavia 819 (Iniezione); Opel Kadett Rallye; Renault R4; Fiat 645 (220); OM Daino; OM 150 (CUS I); trattore Fiat - OM 650]
Capitolo VIII - SOPPRESSIONE RADIODISTURBI
8.1. Il problema dei radiodisturbi
8.2. Cause e sorgenti di radiodisturbi
8.3. Componenti usati per l'attenuazione dei disturbi radio
8.3.1. Resistori
8.3.2. Condensatori e induttori
8.4. Provvedimenti per soddisfare alle leggi sui disturbi televisivi
8.5. Provvedimenti per ricezione di segnali ad onde medie e lunghe sui ricevitori a bordo di veicoli
8.6. Provvedimenti per ricezione di segnali ad onde corte entro il veicolo
8.7. Provvedimenti quando vi siano ricetrasmettitori ad onde corte a bordo dei veicoli
8.8. Impianti muniti di accensione elettronica a scarica di condensatore
8.9. Disturbi « statici »
Capitolo IX - LA CONVERSIONE DI CORRENTE
9.1. Generalitą
9.2. Conversione della corrente alternata in continua
9.2.1. Esempio di impiego di diodi raddrizzatori
9.2.1.1. Progetto di un raddrizzatore
9.3. Conversione della corrente continua in alternata
9.3.1. I vibratori statici d'accensione
9.3.2. Vibratori usati come convertitori puri
9.3.3. La convertitrice rotante classica
9.3.4. La conversione a scarica di condensatore
9.3.5. Convertitrice a transistori 110 V-50 W per autoveicoli
9.3.6. Lampeggiatori elettronici
Capitolo X - SEMICONDUTTORI ED ALTRI COMPONENTI ELETTRONICI
10.1. Generalitą sui semiconduttori
10.1.1. Il silicio e le sue varietą drogate
10.1.2. Introduzione al concetto di giunzione
10.2. Il diodo al silicio
10.2.1. Caratteristiche dei diodi al silicio
10.2.2. Dimensioni dei diodi al silicio
10.2.3. Rappresentazione schematica
10.3. Raddrizzatori al selenio
10.4. Il diodo Zener
10.4.1. Generalitą
10.4.2. Caratteristica volt-ampere dello Zener
10.4.3. Rappresentazione schematica
10.5. Il transistore
10.5.1. Generalitą
10.5.2. Circuiti e caratteristiche dei transistori
10.6. Il diodo controllato al silicio (thyristore)
10.6.1. Il diodo controllato al silicio normale
10.6.2. Il diodo controllato al silicio con spegnimento di base
10.6.3. Le caratteristiche del diodo controllato
10.6.4. Il comando del diodo controllato
10.7. Fotoelementi o cellule fotoelettriche
10.7.1. Elementi fotoconduttivi
10.7.2. Altri fotoelementi
10.8. Microcircuiti
10.8.1. Microcircuiti a film
10.8.2. Microcircuiti monolitici
10.8.3. Microcircuiti ibridi
10.9. Tubi elettronici a riempimento di gas o vapori (thyratron)