Addobbati (N.), Allaria (E.) e Gambini (A.) - Il libro dell'elettrauto - Vol. 3 - Avviamento e batterie - Hoepli [1967]

La copertina

La copertina

Vari tipi di batterie - Motorini d'avviamento - Interruttori elettromagnetici e teleruttori - Ausiliari per l'avviamento

Con 384 figure e 47 tabelle

Formato 17,5 x 24,5. Pagine XIX-431. Copertina morbida.

Terzo volume della serie di sei dedicati alle applicazioni elettriche (ed elettroniche, all'epoca al loro esordio) nella tecnica automobilistica e motoristica in generale. Particolarmente estesa in questo volume la trattazione delle batterie di accumulatori di vario tipo, con molte indicazioni utili anche al di fuori della tecnica automobilistica.

Il frontespizio

Il frontespizio


INDICE SISTEMATICO

Capitolo I - L'IMPIANTO ELETTRICO PER L'AVVIAMENTO DEI MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA


1.1. Componenti l'impianto di avviamento
1.2. Esigenze del motore termico
1.3. Il dimensionamento dell'impianto di avviamento
1.3.1. Motorino di avviamento
1.3.2. Batteria
1.3.3. Le candele ad incandescenza
1.3.4. Conduttori di collegamento
1.3.4.1. Con riferimento al riscaldamento del conduttore
1.3.4.2. Con riferimento alla caduta di tensione
1.4. Realizzazioni dell'avviamento elettrico sui veicoli
1.4.1. Avviamento elettrico dei motocicli
Tabella 1. - Categorie motoveicoli con note sul tipo di avviamento
1.4.1.1. Con motorino tipo auto
1.4.1.2. Con dinamotore
1.4.2. Avviamento elettrico degli autoveicoli
1.4.3. Avviamento elettrico dei trattori e motori industriali in genere
Tabella 2. - Caratteristiche dimensionali di massima dell'impianto di avviamento sui vari tipi di autoveicoli
1.5. Caratteristiche dei componenti l'impianto d'avviamento

Estremità del cavo di collegamento alla batteria

Estremità del cavo di collegamento alla batteria

Capitolo II - LE BATTERIE DI ACCUMULATORI


2.1. Generalità - Definizioni - Nomenclatura - Costituzione
2.1.1. Cenni sullo sviluppo degli accumulatori
2.1.2. Definizioni
2.1.3. Nomenclatura dei componenti la batteria al piombo e loro costituzione
2.1.3.1. Piastre
2.1.3.2. Gruppi di piastre
2.1.3.3. Elementi
2.1.3.4. Separatori (o setti, o diaframmi, o distanziatori)
2.1.3.5. Contenitori
2.1.3.6. Coperchi
2.1.3.7. Elettrolito
2.1.3.8. Acqua distillata o demineralizzata
2.1.3.9. Acido solforico (H2SO4)
2.1.3.10. Misura delle soluzioni di acido solforico
Tabella 3. - Peso specifico, densità e concentrazione delle soluzioni di acido solforico
Tabella 4. - Composizione dell'elettrolito per batterie al piombo alle varie densità
Tabella 5. - Volume d'acido necessario per preparare 1 litro (1000 cm3) di elettrolito
2.1.4. Collegamento degli accumulatori
2.1.4.1. Collegamento in serie
2.1.4.2. Collegamento in parallelo
2.1.4.3. Collegamento misto

Capitolo III - FUNZIONAMENTO DELL'ACCUMULATORE AL PIOMBO


3.1. Proprietà
3.1.1. Reazioni chimiche
3.2. L'elettrolisi
3.3. Accumulatore scarico
3.4. Accumulatore in carica
3.5. Condizioni di fine carica e sovraccarica di un accumulatore
3.6. Scarica di un accumulatore

Batteria Magneti Marelli 6AC7

Batteria Magneti Marelli 6AC7

Capitolo IV - LE IMPURITÀ NEGLI ACCUMULATORI AL PIOMBO


4.1. Considerazioni generali sugli effetti delle impurità
4.2. Azioni parassitarie
4.3. Provenienza, riconoscimento ed eliminazione delle impurità
4.4. Elettroliti speciali nell'accumulatore al piombo
4.4.1. Natura dei liquidi speciali
4.4.2. Acido solforico
4.4.3. Azione e conseguenza delle aggiunte all'acido solforico
4.4.4. Azioni di ossi-riduzione
4.4.5. Effetto dei liquidi speciali contenenti metalli pesanti
4.4.6. Azione di corrosione delle positive dovuta agli elettroliti speciali
4.4.7. Azione e conseguenze del solfato di ammonio
4.4.8. Azione e conseguenze dei solfati di metalli alcalini e leggeri
4.4.9. Conclusioni

Capitolo V - BATTERIE DI ACCUMULATORI PER AVVIAMENTO


5.1. Definizioni e caratteristiche
5.1.1. Attitudine all'avviamento
5.1.2. Attitudine alla scarica lenta
5.2. Caratteristiche costruttive
5.2.1. Piastre a griglia impastata
5.2.1.1. Griglia
5.2.1.2. Materia attiva
5.2.1.3. Additivi
5.2.1.4. Quantità della materia attiva nelle piastre
Tabella 6. - Equivalenti elettrochimici di alcune sostanze
5.2.1.5. Spessore delle piastre
5.2.1.6. Porosità delle piastre
5.2.1.7. Lavorazione delle piastre a griglia
5.2.2. Regoli per raggruppamento piastre
5.2.3. Separatori
5.2.3.1. Tipi di separatori
5.2.4. Montaggio dei separatori
5.2.5. Elettrolito
Tabella 7. - Confronto densità e stato di carica delle batterie avviamento
5.2.6. Contenitore
5.2.6.1. Ebanite
5.2.6.2. Bitume
5.2.6.3. Resine sintetiche
5.2.6.4. Caratteristiche meccaniche dei contenitori
5.2.6.5. Caratteristiche chimico-fisiche dei contenitori
5.2.6.6. Caratteristiche termiche
5.2.6.7. Caratteristiche elettriche
5.2.7. Coperchi
5.2.8. Tappi
5.2.9. Paraspruzzi
5.2.10. Connettori e protezioni isolanti
5.2.11. Terminali
Tabella 8. - Forma e dimensioni dei terminali in uso sulle batterie
5.2.12. Maniglie per il trasporto
5.3. Classificazione delle batterie avviamento
5.3.1. Batterie per servizio normale
5.3.2. Batterie per servizio pesante
5.3.3. Batterie cariche normali (con elettrolito)
5.3.4. Batterie cariche secche
5.3.5. Batterie secche
5.4. Tipi di batterie di attuale fabbricazione
5.4.1. Batterie cariche normali (con elettrolito)
5.4.2. Batterie cariche a liquido immobilizzato
5.4.3. Batterie « scariche secche » e « scariche umide »
5.4.4. Batterie « cariche secche »
5.5. Caratteristiche delle batterie avviamento e relative norme di collaudo
5.5.1. Caratteristica esterna di carica
5.5.2. Caratteristica esterna di scarica
Tabella 9. - Dati caratteristici di un motorino per vettura FIAT 1100 da 0,5 kW - 12 V
5.5.3. Accettazione di carica
5.5.4. Attitudine all'avviamento
Tabella 10. - Valori inerenti alla prova di attitudine all'avviamento delle batterie
5.5.5. Capacità
5.5.6. Tensione
5.5.6.1. Tensione a vuoto
5.5.6.2. Tensione di fine carica
5.5.6.3. Tensione in scarica
5.5.7. Energia specifica
5.5.8. Tenuta di carica dell'accumulatore
Tabella 11. - Energia specifica delle batterie al piombo ed alcaline
5.5.9. Resistenza interna
5.5.10. Durata dell'accumulatore
5.5.11. Prove meccaniche da effettuare nel caso di collaudo sulle batterie (secondo norme CEI)
5.5.11.1. Dimensioni e peso
5.5.11.2. Estremità polari
5.5.11.3. Recipienti
5.5.11.4. Tenuta dei coperchi
5.5.11.5. Resistenza alle vibrazioni
5.5.12. Verifica delle condizioni di carica delle batterie cariche secche
5.6. Influenza della temperatura sulle caratteristiche elettriche delle batterie
5.6.1. Ambiente di lavoro della batteria
5.6.2. Capacità
5.6.3. Resistenza interna
5.6.4. Tensione
5.6.5. Temperature dannose e loro conseguenze
5.7. Impieghi delle batterie sui veicoli
5.7.1. Batterie per motoveicoli
5.7.2. Batterie per autovetture (servizio normale)
5.7.3. Batterie per autoveicoli industriali (servizio pesante)
5.7.4. Batterie per trattori (servizio pesante)
5.8. Misure di uso comune sulle batterie
5.8.1. Densità elettrolito elementi della batteria
5.8.2. Tensione degli elementi di una batteria
5.8.3. Prova 421
5.8.4. Tensione degli elettrodi
5.8.4.1. Accumulatore in scarica
Tabella 12. - Tensione di scarica
5.8.4.2. Accumulatore in carica
Tabella 13. - Tensione di fine carica
5.8.4.3. Accumulatore a circuito aperto
5.8.4.4. Anomalie degli elettrodi dedotte dalle tensioni contro cadmio
5.8.4.5. Precauzioni nell'uso dell'elettrodo al cadmio
5.8.5. Temperatura dell'elettrolito
5.8.6. Altezza dell'elettrolito
5.8.7. Capacità alla scarica lenta o rapida
5.8.8. Tenuta pneumatica delle singole celle
5.8.9. Isolamento
5.9. Metodi di carica delle batterie
5.9.1. Osservazioni sulla carica
Tabella 14. - Regime della corrente di ricarica per le più comuni batterie
5.9.2. Carica normale a corrente costante
5.9.3. Carica a tensione costante
5.9.4. Carica a bordo di autoveicoli
5.9.5. La carica rapida delle batterie
5.9.5.1. Realizzazioni di caricatori rapidi
5.9.5.2. Uso razionale dei caricatori rapidi
5.9.6. La sovraccarica delle batterie
5.9.6.1. La corrosione delle griglie
5.9.6.2. Riscaldamento anormale
5.10. Applicazione e manutenzione delle batterie
5.10.1. Applicazione delle batterie ai veicoli
5.10.2. Manutenzione
5.10.2.1. Pulizia
5.10.2.2. Controlli periodici durante l'esercizio
5.11. Conservazione a magazzino delle batterie
5.11.1. Conservazione ed autoscarica
5.11.2. Ricariche di compenso
5.11.3. Il collocamento nel magazzino
5.11.4. Conservazione dei particolari componenti la batteria
5.11.4.1. Separatori
5.11.4.2. Gruppi di piastre
5.11.4.3. Singole piastre

Capitolo VI - UTILIZZAZIONE DEGLI ALTRI TIPI DI ACCUMULATORI AL PIOMBO


6.1. Batteria per trazione
6.1.1. Premessa ed applicazioni
6.1.2. Caratteristiche costruttive
6.1.3. Tipi di batterie per trazione
6.1.3.1. Accumulatori con piastre a griglia impastata
6.1.3.2. Accumulatori con piastre a griglia impastata e isolamento con lana di vetro
6.1.3.3. Accumulatori con piastre positive multitubolari e negative a griglia impastata o a grande superficie
6.1.3.4. Accumulatori con piastre positive a grande superficie e negative a cassette
6.1.4. Prestazioni delle batterie per trazione
6.1.5. Carica delle batterie per trazione ed apparecchiature di carica
6.1.5.1. Metodi di carica
6.1.5.2. Procedura di carica
6.1.5.3. Controllo della carica
6.1.5.4. Valori della corrente di carica iniziali e finali
6.1.5.5. Controllo della scarica
6.1.6. Altre apparecchiature di bordo dei veicoli a trazione elettrica
6.1.7. Criteri di dimensionamento
6.2. Batterie stazionarie
6.2.1. Generalità ed applicazioni
6.2.2. Caratteristiche costruttive
6.2.2.1. Piastre positive
6.2.2.2. Piastra negativa
6.2.2.3. I separatori
6.2.2.4. Gruppi positivi e negativi
6.2.2.5. Elettrolito
6.2.2.6. Coperchi
6.2.2.7. Molle
6.2.2.8. Paraspruzzi
6.2.2.9. Isolatori
6.2.2.10. Contenitori
6.2.3. Accessori per batterie stazionarie
6.2.3.1. Staffe per i regoli di estremità
6.2.3.2. Staffe per i regoli di inseritore
6.2.3.3. Scaffali
6.2.4. Prestazioni elettriche
6.2.5. Manutenzione delle batterie stazionarie
6.2.5.1. Carica
6.2.5.2. Elettrolito
6.2.5.3. Varie
6.3. Batterie portatili
6.4. Batterie per illuminazione
6.4.1. Applicazioni
6.4.2. Tipi costruttivi
6.4.3. Caratteristiche
6.4.4. Carica delle batterie luce-treni

Capitolo VII - ACCUMULATORI ALCALINI


7.1. Generalità - Definizioni
7.1.1. Cenni sugli sviluppi
7.1.2. Confronto degli accumulatori alcalini con quelli al piombo
7.1.3. Definizioni e nomenclatura
7.2. Caratteristiche costruttive dei componenti
7.2.1. Piastre
7.2.1.1. Piastre piane o a taschette
7.2.1.2. Piastre a tubetti
7.2.1.3. Piastre sinterizzate
7.2.2. Materia attiva delle piastre
7.2.2.1. Nichel
7.2.2.2. Solfato di nichel
7.2.2.3. Cadmio
7.2.2.4. Ferro
7.2.2.5. Grafite
7.2.3. Gruppi di piastre
7.2.3.1. Elementi
7.2.3.2. Separatori
7.2.4. Recipienti
7.2.5. Coperchi
7.2.6. Elettrolito
7.2.7. Montaggio dei componenti una batteria alcalina
7.3. Funzionamento dell'accumulatore alcalino
7.3.1. Accumulatori ferro nichel
7.3.2. Accumulatori ferro-nichel-cadmio
7.4. Tipi di accumulatori alcalini al nichel
7.4.1. Classificazione in base alle caratteristiche di prestazione
7.4.1.1. Accumulatori (elementi di batteria) a normale resistenza interna
7.4.1.2. Accumulatori (elementi di batteria) a bassa resistenza interna
7.4.1.3. Accumulatori (elementi di batteria) a bassissima resistenza interna
7.4.2. Classificazione in base alle caratteristiche costruttive
7.5. Caratteristiche delle batterie alcaline
7.5.1. Capacità
7.5.2. Tensione
7.5.2.1. A vuoto (a circuito aperto che corrisponde cioè alla f.e.m.)
7.5.2.2. In carica
7.5.2.3. In scarica
7.5.3. Rendimento
7.5.4. Durata
7.5.5. Influenza della temperatura sulle caratteristiche di prestazione
7.6. Descrizione dei principali tipi di accumulatori alcalini al nichel
7.6.1. Accumulatori ferro-nichel o cadmio-nichel con piastre positive a tubetti e piastre negative di tipo piano
7.6.2. Accumulatori al ferro-nichel o cadmio-nichel con entrambe le piastre del tipo piano o a taschette
7.6.3. Accumulatori al cadmio-nichel con entrambi gli elettrodi a taschette
7.6.4. Accumulatori al cadmio-nichel con piastre sinterizzate
7.6.5. Batterie con elementi stagni
Tabella 15. - Prestazioni di accumulatori alcalini tipici in relazione al peso ed all'ingombro
Tabella 16. - Tipi principali di batterie alcaline al nichel costruite industrialmente e relativi componenti
7.7. Carica degli accumulatori alcalini
7.7.1. Carica ad intensità costante
7.7.2. Carica rapida
7.7.3. Carica parziale ed intermittente
Tabella 17. - Percentuale della capacità ottenibile da una batteria alcalina caricata con corrente « n » volte della normale
7.7.4. Carica in tampone
7.7.5. Carica a tensione costante
7.7.6. Sovraccariche periodiche
7.7.7. Carica di batterie stagne
7.7.8. Carica di batterie semi-stagne
7.7.9. Regole generali per la ricarica
7.8. Scarica delle batterie alcaline
7.8.1. Scarica a intensità costante
7.8.2. Scarica a bassa intensità
Tabella 18. - Capacità di un elemento alcalino di 100 Ah ricavabili con una scarica a bassa intensità
7.8.3. Regole generali di scarica
7.9. Norme di collaudo delle batterie alcaline
7.9.1. Generalità
7.9.2. Prova di capacità
7.9.2.1. Preparazione alla scarica e sua esecuzione
7.9.2.2. Densità dell'elettrolito all'inizio della prova
7.9.2.3. Controllo della temperatura iniziale
7.9.2.4. Letture durante la prova
7.9.2.5. Fine della prova
Tabella 19. - Tensioni minime di fine scarica per accumulatori alcalini
7.9.2.6. Limiti di temperatura per l'esecuzione della prova
7.9.3. Prova di tenuta della carica
7.9.3.1. Modalità di esecuzione della prova
Tabella 20. - Perdita di capacità ammessa
7.10. Installazione batterie alcaline
7.10.1. Prescrizioni generali
7.10.1.1. Locali di carica
7.10.1.2. Calcolo del ricambio d'aria
7.10.1.3. Isolamento
7.10.2. Batterie stazionarie
7.10.2.1. Locali
7.10.2.2. Impianti di illuminazione
7.10.2.3. Scaffali
7.10.2.4. Disposizione elementi
7.10.2.5. Sistemazione batterie
7.10.2.6. Armadi per gli accumulatori
7.10.2.7. Condutture elettriche
7.10.3. Batterie per propulsione veicoli (trazione elettrica)
7.10.3.1. Sistemazione batterie
7.10.3.2. Isolamento
7.10.3.3. Accessibilità degli accumulatori
7.10.4. Batterie trasportabili e portatili in genere
7.10.4.1. Sistemazione batterie
7.11. Impieghi delle batterie alcaline
7.11.1. Messa in opera delle batterie alcaline
Tabella 21. - Tipi di accumulatori alcalini al nichel-cadmio e loro caratteristiche di impiego
7.11.2. Elettrolito
7.11.2.1. Preparazione elettrolito liquido
Tabella 22. - Densità elettrolito. Corrispondenza fra le densità (peso specifico) e i gradi Beaumè
7.11.2.2. L'elettrolito in esercizio
Tabella 23. - Densità elettrolito batterie alcaline
7.11.2.3. Elettrolito solido - Preparazione della soluzione
7.11.2.4. Riempimento degli elementi
7.11.2.5. Aggiunta di elettrolito negli elementi in servizio normale
7.11.2.6. Frequenza e necessità del rinnovamento dell'elettrolito
7.11.2.7. Operazioni per il ricambio dell'elettrolito
7.11.2.8. Pulizia dei coperchi
7.11.2.9. Pulizia per aspirazione
7.11.2.10. Verifica delle connessioni flessibili
7.11.3. Manutenzione generale
7.11.4. Manutenzione alle batterie stagne
7.11.5. Norme per la conservazione a magazzino
7.12. Accumulatori allo zinco-argento
7.13. Accumulatori al cadmio-argento
7.14. Accumulatori sodio-zolfo

Capitolo VIII - LA PILA ELETTRICA


8.1. La pila elettrica primaria
8.1.1. Definizioni
8.1.2. Principio di funzionamento della pila
8.1.3. Costituzione della pila
8.1.4. La pila « elementare »
8.1.4.1. Polarizzazione
8.1.4.2. Azione locale
8.1.4.3. Capacità e requisiti di una pila
8.2. Pile a secco
8.3. Tipi di pile
8.3.1. Pile zinco-biossido di manganese
8.3.1.1. Caratteristiche dei componenti
8.3.1.2. Elettrolito
8.3.1.3. Agglomerato positivo
Tabella 24. - Energia specifica di pile allo zinco-biossido di manganese
8.3.1.4. Funzionamento
Tabella 25. - Requisiti delle pile a secco di tipo zinco-biossido di manganese
8.3.1.5. Utilizzazione delle pile a secco nel settore automobilistico
8.3.2. Pile alcaline
8.3.3. Pile al mercurio
Tabella 26. - Energia specifica di pile al mercurio
8.3.4. La pila allo zinco-ossido e solfato di mercurio
8.3.5. Pile per usi speciali
8.3.5.1. Pile al magnesio attivate ad acqua, utilizzanti cloruri
8.3.5.2. Elementi con elettrolito solido
8.4. Tipi di pile primarie
8.5. La pila a combustibile
8.5.1. Generalità
8.5.2. Possibilità di applicazione nell'automobile
Tabella 27. - Principali tipi di pile primarie industriali e campioni
8.5.3. Particolari sulle pile a combustibili del Gemini

Capitolo IX - IL MOTORE ELETTRICO DI AVVIAMENTO


9.1. Generalità
9.2. Il motore elettrico a corrente continua
9.2.1. Reversibilità della macchina a c.c.
9.2.2. Senso di rotazione
9.2.3. Forza controelettromotrice
9.2.4. Commutazione e reazione di indotto
9.3. Il motore a corrente continua eccitato in serie
9.3.1. Caratteristiche del motore eccitato in serie
9.3.1.1. Velocità di rotazione
9.3.1.2. Coppia motrice
9.3.1.3. Potenza utile
9.3.1.4. Assorbimento
9.4. Prestazioni che il motorino elettrico deve fornire per un facile avviamento
9.4.1. Velocità necessaria all'avviamento
9.4.2. Coppia di spunto
9.4.3. Durata dell'avviamento
9.5. Definizione dei dati caratteristici del motore
9.5.1. La tensione
9.5.2. Il punto di riferimento sulla curva di potenza
9.5.3. Assorbimento
9.5.4. Coppia e velocità
9.6. Interdipendenza tra motorino di avviamento, batteria e generatore
9.6.1. Dimensionamento apparecchi
9.6.2. Influenza delle basse temperature sull'efficienza del gruppo motorino-generatore-batteria
9.6.2.1. Batteria
9.6.2.2. Carica della batteria con gruppo di ricarica (generatore regolatore)
9.6.2.3. Avviamento
9.7. Componenti del sistema d'avviamento elettrico con motorino a corrente continua
9.7.1. Definizioni varie sui componenti il motore elettrico
9.7.1.1. Pezzo polare
9.7.1.2. Passo polare
9.7.1.3. Lunghezza assiale dell'indotto
9.7.1.4. Traferro
9.7.1.5. Arco polare
9.7.1.6. Passo di cava
9.7.1.7. Lunghezza assiale utile del collettore
9.7.1.8. Passo di lama
9.7.2. Nomenclatura relativa agli avvolgimenti indotto in generale
9.7.2.1. Nomenclatura relativa agli avvolgimenti con più conduttori in parallelo
9.7.2.2. Numero di vie interne in un avvolgimento indotto ai
9.7.2.3. Passo alle cave (yc) (da non confondere col passo di cava)
9.7.2.4. Passo al collettore o passo alle lame (yl) (da non confondere col passo di lama)
9.7.2.5. Allineamento fra indotto e collettore per avere le spazzole in mezzeria dei poli (e cioè con collegamenti simmetrici fra indotto e collettore)
9.7.2.6. Osservazioni
9.7.3. Rappresentazione degli avvolgimenti
9.7.4. Costituzione e tipi principali di avvolgimenti di indotto per motori avviamento
9.7.5. Struttura del motorino elettrico
9.7.5.1. Carcassa
9.7.5.2. Pezzi polari
9.7.5.3. Avvolgimenti induttore
9.7.5.4. Indotto o rotore del motore
Tabella 28. - Dati di avvolgimento indotto dei più comuni motori di avviamento impiegati su autoveicoli FIAT
9.8. Dispositivi di innesto
9.8.1. Innesto automatico mediante dispositivi ad inerzia
9.8.2. Innesto meccanico con comando a mano
9.8.2.1. Innesto meccanico a scorrimento rettilineo oppure elicoidale
9.8.2.2. Ruota libera a rulli
9.8.2.3. Ruota libera a segmenti sagomati
9.8.3. Innesto a comando elettromagnetico
9.8.4. Innesto del pignone mediante spostamento dell'indotto
9.8.5. Innesto per ribaltamento oscillante del motorino
9.8.6. Comando con ruote a frizione
9.8.7. Trasmissione mediante cinghie
9.8.8. Caratteristiche costruttive di alcuni organi dei dispositivi di innesto
9.8.8.1. La leva a forcella
9.8.8.2. I pignoni
Tabella 29. - Esecuzione della corona dentata sul volano del motore
Tabella 30. - Esecuzione della corona dentata sul volano del motore
9.9. Accessori del motore d'avviamento
9.9.1. Interruttore d'avviamento a comando diretto del guidatore
9.9.2. Interruttore di avviamento incorporato ed azionato dall'elettromagnete che comanda l'innesto del pignone
9.9.3. Teleruttore d'avviamento
9.9.4. Dispositivi di bloccaggio avviamento
9.9.4.1. Teleruttore
9.9.4.2. Arresto sul commutatore d'avviamento
9.10. Motorini con riduzione
9.11. Avviatori speciali
9.11.1. Avviatori ad inerzia
9.11.2. L'avviatore a pendolamento
9.11.2.1. Funzionamento
9.11.2.2. Montaggio
Tabella 31. - Caratteristiche dei motori pendolari Bosch
9.12. Collaudo di un motorino d'avviamento
9.12.1. Controllo del funzionamento
9.12.2. Rilievo delle prestazioni elettriche e meccaniche
9.12.2.1. Prova a vuoto
9.12.2.2. Prova di spunto
9.12.2.3. Prova di piena potenza
Tabella 32. - Fac-simile di una tabella per la raccolta dei dati di collaudo di un motorino di avviamento
Tabella 33. - Tabella per la raccolta delle caratteristiche dei motorini di avviamento
Tabella 34. - Dati rilevati su un motorino d'avviamento FIAT E 76 - 0,5/12 S (0.5 kW - 12 V)
Tabella 35. - Dati di prestazioni rilevati su un motorino d'avviamento M. Marelli MT 32, (0.8 CV - 12 V)
9.12.2.4. Controllo della resistenza ohmica
9.12.3. Altri controlli meccanici
9.12.3.1. Funzionamento del complesso innesto ed interruttore elettromagnetico
9.12.3.2. Pressione delle molle premispazzole
9.13.3.3. Spazzole
9.13.3.4. Frizione
9.13.3.5. Gioco assiale dell'indotto
9.12.3.6. Efficienza della ruota libera
9.12.4. Altri controlli elettrici
9.12.4.1. Isolamento
Tabella 36. - Valori di resistenza di isolamento dei motorini e suoi particolari a freddo (20°C)
9.12.4.2. Prova di tensione
Tabella 37. - Valori per la prova di tensione a freddo (20°C) dei motorini e suoi particolari
9.12.5. Controllo interruttori elettromagnetici
9.12.5.1. Tensione di attacco
9.12.5.2. Tensione di distacco
9.12.5.3. Forza succhiante o portante
9.12.5.4. Resistenza ohmica avvolgimenti
9.12.5.5. Corrente assorbita dalla bobina alla tensione nominale
9.13. Montaggio su motore
Tabella 38. - Distanza tra pignone e corona « quota C fig. IX-112 » per i vari tipi di motorini
Tabella 39. - Schema di lubrificazione di un motorino (riferimento fig. IX-113)
9.14. Manutenzione
9.15. Descrizione di alcuni tipi di motorini d'avviamento
9.15.1. Motorino Magneti Marelli tipo MT 35 - 0,7 Cv - 12 V
Tabella 40. - Dati caratteristici del motorino Magneti Marelli MT 35 - 0,7/12
9.15.2. Motorini Magneti Marelli MT 40 - MT 49 - 0,7 Cv - 12 V
Tabella 41. - Dati caratteristici dei motori avviamento Magneti Marelli MT 40 ed MT 49 - 0,7/12
9.15.3. Motorino Magneti Marelli MT 21 - 1,8 Cv - 12 V
Tabella 42. - Dati caratteristici dei motorini Magneti Marelli MT 21 - 1,8/12
9.15.4. Motorino Magneti Marelli MT 31 - 4 Cv - 24 V ed MT 16 - 6 Cv - 24 V
9.15.4.1. Funzionamento in coppia di motorini d'avviamento con innesto ad indotto succhiato
Tabella 43. - Dati caratteristici dei motorini Magneti Marelli MT 31 - 4/24 ed MT 16 - 6/24
9.15.5. Motorino FIAT E 76 - 0,5/12 - 0,5 kW - 12 V
Tabella 44. - Dati caratteristici del motorino FIAT E 76 - 0,5/12
9.15.6. Motorino FIAT E 100 - 1,5 kW - 12 V
Tabella 45. - Dati caratteristici del motorino FIAT E 100 - 1,5 kW - 12 V
9.15.7. Motorino d'avviamento FIAT C 150 - 7/24 - 7 kW - 24 V
9.15.7.1. Funzionamento
9.15.8. Motorino di avviamento CA 45 tipo coassiale 3,5 Cv - 12 V della Lucas-Cav
Tabella 46. - Caratteristiche del motore Lucas CA 45 coassiale
9.15.9. Motorino di avviamento Delco-Remy - Tipo 250 per servizi pesanti
9.16. Mezzi ausiliari di avviamento
9.16.1. Candele ad incandescenza
9.16.1.1. La candela ad incandescenza a spirale bipolare
9.16.1.2. Candele ad incandescenza a bulbo
9.16.2. I termoavviatori
9.16.2.1. Costituzione
9.16.2.2. Funzionamento
Tabella 47. - Applicazione dei termoavviatori su veicoli FIAT
9.16.2.3. Norme per il ricambio

Sezione di motorino di avviamento Magneti Marelli

Sezione di motorino di avviamento Magneti Marelli

Capitolo X - MACCHINE COMBINATE


10.1. Dinamotore
10.2. Dinamotore-ruttore