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CONGIUNZIONI

Le congiunzioni in Esperanto non hanno nessuna influenza sulle parole che le accompagnano. Servono semplicemente a congiungere parole e frasi fra loro. Quindi i modi verbali sono indipendenti dalle congiunzioni. Esse precedono sempre il verbo.
Le principali congiunzioni sono le seguenti:

alie, altrimenti,
aux, o, oppure,
cxar, perché,
do, dunque, quindi,
dum, mentre,
ecx,anche, persino,
gxis, fino a,
ja, infatti,
ke, che,
plie, di più, inoltre,
por ke, affinché,
se, se,
sed, ma,
sekve, in conseguenza,
tamen, tuttavia,
tial, perciò,
k.t.p. = kaj tiel plu, eccetera,
k.c. = kaj cetere, eccetera,
t.e. = tio estas, cioè.

INTERIEZIONI


Principali interiezioni e parole usate come tali:

ha!, ah!
ho!, oh!
nu, ebbene!
ve!, guai!
fi!, ohibò!
haltu!, alt!
brave!, bravo!
dankon!, grazie!
saluton!, saluto!
silenton! silenzio!

KORELATIVAJ VORTOJ


Nella formazione delle parole della sua grammatica il Dott. Zamenhof dovette in qualche punto abbandonare la via impostasi di adottare tutte parole internazionali, perché tavolta queste parole erano così differenti nelle varie lingue che non si otteneva lo scopo, adottando quelle di una, di ricordare in qualche modo le altre, per cui tanto valeva creare di sana pianta queste parole e farle con un concetto eguale in modo che imparata una si potesse meccanicamente ricordare l'altra. Fu appunto per le particelle semplici correlative che dovette ricorrere a questo mezzo ingegnoso.
Le korelativaj vortoj sono 45 e capitano così spesso nel discorso che è necessario, volendo parlare e scrivere senza l'uso del dizionario, di impararle bene.
Proponiamo due tabelline di cui una contiene 5 prefissi e l'altra 4 suffissi.
I prefissi sono:
i, che indica : indefinito,
ki che indica relativo o interrogativo,
ti, che indica dimostrativo,
cxi, che indica distributivo, collettivo, universale,
neni che indica negativo.

I suffissi sono:
u, che indica persona o cosa individualizzata,
o, che indica cosa non individualizzata,
a, che indica aggettivo di qualità,
es, che indica pronome possessivo.

Dalla combinazione delle due serie si ha:

iu, alcuno, qualcuno, uno,
io, qualche cosa,
ia, un certo, qualche, alcuno, alcuna,
ies, di qualcuno.

kiu, chi, che quale,
kio, che cosa,
kia, che, quale,
kies, di chi, di quale,

tiu, colui, colei, quello, quella,
tio, ciò
tia, quello, quella,
ties, di colui, di colei,

cxiu,ognuno, ogni,
cxio,ogni cosa, tutto,
cxia, ogni, di ogni specie,
cxies, di ognuno,

neniu, nessuno,
nenio, nulla,
nenia, nessuna,
nenies, di nessuno.

Vale naturalmente la regola della "n" per l'accusativo e della "j" del plurale per le particelle terminanti in u, o ed a.

Una ulteriore tabellina indica le particelle avverbiali: Esse sono:

al, che indica motivo o ragione di,
am, che indica tempo,
el, che indica maniera,
e, che indica posto o luogo,
om, che indica quantità o numero di.

Dalla analoga comibazione con le particelle della prima tabellina avremo:

ial , per qualche motivo,
iam, un giorno alla volta,
ie, in qualche luogo,
iel, in qualche modo,
iom, un poco,

kial, per quale ragione, perchè,
kiam, quando,
kie, dove,
kiel, come, in quel modo,
kiom, quanto,

tial, per tale ragione, perciò,
tiam, in quel tempo, allora,
tie, lì, là,
tiel, in questo modo, così,
tiom, tanto,

cxial, per qualsiasi ragione,
cxiam, sempre,
cxie, dappertutto,
cxiel, in ogni modo,
cxiom, il tutto,

nenial, per nessuna ragione,
neniam, mai,
nenie, in nessun luogo,
neniel, in nessun modo,
neniom, niente affatto.

L'avverbio tie seguito da cxi significa: qui. Si può anche liberamente dire cxi tie, o cxi solo.

 

Programma Multimadiale ESPERANTO realizzato nell'anno scolastico 2000/2001 dagli studenti:
            Di Fazio Andrea e Maurelli Francesco                      nuvola.bianca@tiscalinet.it - fran.mau@infinito.it 
Per domande o commenti su questo programma fare riferimento a:
                                                   ROMA ESPERANTA JUNULARO
                                                          info_rej@hotmail.com
Aggiornato nel mese di giugno 2001.