" Sergio S.A: "c'è un giocatore argentino nella mia squadra che ha una mamma che è la fine del mondo. Abbiamo mandato Gino con lei a prendersi un caffè e turnaru dopu menz'ura. U maricchieddu: non vuliva cchiù turnari"

" Allenamento settimanale del lunedì sera alle ore 22.00; sette gli atleti disponibili in campo. Per preparare la partita contro il blasonato Tremulini, coach Putortì estrae dalla tasca dei suoi pantaloni quella che sarà la temibile arma offensiva dell'Olympic:
uno schema disegnato a penna su un pezzo di carta
Franco Sant'Ambrogio: "Ouuhh: ma chistu è scemu"
Paolo Canale: "Si possono scaricare da internet???"
Tony Quartuccio: "Speramu non mi 'ndi runa fogghi comu compito da fare a casa. Mi bastaru 5 anni i superiori. Rimandato a Settembre puru cca mi sembra troppo"
Massimo Lazzara: "Ci credete che non capiscia nenti?"
Carlo Vetere: "Non sarebbe una novità"
Antonio Cugliandro: "in questo schema gli unici che non toccano un pallone sono i lunghi"
Massimo Lazzara: "Quale schema?"

Mercoledì, coach Putortì affina e collauda i malefici schemi in vista dell'incontro col Tremulini
Paolo Canale: "Enzo: niente fogli oggi?"
Putortì: "No, no (dice con profondo orgoglio): stavolta è tutto qui dentro (ed indica la testa)"
Dopo circa 22 secondi, coach Putortì si allontana in punta di piedi con fare alquanto sospetto dai 5 che provavano lo schema e si avvicina furtivamente e senza dar nell'occhio al tavolo dei giudici di gara ove era riposta una deliziosa carpetta. La apre e tira fuori un foglio.
Paolo Canale (malefico): "Viristi Enzo che c'era un foglio?!?!?!"
Putortì: "Noooo, ma questo schema è più diffficile!" ('Mbrogghi)
Passano stavolta circa 40 secondi ed il coach, guardando il foglio e pensando ad alta voce: "UHHMM: qui c'è qualcosa che non va!! Eppure lui va lì, quest'altro blocca qua, lui sale là, prende il pallone così, quello giù taglia, l'altro……"
Franco: "Demetrio: vai da Enzo a spiegargli lo schema!"
Demetrio: "D'accoddo Franco"

Carlo Vetere: "Franco, ti pagavano quando giocavi?"
Franco Sant'Ambrogio: "Certu che mi pavavanu. Era u cchiu forti. A fine partita, ogni volta, supra i transenni c'eranu mutandi e reggiseni. Na vota una mi rissi: "Se vincete, verrò a letto con te". Meno male che pirdimmu picchì chidda era nu completu cessu e mi stava pure supa u cazzu"