MR.IACOBELLI
ALLENARE OGGI
ALLIEVI
GIOVANISSIMI
ESORDIENTI
PULCINI
PICCOLIAMICI
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Durante questa fascia d'età la
resistenza
è la capacità condizionale di base che risente meno dello
sviluppo puberale del ragazzo. Si assiste alla riduzione
della capacità di equilibrio ed alla difficoltà di
movimento. Per contro, si ha un incremento della forza,
in particolare della forza esplosiva, ed una aumento
della rapidità.
La sfera socio - affettiva mette in risalto l'incremento
dell'autostima, lo sviluppo delle capacità di autocritica
e l'importanza di sentirsi accettati dal gruppo e quindi
il senso di appartenenza.
Aumentano le capacità di collaborare da parte del
ragazzo.
Dal punto di vista socio-affettivo, i principali
obiettivi da perseguire sono quindi rappresentati da:
- sicurezza di sé e delle proprie capacità;
- rispetto e cooperazione con i coetanei.
Le capacità coordinative e condizionali che dobbiamo
sviluppare dovrebbero essere rappresentate da:
combinazione, differenziazione, equilibrio, adattamento e
trasformazione, organizzazione spazio-temporale,
rapidità, forza veloce, mobilità articolare, capacità
senso-percettive e schemi motori.
Alla fine del ciclo formativo il ragazzo dovrà essere in
grado di conoscere le regole fondamentali del gioco, di
acquisire i princìpi fondamentali di attacco e difesa
(attacco: possesso della palla, profondità e capacità di
conclusione; difesa: rallentare l'azione dell'avversario
e scaglionamento), di sviluppare le capacità di dominio
della palla ed aumentare il bagaglio tecnico generale.
In senso più specifico, l'allievo dovrà essere in grado
di: valutare le traiettorie, tenere la posizione in
campo, combinare più schemi motori tra di loro, giocare
in più posizioni di campo, passare la palla e rendersi
nuovamente utile, calciare di collo piede, colpire la
palla di controbalzo, eseguire le rimesse laterali con
precisione, controllare la palla di coscia e di petto,
eseguire lanci con il piede forte, colpire di testa da
fermi ed in elevazione, combinare più gesti tecnici tra
loro (es. stop + tiro), cambiare direzione con finta,
tirare in porta con la palla in movimento, essere più
precisi nei passaggi, colpire la palla al volo, saper
proteggere la palla in difesa e marcare a uomo.
In collaborazione con i compagni di squadra, il ragazzo
dovrebbe essere in grado di: servirsi dei messaggi di
comunicazione verbali, effettuare l'uno-due, dare
sostegno al portatore di palla, dettare il passaggio,
privilegiare i passaggi in profondità, effettuare le
sovrapposizioni, utilizzare la superiorità numerica (2>1)
e attuare i princìpi basilari di difesa collaborativa
(anticipo e copertura).
Durante quest'età è necessario evitare la
specializzazione precoce, dando adito anche ad altri
sport come il rugby (per vincere la paura del contatto
con l'avversario e il terreno), la pallavolo (per lo
studio delle traiettorie) e il basket (per la
coordinazione generale).
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