VIGILI DEL FUOCO RdB: comunicato del 13 giugno 2001

 

 

G-8 a Genova

prove ufficiali di DIFESA CIVILE

 

Lavoratori,

continua  senza sosta la militarizzazione e l'utilizzo di squadre dei vigili del fuoco, fuori dall'orario di lavoro, nell'ambito del G-8. Tale utilizzo è rivolto contro gli stessi lavoratori, associazioni, partiti o gruppi che pacificamente hanno indetto, secondo quanto previsto dalla legge, la manifestazione e lo sciopero il 20 luglio p.v. a Genova.

L'amministrazione ha predisposto contingenti di vigili del fuoco non solo da Genova o dalla Liguria, ma anche da regioni limitrofe come Piemonte, Lombardia, Emilia e Toscana. Da ognuna di queste zone  dovranno giungere, nei giorni precedenti alla manifestazione, circa 30 unità con un congruo numero di dispositivi di protezione, - tra cui le maschere antigas a protezione da eventuali lacrimogeni, autorespiratori, etc. -, per contrastare gli attacchi del "nemico", al comando indubbiamente del questore di turno.

I signori del G-8, ora potranno stare ancora più tranquilli visto lo spiegamento di vigili del fuoco che saranno  pronti ad entrare in azioni di DIFESA CIVILE, fuori dall'orario ordinario straordinario e di turnazione, a loro disposizione in qualità di manovali al servizio di tutti.

Oggi abbiamo la conferma di quanto denunciammo molti mesi fa: con la riforma accettata dai sindacati confederali il Corpo nazionale senza una propria autonomia, una propria identità, sarà sempre di più organo di manovalanza nelle operazioni di ordine pubblico, anche contro la stessa popolazione che non accetta le regole che il G8 vuole imporre a tutti.

 I lavoratori del Corpo nazionale, con questi episodi possono constatare cosa significhi difesa civile: la riforma tanto propagandata, che avrebbe dovuto migliorare le condizioni di lavoro e migliorare l'efficienza del soccorso,  non è altro che  l'ennesima beffa. La tradizione dei vigili del fuoco di soccorritori al servizio della popolazione viene calpestata, con l'intenzione di utilizzare il Corpo nazionale come strumento di repressione nei confronti di chi chiede di poter esprimere la propria contrarietà alle scelte dei "potenti del mondo".

La RdB Protezione civile di fronte a questi continui abusi partecipa il giorno 20 luglio allo sciopero nazionale indetto dalla RdB-Cub.

 

Vogliamo fare soccorso a favore della popolazione!

Non vogliono  diventare uno strumento di repressione!

 

 

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