Reggio Emilia. La Majorca esce vittoriosa dal big match di campionato contro il Piacenza Rugby, dopo una partita combattuta e sofferta negli ultimi minuti di gioco. Davanti al pubblico amico dello stadio Mirabello il quindici rossonero conquista dunque 4 punti importanti in funzione della scalata al secondo o terzo posto in classifica. Quattro punti che rosicchia proprio al Piacenza, ora insidiato anche dai reggiani. Un Piacenza ben organizzato ma poco incisivo nel primo tempo dell'incontro, con la Majorca subito a segno al 1', grazie ad una bella fuga, palla alla mano, di Max Kahn, a segno anche col calcio piazzato. Gli ospiti reagiscono bene alla doccia fredda della meta reggiana e vanno ad accorciare le distanze con un calcio piazzato dello specialista Rolleston al 3'. La Majorca continua ad attaccare, ma è il Piacenza a farsi pericoloso a metà del primo tempo con la sua trequarti, ma non vanno a segno due azioni insistite di Rolleston e soci. E' invece la Majorca a prendere in mano le redini dell'incontro con una nuova azione in attacco e due piazzati consecutivi di Kahn. Prima del fischio dell'arbitro internazionale De Santis, c'è ancora il tempo per una bella azione corale dei rossoneri, che si chiude con un perfetto passaggio alla mano di Cortesi a Pelliccione, che non fallisce la meta. 16 a 3 il risultato del primo tempo. La seconda frazione inizia con attacchi insistiti del Piacenza e un calcio piazzato fallito da Kahn, forse un po' stanco. Arriva invece il piazzato di Rolleston, che accorcia le distanze. Ottime a questo punto le giocate di Leaega, forse un po' solo nelle sue fughe, a volte ingestibili da parte dei compagni. Kahn riesce a mettere tra i pali un calcio su tre concessi dall'arbitro, poi, alla metà della frazione, il Piacenza sale in cattedra e opera sulla trequarti con azioni insistite. Al 68' arriva la mazzata per i reggiani, che subiscono la meta della mischia ospite, più potente e organizzata. Con la trasformazione di Rolleston la partita si riapre e i piacentini si gettano a capofitto nella retroguardia avversaria. Brava la Majorca a contenere gli ospiti, anche se, a pochi minuti dalla fine, rischia di regalare una meta agli avversari, causa alcune imprecisioni di Leaega e soci. Vittoria comunque meritata, che rimette in corsa i rossoneri in campionato. Domenica prossima si torna al Mirabello per il match contro il Paese.( Pier Paolo Zucchetti )
Rugby
Majorca stende anche il Piacenza al Mirabello
19-13
REGGIO EMILIA - L'equilibrio nel punteggio e durato 35 secondi: la fulminea
meta di Max Kahn ha consegnato alla Majorca un vantaggio che il Piacenza
svogliato di questa fine-campionato non ha mai saputo ribaltare. Quello del
nazionale "seven" azzurro in realtà non e stato un knock out; per il resto
della prima meta della prima frazione i piacentini hanno dominato, fallendo
(16' e 19') mete apparentemente facili e comprimendo costantemente i
rossoneri nella loro porzione di campo. La squadra di Ghini ha rialzato la
testa a partire dal 25', primariamente grazie alla nitida regia di Di
Giandomenico ed alle incursioni di Leaega e Baya. La sostituzione del 39'
(Vezzani per Bombaci, il Mirabello costretto a due standing ovation
simultanee) ha dato lo scossone definitivo alla squadra che, pochi istanti
più tardi, ha trovato il break spezza-reni con Pelliccione, innescato da un
coraggioso recupero di Cortesi. Nella ripresa lo spettacolo e rapidamente
calato. Gli ospiti, rassegnati alla quarta sconfitta consecutiva, hanno
cominciato a ciabattare per il campo sotto il primo caldo sole della
stagione, aspettando pazientemente il fischio finale del buon De Santis
prima di consegnare alla Majorca il ruolo di favorita nella corsa per il
secondo posto.
Marco Ballabeni
Termoraggi, bandiera bianca anche a Reggio
La Leonessa vince a Mogliano: per il Piacenza le ultime speranze di Super Ten svaniscono qui
Reggio Emilia - Si allontana sempre di piu la vetta della classifica per la
Termoraggi Piacenza. Nella ventiduesima giornata, a quattro dal termine, il
quindici biancorosso esce sconfitto anche dal campo del Majorca: una
battuta d'arresto doppia se si considera anche la contemporanea vittoria
della capolista Leonessa sul campo del Mogliano. Il derby emiliano, come da
tradizione, regala sempre momenti di trascinante spettacolo agonistico.
Passano trentacinque secondi e Reggio Emilia è gia in meta con Kahn. Una
vera e propria doccia fredda per la squadra di Claudio Franchi che
comunque, da quel momento, si traduce in una reazione quasi immediata. I
piacentini, infatti, aumentano il ritmo del proprio gioco e riescono a
impugnare saldamente le redini del match: accorciano, quindi, le distanze
al minuto numero quattro con un calcio piazzato dello specialista
Rolleston. Per diversi minuti sono proprio i ragazzi di Franchi a dominare
il gioco, con la mischia sempre dinamica e pressante. Sul piano fisico
confronto persino impari, anche se il Piacenza non riesce a finalizzare
come meglio dovrebbe per ben due volte (al 16' e al 19') chiarissime azioni
da meta con Gaudenzi, che comunque è stato nettamente il più attivo dei
biancorossi. Reggio Emilia, però, non resta a guardare e, trascinata dal
piede del solito Kahn, riesce comunque ad allungare sugli emiliani: al 29'
e al 35', infatti, dal suo piede arrivano sei punti preziosi per il +8
(11-3). Poi, sul finire del primo parziale, la Majorca va ancora a segno,
grazie ad una proiezione incontenibile di Pelliccione che chiude la prima
frazione sul 16-3. Al contrario del primo tempo, accettabile sul piano
dello spettacolo, la ripresa regala meno emozioni al pubblico. Sul campo
dominano grovigli di muscoli e gomiti spianati, con un Piacenza apparso
ormai svogliato e un Reggio Emilia in grado di gestire la preziosa dote di
vantaggio. Al resto pensa il caldo di una domenica che invita alla "vasca"
in Riviera più che ad una domenica di rugby. Dopo una lunga sequela di
calci piazzati falliti da Khan, il Piacenza al 28' va in meta, la prima,
grazie a Rolleston (sua anche la trasformazione). Nelle file del Majorca
menzione particolare per Leaega e il mediano di mischia Baya, Piacenza più
forte con gli avanti, ma incapace di concretizzare la gran mole di gioco
prodotta.