Rugby: 06/03/04
ITALIA - SCOZIA
(Sei Nazioni 2004)
TABELLINO
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ROMA, 6 marzo 2004 - E' fatta. La meta di rapina e di intuizione, oltreché di fortuna, di Ongaro al 1' della ripresa sblocca l'Italia che conquista la sua prima vittoria di questo Sei Nazioni consegnando virtualmente alla Scozia il "cucchiaio di legno", terribile simbolo delle tutte sconfitte. De Marigny, lui sì miglior giocatore in campo, ha guidato splendidamente al piede e con la sua personalità, come Kirwan voleva, il gioco disordinato di un'Italia a volte inguardabile sul piano della tecnica e della tattica (tutti quei calci di liberazione, tanti palloni regalati ai trequarti ospiti), ma sempre generosa sul piano della combattività. Poca cosa questa Scozia, che ha chiuso in parità il primo tempo, dove pure aveva giocato meglio, ma senza sfruttare le due pressioni sui nostri ventidue. Ancora una veemente azione sulla linea di meta nella ripresa, annullata dalla splendida difesa degli azzurri e poi De Marigny ha arrotondato il punteggio portandolo a misura di sicurezza. Tutto cuore l'ultima meta scozzese, ottenuta allo scadere, come a Cardiff con il Galles. Solita azione al largo che ha trovato la nostra difesa sguarnita. Brutti infortuni per Manuel Dallan (caviglia destra) e Parisse (ginocchio destro) usciti nella ripresa e forse perduti per Irlanda e Galles. Ma nel secondo tempo, con Wakarua al posto di Dallan, l'Italia ha schierato 3 equiparati, portando a 9 il totale di giocatori provenienti da federazione estera in campo. Una vera Little Italy.
06/03/2004, Roma - Terzo successo in assoluto e primo stagionale nel 6 Nazioni per l'Italia del rugby che oggi pomeriggio, al Flaminio di Roma, ha superato la Scozia nella terza giornata dell'edizione 2004. Gli Azzurri di John Kirwan si sono imposti sul XV scozzese con lo score finale di 20-14, al termine di un incontro combattuto per tutti gli 80' ma che ha visto la formazione capitanata dal flanker livornese del Ghial Calvisano, Andrea De Rossi, uscire alla distanza. Nel primo tempo tre calci piazzati di Roland De Marigny, alla sua prima uscita come mediano d'apertura con la maglia Azzurra, erano stati controbattuti da altrettanti centri del numero 10 scozzese Chris Paterson mentre, sul piano del gioco, erano stati proprio gli ospiti, anche in virtù del vento favorevole, a creare qualche azione offensiva in più: al riposo, dunque, le formazioni erano andate sul punteggio di 9-9. In avvio di ripresa, però, l'Italia allungava con una meta del tallonatore Fabio Ongaro, bravo a sfruttare un pallone malamente schiaffeggiato dal seconda linea scozzese Grimes e a schiacciarlo oltre la linea di meta. Il tentativo di trasformazione di De Marigny, da posizione defilata, si infrangeva contro il palo. L'Italia, in vantaggio per 14-9, perdeva per infortunio, pochi minuti dopo, il centro Manuel Dallan e cambiava assetto: Wakarua, subentrato proprio a Dallan, andava ad occupare la posizione di estremo, mentre Gonzalo Canale, al suo primo cap nel 6 Nazioni, si spostava al centro. La Scozia accusava lo svantaggio e cercava di reagire, ottimamente contenuta dalla difesa Azzurra, Paterson falliva la punizione del possibile 14-12 e l'Italia, splendidamente guidata in campo dal mediano di mischia Paul Griffen, continuava ad occupare per lunghi tratti la metà campo avversaria. Al 24' della ripresa la formazione di John Kirwan perdeva per infortunio il numero 8 Sergio Parisse, sino a quel momento impeccabile in tutte le fasi di gioco, che veniva sostituito dal compagno di reparto Silvio Orlando, ma l'inerzia dell'incontro rimaneva favorevole agli Azzurri. Nei dieci minuti successivi dal piede di De Marigny arrivavano i punti che permettevano all'Italia di portare a casa il successo: il numero 10 dell'Overmach Parma centrava i pali prima al 27' e poi al 35', portando il risultato sul 20-9 e creando quel divario che una Scozia coraggiosa ma poco concreta in attacco non poteva colmare. Sostenuta da un pubblico delle grandi occasioni (Flaminio ancora una volta esaurito) l'Italia resisteva sino alla fine, concedendo agli avversari solo una meta (realizzata dall'ala Webster) quando si era ormai nei minuti di recupero. Paterson, oggi non impeccabile dalla piazzola (3/6 per l'apertura scozzese) falliva la trasformazione e subito dopo il direttore di gara, il gallese Whitehouse, fischiava la fine dell'incontro. All'Italia, che tra due settimane sarà al Lansdowne Road di Dublino per affrontare l'Irlanda nella giornata numero 4 del 6 Nazioni, non rimaneva che festeggiare uno storico successo e il nono posto nel ranking mondiale, conquistato proprio a spese della Scozia. A Martin Castrogiovanni, pilone azzurro, andava il titolo di "Uomo del Match".
ITALIA - SCOZIA: LE INTERVISTE DEL DOPO PARTITA