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A Trieste, il 27 aprile 1923, nasce – da Sidonia Semani e Mario Luttazzi – Lelio Luttazzi. Frequenta le elementari a Prosecco, a pochi chilometri da Trieste, dove la mamma è maestra elementare. E’ a Prosecco che prende le prime lezioni di pianoforte dal parroco Don Crisman. Ritorna a Trieste e si iscrive al Liceo Petrarca. Instaura una grande amicizia con un suo compagno di classe, Sergio Fonda Savio, il nipote di Italo Svevo. All’università studia legge. In quel periodo, partecipa con altri studenti a uno spettacolo al Teatro Politeama nel quale si esibisce al pianoforte e accompagna Ernesto Bonino (allora uno dei cantanti più in voga) che gli chiede di scrivere una canzone per lui. Ci prova e scrive un fox-trottino intitolato “ Il Giovanotto Matto” , appuntandone il testo in verde, sul libro di diritto privato, il famoso Barassi. Spedisce il tutto a Bonino. Terminata la guerra, apprende dalla SIAE che con i diritti d’autore ha guadagnato 350.000 lire di allora. Decide di fare il musicista. Nel 1948 si trasferisce a Milano e inizia ad incidere centinaia di dischi per la CGD (Compagnia Generale del Disco) con Teddy Reno. Pubblica con “Le Messaggerie Musicali” canzoni di grande successo, da Troppo tardi a Muleta mia, da Vecchia America a Souvenir d’Italie, da Quando una ragazza a New Orleans a Una zebra a pois, e poi El can de Trieste, Mia vecchia Broadway, Ritorno a Trieste, Il favoloso Gershwin, Chiedimi tutto, Canto anche se sono stonato, Legata ad uno scoglio, Mi piace, Bum ahi che colpo di luna, e tante altre. Nel 1950 a Torino dirige l’orchestra della Rai, inventando uno stile nuovo per l’Italia: l’orchestra d’archi ritmica. Insieme a Gorni Kramer realizza una trasmissione con due orchestre, dal titolo “Nati per la musica” Con Mike Buongiorno dallo studio di via Asiago in Roma, realizza una lunghissima serie di trasmissioni dal titolo “Punto interrogativo” nelle quali inventa il “motivo in maschera”. Altre trasmissioni per la radio: Studio L chiama X, Gioco di dama, Il disco magico, Fiore all’occhiello, Seconda serata, Rosso e nero, Musica insieme, Musica in vacanza, Music hall, Nostalgia del Jazz. Dal 1967 per un decennio, ogni venerdì, da via Asiago in Roma presenta in diretta la famosissima “Hit Parade”. Intanto scrive colonne sonore per film. Ne ricordiamo alcuni: Risate di Gioia, Le bellissime gambe di Sabrina, Souvenir d’Italie, Totò Peppino e la malafemmina, Totò lascia o raddoppia, Promesse di marinaio, Sua altezza ha detto no, Peppino le modelle e chella lla, La Presidentessa, Di che segno sei, Bluff, Venezia la luna e tu. Scrive interventi musicali in: La ragazza con la valigia, Detenuto in attesa di giudizio, Rocco e i suoi fratelli. Scrive commedie musicali per Macario, Dapporto, Tognazzi, Vianello, Elena Giusti. In televisione: Doppia coppia con Sylvie Vartan, Studio Uno con Mina, Giardino d’inverno con le Kessler, Il paroliere questo sconosciuto con Raffaella Carrà, Ieri e oggi, Teatro 10, Giochiamo agli anni ’30, una serie di puntate al pianoforte suonando musiche da film, Un due tre, La trottola, Strettamente musicale, Solo contro tutti, Sentimentale, Arrivano i nostri, Programmissimo, Biblioteca di Studio uno, Girotondo show, Gala della canzone 1962, Vengo anch’io.
Intanto come attore partecipa al film di Antonioni “L’Avventura”, poi al film di Risi “L’Ombrellone” e ad altri in parti minori. Incide vari long playing, tra cui “30 anni di swing”, “I miei stati d’animo”, “We love Lelio Luttazzi”, “30 motivi 30”. Le sue canzoni sono cantate e incise da grandi interpreti: Mina, Jula de Palma, Il quartetto cetra. Nel 1982 scrive la musica della sigla per la trasmissione televisiva “Cipria” di Retequattro presentata da Enzo Tortora e partecipa ad ogni puntata suonando in trio. Nel 1991 per Telemontecarlo, insieme a Gigliola Cinquetti, prende parte al programma “Festa di compleanno” suonando ogni sera in trio una fantasia di autori che ha sempre amato: Cole Porter, George Gershwin, Carmichael, Jerome Kern, Irving Berlin, ect. Il suo primo grande amore: il Jazz. Ha tredici anni quando per la prima volta ascolta “After you’ve gone” cantata da Louis Armstrong e rimane folgorato dalla musica swing. Indimenticabili i suoi concerti in trio, in giro per l’Italia. Da un anno e mezzo ha lasciato Ceri (borgo medievale) per tornare a Roma. Abita in Trastevere con la moglie Rossana. Il suo libro preferito è “Oblòmov”, di Ivan Goncarov di cui condivide la visione del mondo.
Tra i tanti premi ricevuti, quello certamente più gradito e amato è stato nel 1991 il "San Giusto d'oro" il prestigioso riconoscimento dei cronisti giuliani. La motivazione: Riconosciuta nella sua arte la vera anima di Trieste
Ringrazio Rossana Luttazzi per la presente Biografia e per le foto che mi ha concesso |
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